Foto Claudio Devizzi Grassi 2015

Stefano Masciadri (foto Claudio Devizzi Grassi 2015)

Una vittoria cruciale per dare morale e cancellare, almeno in parte, l’amarezza di un avvio di campionato caratterizzato dalle brutte sconfitte con Montegranaro e Udine: l’ OraSi Ravenna riparte dai due punti ottenuti in volata contro l’Unieuro Forlì per cercare di invertire il trend e proseguire nel processo di crescita di un gruppo che in estate è stato rinnovato per otto decimi, con l’eccezione di Montano e Masciadri e che adesso si trova ad un altro snodo cruciale, il derby sul parquet del Pala Ruggi di Imola contro la Naturelle.

BENEDETTI DERBY – Fino a questo momento Ravenna ha centrato i due punti in tutti i derby disputati: con Cento e Forlì in casa e all’esordio sul parquet di Piacenza (non proprio un derby ma sempre uno scontro regionale). A Imola ovviamente staranno facendo gli scongiuri… Scherzi a parte gli uomini di coach Mazzon sono chiamati ad un vero e proprio esame di maturità contro una squadra che fino a questo momento ha stupito tutti per la solidità dimostrata e per come ha saputo sopperire alla perdita di uno dei leader emotivi, Patricio Prato, centrando due successi a Mantova e in casa contro Ferrara.

Matteo Montano (Foto di Marco Berti)

LAGANA’ E MONTANO – Nel derby contro Forlì i due giocatori decisivi sono stati Laganà e Montano: dall’ex enfant prodige della pallacanestro italiana, il presidente Vianello e tutti i tifosi giallorossi si aspettano grandi cose. Contro l’Unieuro, Laganà è stato aggressivo attaccando il canestro e trovando con continuità il bersaglio grosso anche dai 6.75 mettendo a referto 21 punti, ma in generale è parso più attivo e coinvolto. La speranza è che torni ad essere quello che ha incantato lo scorso anno a Bergamo, consentendo agli orobici un’insperata salvezza. Montano invece ha fatto la differenza nel finale del derby applicandosi in difesa contro Giachetti, forzandone due sanguinose palle perse e conquistando due palloni sotto il canestro della Unieuro che hanno regalato gli extra-possessi chiave a Ravenna. Spostato da Mazzon stabilmente nel suo ruolo originale, quello di guardia, ha trovato una partita di grande sostanza con quattro triple a bersaglio e tante cose positive su entrambe le metà campo. L’aspetto su cui il talento bolognese deve crescere è la continuità: Matteo va ancora troppo a folate e Ravenna non può permettersi passaggi a vuoto troppo lunghi.

SECOND UNIT – Detto della grande partita di Montano, la svolta nel derby l’ha dato l’ingresso in campo della cosidetta second unit di OraSi. Mikk Jurkatamm è giovanissimo e sta, come ampiamente preventivabile, incontrando qualche problema nella metà campo difensiva ma in attacco ha dimostrato di avere mani di seta e presenza a rimbalzo offensivo mentre Luca Gandini ha fatto un ottimo lavoro su Lawson e a rimbalzo e si è fatto trovare pronto anche sotto il canestro avversario, risultando il giocatore con plus-minus migliore. Anche Rubbini, nonostante le due palle perse banali del finale del terzo quarto, che hanno ridato l’inerzia a Forlì, ha tenuto bene il campo. Quello che doveva essere il tallone d’Achille di Ravenna si sta invece dimostrando una importantissima arma.

Josh Hairston, lo scorso anno a Latina, sta incidendo ancora poco (2018 © Foto Alessio Brandolini)

COSA ANCORA NON VA – Masciadri non è riuscito ad incidere in attacco e difensivamente ha subito la verve di Oxilia che, nel finale, lo ha infilato in un paio di circostanze in maniera netta. Il recupero del capitano giallorosso è fondamentale per Mazzon perché la sua presenza allarga il campo e offre un’ulteriore minaccia alle difese avversarie. Hairston è incappato in problemi prematuri di falli ed è rimasto a lungo a sedere ma nonostante tutto nel finale è risultato importante con un canestro di rapina e sopratutto due deviazioni a rimbalzo che hanno garantito i possessi chiave all’Orasi. E’ evidente che da un americano la squadra si aspetti qualche canestro in più e una maggior intimidazione, sopratutto in serate dove gli esterni saranno meno produttivi.

VERSO IL DERBY – Il Pala Ruggi è un campo storicamente molto difficile e proprio per questo Ravenna è chiamata ad un’esame di maturità: il compito degli uomini di coach Mazzon è quello di dimostrare quanto fatto di buono a sprazzi contro Forlì per dare continuità ad un processo di crescita che in estate pareva essere già più in fase avanzata. Sarà necessario che Smith si metta al servizio della squadra, per costruire per i compagni e per garantire quella fluidità di manovra che nel secondo quarto ha scavato il break che ha ribaltato la gara e magari per arrivare più lucido nel finale di gara. E servirà sopratutto una grande durezza mentale per offrire una prestazione difensiva di alto livello per fermare una Imola in fiducia e che vuole continuare a stupire.

(a cura di Riccardo Sabadini)


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati