Clima da playoff (foto di Danilo Scaccabarossi)

Un mese di gare ed emozioni agli archivi e siamo alle porte delle semifinali. Questa sera a Capo d’Orlando palla a due tra Benfapp e Bergamo, mentre domani sera toccherà, al Palaverde, a Treviso e Treviglio. Facciamo il punto della situazione con quello che è successo e proviamo a capire cosa potrebbe succedere.

QUALCHE NUMERO – Sei serie arrivate a gara-5, tre sole serie finite con uno sweep nei primi due turni, e due li ha fatti Capo d’Orlando. Sono stati playoff molto equilibrati ma è anche vero che solo due squadre hanno ribaltato il fattore campo e superato il turno ed in semifinale arrivano la seconda del girone Est e seconda, terza e quarta del girone Ovest, come dire che alla fine i valori emersi in regular season si sono confermate. Capo d’Orlando e Treviso sono i migliori attacchi dei playoff, pur arrivando in semifinale con il minor numero di partite giocate (6 e 8, rispettivamente). Treviglio arriva in semifinale dopo aver giocato 10 gare in meno di un mese (dal 28 aprile al 22 maggio) ed aver soprattutto vinto 4 gare senza ritorno, di cui 2 in trasferta.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Marco Sodini  (©2019 Foto Alessio Brandolini)

CHE OVEST! – E’ senza dubbio il dato più eclatante di questi playoff, il dominio del girone Ovest che piazza tre squadre in semifinale, dopo averne portate 5 al secondo turno. E sono sempre del girone Ovest le uniche due squadre (Biella al primo turno, Bergamo ai quarti) ad aver ribaltato il “pronostico”, vincendo la serie con il fattore campo a sfavore. Ne avevamo già parlato alla fine del primo turno, adesso è una certezza: il girone Ovest è stato senza dubbio più forte rispetto agli altri anni ed ha allenato meglio le squadre in vista dei playoff. La mancanza della trasferta in Sardegna ha sicuramente ridotto le spese ma non può essere l’unica ragione del maggiore equilibrio Est-Ovest. La sensazione forte è che la possibilità di avere una promozione diretta abbia spinto diverse squadre a costruire roster di buon livello, magari non nel modo giusto ma questo ha permesso di alzare il livello della competizione, sia tecnicamente che fisicamente, rendendo il girone bello ed equilibrato con ben 12 squadre a giocarsi qualcosa all’ultima giornata, tra promozione diretta ed accesso ai playoff. Dall’altra parte, invece, la presenza di una potenza come la Fortitudo ha forse inconsciamente abbassato l’attenzione delle altre squadre che si sono limitate a combattere per l’accesso ai playoff, soprattutto nella parte centrale della classifica. Tutto questo ha forse abbassato l’intensità del gioco del girone Est e nei playoff tutto questo si è visto con squadre come Treviglio e Bergamo, ma anche Rieti e Biella nel primo turno, capaci di giocare meglio di squadre ritenute, sulla carta, superiori. Il successo dell’Ovest, poi, è stato completato da Legnano capace di vincere i playout con lo stesso numero di vittorie ottenute nel corso di tutta la stagione, beffando Cento e Bakery Piacenza, ritenute da molti più forti.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Capitan Pecchia tornato abile e arruolato(foto Pasquale Cotugno)

SORPRESE? ANCHE NO – La grande novità di questi playoff sono la Remer Treviglio e Bergamo Basket. Sicuramente perché non avvezze a questi palcoscenici, ed entrambe al punto più alto della loro storia, ultra-decennale quella di Treviglio di solo un lustro quella dei gialloneri. Forse però è la storia recente di entrambe le squadre a portare a sorprendersi per questo risultato, che però deve essere solo un monito per tutte quelle società che sono incapaci di costruire ed investire in un progetto ma credono piuttosto che sia più semplice rivoluzionare ogni anno la squadra. Entrambe arrivano in semifinale più che meritatamente, dopo una regular season di lusso e playoff giocati con grande personalità. Bergamo ha sempre navigato nelle prime posizioni, lottando anche con Roma per il primato fino a fine gennaio, poi la Coppa Italia (con una brillante semifinale) ha tolto qualche energia per il finale di campionato. La Remer è partita male, con 4 sconfitte nelle prime 5 giornate, ma da lì in poi ha cambiato marcia ed ha segnato il miglior record del girone perdendo solo 6 gare.

Treviglio con un budget ridotto ha puntato su alcune certezze e scommesso su alcuni giocatori, ha trovato il jolly Nikolic lungo la strada ma ha sempre ciecamente creduto nel lavoro di Adriano Vertemati, probabilmente il miglior allenatore di tutto il campionato, che è riuscito a spostare l’asticella ancora più in alto costruendo forse non una delle sue squadre più forti ma senza dubbio quella con “più palle per dirla con le parole del coach milanese. Perché solo con grandi attributi ma anche con una grande consapevolezza nei propri mezzi si possono vincere due gare-4 in trasferta e poi vincere gara-5 e passare il turno. Il tutto dovendo rinunciare per tutto il primo turno a capitan Pecchia ed avendo nella serie con Verona Jacopo Borra con la mano rotta a partire da gara-2.

Terrence Roderick (Bergamo – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Bergamo è sopravvissuta alla scorsa stagione con un incredibile finale di campionato, passando dalla retrocessione sicura ad una miracolosa salvezza, senza passare per i playout. La società in estate ha deciso di puntare sulla voglia di riscatto di Sandro Dell’Agnello ma soprattutto Terrence Roderick, che aveva qualcosa da farsi perdonare al nostro campionato. Giocatore dal talento cristallino, capace di fare quasi qualsiasi cosa su un campo da basket, Roderick è sempre stato un cavallo pazzo e questo era il grande interrogativo che aleggiava su di lui ad inizio anno. Invece è sempre stato disponibile e pronto a mettersi in gioco per il bene della squadra, mettendo in crisi gli avversari con la sua sola presenza in campo. Basti pensare alla serie con Montegranaro in cui Pancotto le ha provate tutte per difendere su di lui, non riuscendo comunque a limitarlo e ritrovandosi con la coperta corta in altre zone del campo. Oltre a lui poi la grande sorpresa di Taylor, arrivato in punta di piedi ma che giornata dopo giornata è diventato altrettanto importante per Dell’Agnello quanto T-Rod.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Uglietti a rimbalzo (foto Pasquale Cotugno)

FAVORITE? FORSETreviso ha voltato pagina dopo il ciclo Pillastrini e la costruzione della squadra è andata avanti a strappi forse perché inconsciamente nella Marca si pensava da subito ai playoff, lasciando che Bologna vincesse la regular season. Solo l’arrivo di Logan ha chiuso il cerchio ed è arrivato il successo in Coppa Italia lanciando Treviso vero un playoff da favorita per la seconda promozione. L’infortunio di Eric Lombardi, protagonista di una stagione molto sfortunata, ed i problemi muscolari di Logan hanno gettato una piccola ombra soprattutto sull’epilogo finale, anche se la De’ Longhi resta la squadra con il roster più completo e profondo tra le quattro semifinaliste, cosa non di poco conto in un playoff infinito, ma soprattutto con la possibilità di sfruttare il fattore campo fino alla fine, particolare da non sottovalutare quando giochi al Palaverde, dove quest’anno hanno vinto solo Bologna e Assigeco Piacenza e nel 2019 non hai ancora perso. E poi la gente, che aspetta questa promozione da tanto, troppo tempo.

Brandon Triche (©2019 Foto Alessio Brandolini)

La stagione di Capo d’Orlando ricorda in parte quella di Treviso, con un cammino iniziale un pò lento ma un finale travolgente. A differenza di Treviso la Benfapp non ha toccato il roster iniziale, dando tempo e fiducia a Marco Sodini di plasmare la sua creatura e renderla invincibile. E non è una parola campata per aria, visto che la squadra siciliana ha perso l’ultima partita il 31 gennaio scorso a Biella, da lì in poi 16 vittorie consecutive e due serie playoff superate senza batter ciglio. Sulle ali di un Brandon Triche che sta giocando la sua miglior pallacanestro, Bruttini vero uomo di riferimento e Jordan Parks che, pur con i suoi alti e bassi, riesce sempre a far pesare il suo grande atletismo. E poi l’arrivo di Joe Trapani prima dei playoff per colmare il vuoto lasciato dall’infotunio di Lucarelli ha senza dubbio dato qualche arma in più, tecnica e tattica, anche se le serie con Ravenna e Biella non sono state molto indicative. Capo ha il dente avvelenato per una promozione che, a loro dire, era arrivata alla fine della regular season (a Capo sono stati tolti i due punti vinti con Siena) e sono a playoff per riprendersi la Serie A.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Giovanni Fattori (©2019 Foto Alessio Brandolini)

PRONOSTICI – Sulla carta la finale annunciata è Treviso-Capo d’Orlando, la stagione ha detto questo ed anche nei playoff finora non hanno avuto particolari problemi superando di slancio i primi due turni, anche se Treviso è dovuta arrivare fino a gara-5 per superare Trapani. Tra le due, la serie più aperta è senza dubbio quella che mette di fronte le due squadre del girone Ovest con Bergamo che va a caccia di un’altra impresa. Taylor dovrebbe essere del match ma è da capire in che condizioni, però è anche vero che nella serie con Montegranaro Dell’Agnello è riuscito a trovare qualcosa da tutto il supporting cast, basti pensare a Fattori e Benvenuti ma anche alle belle risposte avute da Zugno in cabina di regia. Capo ha faticato poco nei playoff, sospinta da un Brandon Triche a tratti irreale che sta viaggiando a quasi 23 punti e 9 assist a partita, tirando il 36% da 3 punti. Siamo certi che Sodini avrà molta paura di una gara-1 che arriva dopo 10 giorni dall’ultima partita contro una squadra lanciata e con poco da perdere. Capo soffrirà nelle prime due gare, potrebbe anche cadere in casa ma alla fine sarà finale per 3-1.

Davide Alviti, tra i migliori di Treviso ai playoff (Foto di Marco Berti)

L’altra serie sembra obiettivamente chiusa in partenza. Treviso è più riposata, più lunga e più forte di Treviglio. La lunga pausa dalla vittoria di Rieti ha anche permesso a Menetti di recuperare completamente Logan che contro la NPC ha giocato solo l’ultimo episodio. E’ vero mancherà Eric Lombardi ma Treviso ha avuto tantissimo da Uglietti, Alviti e Tessitori e Menetti è riuscito a lavorare molto bene con le rotazioni, dando nelle 8 gare di playoff quasi 20 minuti a partita a 9 giocatori. Di fronte ci sarà una Treviglio già nella storia, anzi leggenda come detto da Vertemati dopo gara-5 con Verona. Però la sua squadra, arrivata ai playoff senza Pecchia, ha consumato tantissime energie in due serie durissime da un punto di vista fisico da cui Borra si porta dietro una frattura alla mano destra e Nikolic un ginocchio dolorante. Treviglio proverà senza dubbio a giocarsela a viso aperto ed il suo coach a mischiare le carte per provare a limitare Treviso, l’obiettivo più credibile però potrebbe essere quello di vincere almeno una delle prime 3 gare per tentare di giocarne due davanti al proprio pubblico. Treviglio non può prescindere dal tiro di Roberts e Caroti, senza i loro punti l’energia di squadra non può bastare per arrivare a gara-4. Il pronostico più credibile è un 3-0 per Treviso.


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