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Terrence Roderick, protagonista nel successo di Bergamo (Bergamo – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

IL GIRONE OVEST – Avevamo già parlato del grande equilibrio di questo turno dei playoff, con ben 5 serie finite a gara-5, a testimonianza di un bilanciamento tra i due gironi che sembra finalmente essere stato raggiunto. Non sappiamo se è stato merito del rimescolamento estivo o piuttosto del sogno promozione per la prima del girone Ovest, sta di fatto che il girone occidentale ha mostrato i muscoli in questo primo turno di post-season portando ben 5 squadre al secondo turno, cosa mai successa nell’era LNP e lontana anni luce dal dominio del girone Est della scorsa stagione con ben 7 squadre al secondo turno. A nostro parere i motivi sono da ricercare nel livellamento verso l’alto della qualità del girone Ovest, che ha portato squadre con il 50% di vittorie a restare fuori dalla post-season mentre ad Est Ravenna ha staccato il biglietto addirittura con 17 sconfitte. Una qualità nel livello di gioco ed un’aumento della fisicità che è tornato utile in questo primo turno. Adesso i quarti dove probabilmente sarà un’altra storia ma la sensazione è che almeno 3 serie su 4 siano completamente aperte e con la certezza che almeno una squadra dell’Ovest sarà tra le prime quattro.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Raffa e Ferri portano Legnano alla finale playout (Foto: Legnano Basket)

ANTHONY RAFFA / MICHELE FERRI (Axpo Legnano) – Sono loro gli uomini del destino dei Knights Legnano che restano aggrappati alla Serie A2 e condannano alla Serie B la Baltur Cento. E non poteva essere diversamente perché Anthony Raffa è stato da subito il go to guy di Legnano, l’uomo a cui dare tutte le responsabilità per provare a vincere più partite possibili, mentre Michele Ferri è stato chiamato per dare tutta la sua esperienza ad un gruppo che inizialmente ne aveva veramente poca. Raffa, dentro una serie playout sicuramente positiva ma in cui stava viaggiando con il 20% da 3 punti (6/29) ed era reduce dallo 0/4 di gara-4, firma una prestazione da mandare agli annali risultando praticamente immarcabile e chiudendo con 43 punti in 39 minuti in campo, con 14/23 al tiro ed un irreale 7/12 da 3 punti. Eppure Raffa ha lasciato l’ultimo tiro a Michele Ferri che da vero leader silenzioso non ha declinato le responsabilità prendendosi uno di quei tiri pazzi che solo il destino guida in fondo alla retina. Legnano è ancora viva, domenica si riparte da Piacenza con la necessità di vincere una gara in trasferta, sperando che a Castellanza si presenti qualche tifoso in più rispetto alla sfida senza ritorno di ieri sera.

(credits Legnano Basket Knights)

Gara difficile per Caroti ma tripla fondamentale nel finale (foto di Danilo Scaccabarossi)

LORENZO CAROTI (Remer Treviglio) / RICCARDO VISCONTI (Pompea Mantova) – Due storie simbolo che incarnano perfettamente lo spirito da playoff e da gare “win or go home“. Due storie che si dipanano anche a pochi chilometri di distanza e legate da un tiro da 3, il cui esito cambia il destino dei due ragazzi di Remer Treviglio e Pompea Mantova, entrambi protagonisti di uno splendido campionato. Quello di Riccardo Visconti, dopo una serie playoff giocata da assoluto protagonista (16 punti e 3 rimbalzi con il 43% da 3 punti), si spegne sul ferro del PalaAgnelli di Bergamo dopo che Mantova era riuscita a risalire la corrente fino ad avere in mano la palla del successo. Un tiro sbagliato che nulla toglie alla grande stagione del talento piemontese che a Mantova ha probabilmente trovato la stagione per la sua definitiva esplosione. Il play di Treviglio, uno dei protagonisti della fantastica stagione della Remer, era invece reduce da playoff in chiaroscuro dove aveva sofferto tanto la fisicità di Roseto. Gara-5 per lui si presentava ancora più complicata dal peso di un lutto familiare arrivato poche ore prima della partita. Che per lui è stato un lungo calvario fino al finale dell’ultimo quarto, dove il ragazzo di Cecina ha trovato forse dall’alto la spinta per mettere in moto il suo immenso talento e trovare due triple, di cui l’ultima a 15″ dalla sirena fondamentale, per spingere la Blu Basket verso i quarti di finale, riscrivendo la storia della società.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

DOWNS

UNIEURO FORLI’ – Termina nel peggiore dei modi la stagione dell’ambiziosa formazione forlivese, ad inizio stagione allenata da Giorgio Valli. I biancorossi cadono pesantemente in gara 5 a Rieti surclassati sin da subito dal ritmo dei padroni di casa che restituiscono con gli interessi le due sconfitte in terra di Romagna. Forlì carica e fiduciosa dopo i due match casalinghi, a tal punto che quasi trecento anime, seppur in un giorno lavorativo, hanno deciso di scendere nel Lazio a seguire i beniamini aiutati anche da tre pullman gratuiti messi a disposizione dalla società. Dirigenza che ha anche aperto al pubblico in concomitanza della sfida il palasport di via Punta di Ferro con lo schermo a mostrare le (pessime) gesta dei ragazzi ora allenati da coach Nicola. L’ex giocatore di Treviso non ha trovato la quadratura ad un gruppo che ha visto rendere meno di quello che ci si aspettava Lawson oltre ai troppi infortuni di Johnson e Marini. A parziale discolpa il crociato saltato ad Oxilia che per l’intero playoff ha privato l’Unieuro di un ragazzo che poco prima dell’infortunio sembrava in un periodo molto positivo.

Gasparin tra i migliori nella stagione di Cento (foto Pasquale Cotugno)

BALTUR CENTO – E’ dura mettere tra i down la Benedetto XIV dopo una serie playout dura ed intensa e persa solo all’ultimo secondo con un tiro di tabella ma Cento torna in Serie B dopo una sola stagione in A2 e probabilmente, alla luce del campionato disputato, è giusto così. Perché Cento si era presentata ai nastri di partenza con ben altri propositi. Non da playoff ma certamente da salvezza tranquilla in modo da poter programmare con calma il futuro. Una società definita da tutti modello che ha tranquillamente scalato le categorie e che dopo una giusta maturazione in Serie B aveva raggiunto la A2 per rimanerci a lungo. Invece è stata una stagione difficile, con tanti cambi, in campo e dietro la scrivania che tra dicembre e marzo hanno tolto probabilmente troppe energie e sono costati tante sconfitte (9 in fila). Nel finale di stagione 3 vittorie consecutive avevano fatto sperare nella salvezza diretta ma la sconfitta di Verona costava i playout che si sono chiusi a Legnano come tutti sappiamo. Adesso è il tempo dei bilanci e di tracciare, si spera, il nuovo percorso per la prossima stagione sperando in un pronto ritorno nella categorie. Sempre che un ripescaggio estivo non salvi a posteriori la Baltur.

(a cura di Fabrizio Quattrini e Alessandro Salvini)