UPS

(2017 © Foto Alessio Brandolini)

John Brown una delle chiavi del sontuoso campionato della Virtus Roma (2017 © Foto Alessio Brandolini)

UNICUSANO VIRTUS ROMA / ORASI’ RAVENNA – I recuperi infrasettimanali hanno regalato alla Virtus Roma una insperata quanto strameritata qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, con il terzo posto alla fine del girone di andata, chiuso dai capitolini con 9 vittorie. Un risultato che non può che essere considerato clamoroso, soprattutto se pensiamo che il 16 luglio scorso la FIP aveva escluso la società del presidente Toti dal campionato, per il mancato rispetto dei termini di iscrizione. La vicenda si concluse con successo solo il successivo 8 agosto, quando la squadra romana aveva congelato tutti i contratti in essere ed era ancora senza stranieri. Tra i contratti congelati c’era anche quello di Massimo Chessa che insieme a Daniele Sandri è uno dei grandi protagonisti del cammino dei romani nel girone di andata, oltre ovviamente al funambolico Tony Raffa ed a John Brown, vero e proprio dominatore del pitturato in A2 e serio candidato al titolo di MVP della stagione. Cammino ancora lungo ma a Roma, con un Corbani in cerca di rivincite dopo la sfortunata esperienza canturina, le soddisfazioni arriveranno senza dubbio così come il pubblico che è tornato a riempire le tribune del PalaTiziano.

Manital Torino - ACMAR Ravenna

Antimo Martino sta guidano l’OraSì ad una grande stagione (foto di Claudio Devizzi)

Merita una menzione speciale anche la OraSì Ravenna, ormai a tutti gli effetti tra le prime forze del girone Est, quello considerato da tutti il più forte. I giallorossi, guidati per la terza stagione da Antimo Martino, stanno forse disputando la miglior stagione in A2, la stagione che potremmo definire del cambiamento e della svolta, dopo aver salutato giocatori come Amoni e Rivali che avevano fatto la storia recente della “Piero Manetti”, per proseguire nello stesso solco ma con una ventata di gioventù, data dai vari Tambone e Sabatini, la coppia di play tra le più giovani di tutto il campionato, ma anche Sgorbati, arrivato da Imola per trovare e prendersi spazio. Al loro fianco gli inossidabili Masciadri e “Professor” Raschi, così come l’usato sicuro Chiumenti, e la ciliegina sulla torta data da Marks, che dopo un anno di apprendistato a Tortona sta giocando su altissimi livelli, ma soprattutto Taylor Smith ancora e forse di più dominante rispetto alla scorsa stagione, nonostante la sua taglia ridotta, e che è voluto fortemente rimanere a Ravenna a testimonianza del bel ambiente che si respira intorno alla squadra di Martino.

Mortellaro (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Chris Mortellaro (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

CADE DAVIS / CHRIS MORTELLARO – Importantissima vittoria in chiave salvezza per Chieti che, nell’ostico scontro diretto con Ferrara riesce ad imporsi per 83-74. Per i teatini grandissima prestazione di Cade Davis, giocatore molto spesso oscurato dalla spettacolari giocate del collega americano Trae Golden ma che, partita dopo partita, grazie anche alla sua intelligenza tattica ben combinata ad alte percentuali al tiro (42% dall’arco!), sta iniziando a ritagliarsi uno spazio importante tra i migliori USA di questa interessantissima serie A2. Per il nativo di Amarillo ieri, 23 punti (di cui 20 solo nei primi quindici minuti) con il 100% da 2 (4/4) ed il 56% dal perimetro. Oltre all’ottima prova del buon Cade però, è da sottolineare l’ennesima grande prestazione di Chris Mortellaro, che in terra abruzzese sembra aver trovato la pozione dell’eterna giovinezza: per “Gino” un mostruoso 34 di valutazione, figlio dei 15 punti e soprattutto di 17 rimbalzi (10 già alla pausa lunga), di cui 6 offensivi. Le Furie si dimostrano così serie candidate alla salvezza diretta, evidenziando il fatto che non esista solo Trae Golden tra le mortifere frecce dell’arciere Cedro Galli.

 

DOWNS

Prato (Imola)

Prato, uno dei tanti in condizioni fisiche difficili ad Imola (foto di Daniele Ferretti)

ANDREA COSTA IMOLA – Terza persa di fila, quarta nelle ultime cinque, per un Andrea Costa Imola veramente ai minimi termini a livello di salute ma anche di lucidità di gioco. Imola perso Borra probabilmente per tutto il resto della stagione ed inserito Hubalek in precedenza al posto di Norfleet, ha anche Prato che gioca su una gamba sola e l’USA Cohn con problemi fisici ma il fatto preoccupante e’ anche la poca energia e le facce non più giuste dei ragazzi di coach Ticchi che certificano come in estate si sia sbagliato assetto e forse uomini. A Bologna non c’e’ mai gara con i padroni di casa che quasi non infieriscono su un Andrea Costa a tratti rinunciataria che non ha le forze per difendere a uomo e concede spettacolo e triple a pioggia sulla zona poco aggressiva anche ai giovanissimi bolognesi. Dopo lo 0-2 con Recanati ora per i biancorossi urge un aiuto “pesante” sul mercato onde evitare di diventare la seria candidata alla retrocessione diretta.

BASKET AGROPOLI – Col fiato corto anche l’altra sorpresa della stagione scorsa incappata nella sesta sconfitta consecutiva, e vittoria che manca a Carenza e compagni dal 8 Dicembre scorso contro Rieti in casa. Ultimi sei match con Agropoli sempre in doppia cifra nelle palle perse e sin troppo ingessata e prevedibile nei giochi per gli avversari. Roster forse corto e che urge di un innesto per poter lottare per la terzultima piazza ed evitare i play out. Contro Agrigento un parziale di 18-4 del terzo quarto non e’  bastato a ritrovare fiducia e rimettersi in carreggiata dopo un primo tempo da dimenticare ed una prima frazione da 27 punti subiti.

a cura di Fabrizio Quattrini, Federico Ionata e Alessandro Salvini


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati