Metti una sera a cena con Dan Peterson, con la dirigenza dell’ArcaAnthea Lucca che si è fatta promoter di questa iniziativa volta a far conoscere alle realtà istituzionali ed imprenditoriali cittadine l’ambizioso progetto costruito per arrivare nel grande basket.

Alla cena nella villa di Alfredo Susanna infatti erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il capo gabinetto del comune di Capannori Valter Alberici, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi, il presidente della Camera di Commercio Claudio Guerrieri e l’amministratore delegato della Cassa di risparmio di San Miniato Divo Gronchi con il nuovo vice direttore generale Silvano Piacentini.

E’ stato il presidente Ugo Vincenzini ad entrare nel dettaglio del progetto ArcaAnthea: “Vogliamo andare avanti su 3 fronti, il primo ovviamente è quello sportivo attraverso la crescita della prima squadra, che vogliamo portare più in alto possibile. Il secondo riguarda più in generale la cultura dello sport, migliorando la struttura societaria per trasmettere ai nostri giovani quelli che sono i valori fondanti dello sport stesso affinché possano servire in futuro ad affrontare i problemi della vita”..

“Il terzo punto -ha concluso Vincenzini- riguarda le infrastrutture: ci mettiamo a disposizione dell’amministrazione e delle istituzioni affinché si possa trovare un sistema sinergico per ristrutturare gli impianti, oggi fatiscenti, e renderli adeguati ad una società moderna che vuole migliorare la qualità dello sport. Ci auguriamo pertanto di trovare un’amministrazione che sia reattiva a queste istanze”.

Su questo punto proprio il sindaco Tambellini ha garantito “piena sensibilità a queste esigenze perché proprio il miglioramento della cultura dello sport, attraverso anche una migliore gestione degli impianti, è uno dei punti cardine dell’amministrazione comunale”.

In tal modo la società ha voluto testimoniare la concretezza e l’entusiasmo con cui sta portando avanti questo progetto e chi meglio del mitico Dan Peterson, ospite d’onore a sorpresa della serata, poteva dare voce a queste caratteristiche?

L’ex coach della Virtus Bologna e della grande Olimpia Milano degli anni ’80, oggi apprezzatissimo commentatore televisivo e profondo conoscitore della pallacanestro sotto tutti i suoi aspetti, è stato invitato dal nuovo responsabile marketing di ArcaAnthea Nicola Lencioni per fare da testimonial di questo nuovo corso, senza peraltro andare ad incidere su alcuna questione riguardante l’aspetto tecnico ma solo portando il suo carisma e la sua motivazione.

Con il suo tono inconfondibile ha parlato delle sue esperienze, citando maree di aneddoti ed episodi legati alla sua carriera e particolarmente interessante è stato il racconto della sua collaborazione con la Reyer Venezia in qualità di consulente.

Nel biennio orogranata (2008/2010) Peterson infatti ha potuto constatare come un’efficace compagna di coinvolgimento della città possa avere ripercussioni mirabili, arrivando ad aggregare tutte le componenti cittadine per creare un entusiasmo incredibile: non a caso la Umana Reyer, dopo anni di serie minori, è riuscita a tornare con pieno merito in serie A.

Da grande psicologo, dote che gli viene unanimemente riconosciuta, Peterson ha parlato anche  in termini motivazionali spiegando come il successo sia raggiungibile solo ragionando in termini di Squadra con la S maiuscola, mettendo il collettivo prima dell’individualità e poi ha chiuso il suo intervento parlando riferendosi proprio alla sitazione in atto a Lucca: “Questa qua può essere un’avventura entusiasmante, un po’ come essere su un bus, chi sale ora magari non sa dove può arrivare ma chi vuole scendere può farlo alla prossima fermata”.

Un modo per dire che i margini di crescita ci sono e chiunque abbia lo spirito giusto è ben accetto per provare a raggiungere traguardi al momento ignoti mentre chi preferisce non rischiare può sempre fermarsi ma non sa cosa si perde.

Inutile dire che la verve del coach di Evanston ha trascinato tutti i presenti e palpabile a fine serata era la soddifazione dei patron Alfredo Susanna e Camillo Auricchio, che hanno ricevuto parole di appoggio e  incoraggiamento e appoggio a proseguire questo percorso attraverso cui Lucca si candida a diventare stabilmente città del basket.

“Siamo contentissimi di aver portato un grande del basket come Peterson -queste le loro parole- che ha gasato ulteriormente tutto l’ambiente. Crediamo che sia un altro segnale di come sia nostra intenzione far crescere tutto il movimento, affermandoci con umiltà e senza alcuna presunzione come una delle realtà emergenti a livello nazionale”.