Serbia – Francia 73-74 (21-20, 21-14, 20-26, 11-14)

Joffrey Lauvergne (Foto: FIBA.com)

Joffrey Lauvergne (Foto: FIBA.com)

Dopo la sconfitta contro il Brasile, il match con la Serbia risultava subito decisivo per la Francia. I transalpini, però, non iniziano al meglio la gara subendo l’aggressività e la freschezza dei giovani di Sasha Djordjevic che, pur sbagliando parecchio in attacco, chiudono il primo quarto in vantaggio. Spiccano nei primi dieci minuti di gioco due ex Partizan Belgrado. Da una parte Bogdan Bogdanovic, dall’altra Joffrey Lauvergne. La sfida di Granada continua su ritmi piuttosto alti con la Francia che ha difficoltà a creare gioco e la Serbia che sfrutta le palle perse e le disattenzioni difensive degli avversari. Boris Diaw nel primo tempo commette tre falli in 6 minuti e appare come un lontano parente di quello ammirato nelle Finals NBA, ma si rifà con alcune giocate nel prosieguo della gara.

Coach Collet mischia le carte in tavola e nella ripresa schiera un quintetto basso e molto atletico. Ma a cambiare è la faccia dei francesi che, nonostante un dominante Raduljica nelle file serbe, spingono un po’ sull’acceleratore e, guidati da Diot e un inaspettato Edwin Jackson, tornano in parità. La partita nel quarto periodo è una battaglia equilibrata ed entusiasmante così come lo scontro sotto i tabelloni tra Lauvergne e Raduljica. Le due formazioni si rispondono colpo su colpo, ma nel finale una brutta scelta di Bjelica e un turnover di Bogdanovic consentono ai galletti transalpini di avere la palla della vittoria che finisce nelle mani di Lauvergne. Il lungo francese subisce un fallo discutibile , segna uno dei due tiri liberi e la Francia esulta.

Serbia: Raduljica 21, Bogdanovic 12, Bjelica 11. Rim (26): Raduljica 7. Ass (10): Teodosic 5.

Francia: Lauvergne 19, Diot 15, Jackson 12. Rim (29): Lauvergne 6. Ass (21): Heurtel 6.

Finlandia – Ucraina 81-76 (20-22, 15-15, 22-15, 24-24)

Finlandia (Foto: FIBA.com)

Finlandia (Foto: FIBA.com)

La prevedibile batosta subita dalla Finlandia per mano degli extraterrestri del Team USA non ha spento l’entusiasmo della squadra di Dettmann. Sospinti da 9 punti a inizio partita da parte di uno scatenato Huff (saranno 16 all’intervallo lungo) i biancoazzurri vanno subito avanti nel match contro l’Ucraina, reduce invece dal successo di ieri sulla Repubblica Dominicana. Partita spettacolare e ricca di canestri tra due squadre debuttanti al mondiale che vogliono dire la loro nel girone C. Senza Gladyr, costretto a lasciare la contesa per una distorsione alla caviglia, sono Jeter e Pustozvonov a guidare la nazionale di Mike Fratello che chiude in vantaggio il primo tempo.

La musica cambia all’inizio della terza frazione di gioco con la Finlandia che ingrana la marcia e scappa anche a +18. Ma Jeter e compagni non si lasciano impressionare dallo svantaggio e punto dopo punto tornano a contatto degli avversari. La Finlandia ha però due armi in più rispetto all’Ucraina: il calore dei numerosissimi tifosi finnici presenti a Bilbao e il tiro da tre. Difatti la formazione di Dettmann ha chiuso la sfida con 11 “bombe” messe a segno e tirando con il 40% da dietro l’arco. Nemmeno l’orgoglio di un infermabile Jeter, che chiude con 28 punti, basta dunque all’Ucraina che perde il match e viene raggiunta in classifica proprio dalla Finlandia.

Finlandia: Huff 23, Koponen 14, Murphy 12. Rim (32): Murphy 8. Ass(19): Koponen 9.

Ucraina: Jeter 28, Pustozvonov 15, Mishula 8. Rim(36): Kravtsov 8. Ass (19): Jeter 9.


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