CHICAGO BULLS
Movimenti sensati nella Windy City. E’ mancato il grandissimo colpo, quella seconda stella, tipo Carmelo Anthony, che avrebbe potuto far fare il salto di qualità definitivo alla squadra, affiancandosi ad un Derrick Rose che si spera recuperato ma che ai Mondiali ha convinto il giusto. Però è arrivato un Pau Gasol che rappresenta un più che lussuoso “premio di consolazione”: anche se l’età e la freschezza non possono più essere dalla sua parte, al fianco di Noah può funzionare molto bene. La firma di Mirotic, attesa da tempo, dà qualità anche ad una panchina sempre troppo corta negli ultimi anni, ma arricchitasi ora anche dell’esperienza di Aaron Brooks e del talento del rookie Doug McDermott. Qualche dubbio sulla tenuta difensiva dei nuovi e sulla loro conseguente adattabilità ai metodi di Thibodeau, ma la qualità complessiva del roster si è alzata, anche perché è stato amnistiato un Boozer, diventato un peso più che un valore aggiunto.
Roster: Cameron Bairstow, Aaron Brooks, Jimmy Butler, Mike Dunleavy, Kim English, Pau Gasol, Taj Gibson, Ben Hansbrough, Kirk Hinrich, Solomon Jones, Doug McDermott, Nikola Mirotic, Nazr Mohammed, E’Twaun Moore, Joakim Noah, Derrick Rose, Tony Snell
Voto: 7

CLEVELAND CAVALIERS
Meglio di così, era onestamente difficile fare. Sono riusciti a far tornare a casa LeBron James, che ha sentito le ragioni del cuore (ma anche del portafoglio…) ed è rientrato in Ohio con grandi stimoli per dare quel titolo che pare quasi irraggiungibile per la città di Cleveland. E riuscirci sarebbe per lui – dimagrito diversi chili in estate – un’impresa ancora più consacrante negli annali NBA dei pur prestigiosi anelli vinti a Miami. Il suo arrivo ha innescato un meccanismo che, passando per i fidi scudieri Mike Miller e James Jones, ha portato ai Cavs anche Shawn Marion e soprattutto Kevin Love. Con l’ex-Minnesota e la rifirma pluriennale di Irving, fresco del titolo di Mvp ai Mondiali spagnoli, l’esordiente coach David Blatt – scelta sicuramente coraggiosa – può proporre la versione “made in Cleveland” dei Big Three e lanciarsi subito verso la vetta della Eastern Conference. In più è arrivato Haywood e, sulla strada che l’ha portato da Boston a Philadelphia, è passato anche Bogans: i due insieme hanno generato oltre 10 milioni di contratti non garantiti e 5.3 di trade exception, che saranno strumenti utili per rinforzi futuri. L’unico reale sacrificio è quello di Andrew Wiggins, prima scelta assoluta al draft e spedito ai Timberwolves: ha il potenziale da All-Star ma l’obiettivo è provare a vincere subito e l’occasione di prendere Love era troppo golosa.
Roster: Louis Amundson, Chris Crawford, Matthew Dellavedova, Shane Edwards, Joe Harris, Brendan Haywood, Kyrie Irving, LeBron James, James Jones, Alex Kirk, Kevin Love, Shawn Marion, Mike Miller, AJ Price, Tristan Thompson, Anderson Varejao, Dion Waiters
Voto: 9,5

DETROIT PISTONS
Si riparte. Come in ogni progetto in fase di ricostruzione, ci sarà bisogno di tempo. Ma le prime mosse di Stan Van Gundy nella doppia veste tecnico-dirigenziale non sono state entusiasmanti. Perso Stuckey, che è finito ad Indiana, sono stati firmati e probabilmente strapagati Caron Butler, ormai 34enne ed in declino, e soprattutto Jodie Meeks che, per 19 milioni di motivi in 3 anni, dovrà essere nei fatti e non solo nella forma la guardia titolare. Non è stato risolto l’equivoco tattico dell’improbabile convivenza del trio Smith-Drummond-Monroe, tanto che quest’ultimo, da restricted free agent, ha preferito accettare la qualifying offer da 5.5 milioni, sopportare la situazione per un altro anno per poi andarsene liberamente altrove. Molte incognite sulla panchina, che potrebbe anche offrire parecchie occasioni ad un D.J. Augustin arrivato da Chicago per dare il cambio ad un alterno Jennings, mentre non sembrano crescere le possibilità di Gigi Datome, annunciato qualche tempo fa anche a rischio di taglio.
Roster: D.J. Augustin, Josh Bostic, Lorenzo Brown, Caron Butler, Will Bynum, Kentavious Caldwell-Pope, Brian Cook, Luigi Datome, Spencer Dinwiddie, Andre Drummond, Aaron Gray, Brandon Jennings, Jonas Jerebko, Cartier Martin, Jodie Meeks, Tony Mitchell, Greg Monroe, Kyle Singler, Josh Smith, Hasheem Thabeet
Voto: 5

INDIANA PACERS
La squadra che sembrava da titolo nella prima parte della scorsa stagione ed è poi implosa nella fase finale vivrà un’annata difficile. Un po’ per l’arrivo, in chiusura del mercato di febbraio di Bynum e Turner, che non hanno dato niente sul piano tecnico ma hanno contribuito a sfaldare lo spogliatoio, un po’ per la partenza di Lance Stephenson, andato a Charlotte a cifre non fuori portata per i Pacers ma dimostrando di voler proprio cambiare casa, ma anche e soprattutto per la sfortuna che ha tolto di scena Paul George. Il miglior giocatore a disposizione di coach Vogel si è infortunato con Team USA durante la preparazione ai Mondiali e salterà tutta la stagione – la franchigia ha chiesto la “Disabled Player Exception”, che però non permetterà di fare miracoli data la minaccia incombente della luxury tax – e toglierà all’arsenale 21.7 punti, 6.8 rimbalzi e 3.5 assist. Numeri e impatto che i rinforzi, i vari Miles, Stuckey e Rudez, non potranno garantire.
Roster: Lavoy Allen, Chris Copeland, C.J. Fair, Paul George, Roy Hibbert, George Hill, Solomon Hill, Ian Mahinmi, C.J. Miles, Arinze Onuaku, Damjan Rudez, Luis Scola, Chris Singleton, Donald Sloan, Rodney Stuckey, Adonis Thomas, C.J. Watson, David West, Shayne Whittington
Voto: 5.5

MILWAUKEE BUCKS
La coppia Edens e Lasry, che ha rilevato lo scorso aprile la franchigia dallo storico proprietario Herb Kohl per 550 milioni, ha vissuto la prima offseason da proprietari. Ed ha pescato subito bene al draft, con Jabari Parker al numero 2 assoluto, grande talento destinato ad avere subito un ruolo di impatto. La guida di Jason Kidd, protagonista di una discussa separazione da Brooklyn, potrebbe servire da richiamo in futuro per qualche nome importante. Per il momento ha attirato solo Kendall Marshall e Jerryd Bayless, quindi non tantissimo, ma comunque due elementi che allungheranno le rotazioni delle guardie dalla panchina e metteranno pressione soprattutto ad un OJ Mayo reduce da una stagione davvero pessima. In più è arrivato Dudley dai Clippers, che avevano bisogno di scaricare il monte salari ed hanno trovato terreno fertile a Milwaukee, dove si continuerà comunque a dare parecchio spazio ai giovani, sulla strada di una risalita, che è iniziata ma che si annuncia ancora lunga.
Roster: Giannis Antetokounmpo, Jerryd Bayless, Jared Dudley, John Henson, Ersan Ilyasova, Damien Inglis, Brandon Knight, Kendall Marshall, O.J. Mayo, Khris Middleton, Elijah Millsap, Johnny O’Bryant, Zaza Pachulia, Jabari Parker, Larry Sanders, Nate Wolters, Chris Wright
Voto: 6