Tre vittorie ed una sola sconfitta questa settimana per gli Hornets, che danno ulteriore dimostrazione della loro durezza mentale come squadra concludendo la stagione regolare con orgoglio, nonostante un finale più remissivo risulterebbe molto più vantaggioso in ottica “draft 2012” (vedi Bobcats). Il rientro di Gordon è sicuramente la motivazione principale degli ultimi exploit, con l’ex-Clippers in quintetto base la squadra diventa molto più pericolosa in attacco e le chance di vittoria aumentano. Nelle tre vittorie, risaltano quelle ottenute contro i Grizzlies (in casa) e i Rockets, mentre la “W” ottenuta a discapito degli Charlotte Bobcats risulta quasi come un obbligo dato che la squadra di Michael Jordan ha una striscia aperta di 19 sconfitte consecutive.

Belinelli sta continuando a dare prova di una certa solidità in campo, riuscendo ad adattarsi più o meno bene ai “dentro e fuori” dal campo di Gordon, il quale, per ragioni precauzionali non ha giocato tutte le partite disputate dai suoi Hornets questa settimana. Nonostante le cifre del “Beli” e le sue percentuali dal campo siano positive ma non esaltanti (-7% da due e -8% da tre rispetto alle medie in stagione), spesso la guardia italiana si è messa in mostra in momenti topici della gara, mettendo a segno qualche tripla importante o, comunque, risultando sempre coinvolto nelle giocate principali.

La settimana degli Hornets si apre in casa contro i Grizzlies, dove arriva una vittoria inaspettata contro una squadra che spera di arrivare sicuramente al secondo turno dei playoffs. Gordon dice la sua con 18 punti, mentre Landry ha contribuito con 16 punti e 11 rimbalzi. Giunti sul 55-56 per gli ospiti a metà terzo quarto, la squadra non si è lasciata andare e ha prodotto un parziale di 11-4 che ha di fatto messo in ginocchio Randolph e compagni. In questo parziale, c’è stato lo zampino di Marco Belinelli che, nonostante abbia concluso il match con 6 punti tirando 2/9 dal campo in 25 minuti (con 3 assist ed una rubata), ha trovato il modo di mettere a segno la tripla fondamentale del 78-66 a cinque minuti dallo scadere. Al termine della gara, pur riconoscendo le proprie colpe per la sconfitta, Gay si è complimentato con gli Hornets per la gara disputata e, più in generale, per la combattività in una stagione che oramai non ha più nulla da offrire.

La sfida successiva si è disputata sul parquet esterno degli Charlotte Bobcats che, come detto, sono squadra in vacanza già da parecchio tempo. In una serata in cui Gordon è stato messo a riposo, Kaman non ha giocato per problemi fisici e la squadra ha tirato con il 34% dal campo, gli Hornets hanno comunque ottenuto la vittoria cavalcando i 20 punti di Vasquez e i 14 punti e 12 rimbalzi di Landry. In 37 minuti e tirando 4/15 dal campo, Belinelli ha messo a referto 13 punti, dando il via al parziale-vittoria della gara nel quarto quarto con un’importante tripla. Al termine del match coach Williams ha detto: “Ad inizio match abbiamo sbagliato un po’ di tiri, ma io voglio che i ragazzi continuino a prenderli. Bisogna giocare con fiducia, non voglio che i miei giocatori giochino col pensiero rivolto ai tiri sbagliati, in maniera particolare quando non c’è il bisogno di guardarsi alle spalle (gli Hornets hanno giocato solo in 9, n.d.r.)”.

La gara successiva è stata una sconfitta, quasi fisiologica, in casa dei Grizzlies, che questa volta hanno reagito bene alla prova Hornets infliggendogli una sconfitta per 103-91. Ancora senza Gordon, gli Hornets hanno avuto un apporto eccezionale dal “rookie” Jerome Dyson, che ha messo a segno 24 punti, mentre sia Landry che Belinelli ne hanno segnati 16. Tuttavia, già a metà terzo quarto la squadra di casa ha preso il largo con un vantaggio di 15 punti sul 67-52, per poi allargare la discrepanza a 24 punti, battendo gli avversari per 37-12 nella penultima frazione di gioco. Commentando la gara, Williams ha detto: “Il terzo quarto ci è sfuggito di mano troppo in fretta, ma ogni volta che perdi così tanti palloni non c’è molto da fare. Non abbiamo saputo controllare il ritmo della partita, e ciò fa parte di un processo d’apprendimento che questi giovani ragazzi devono assimilare”. Oltre ai 16 punti tirando 7/16 dal campo in 36 minuti, Belinelli ha anche preso 4 rimbalzi, smistato un assist e rubato un pallone.

L’ultima gara settimanale è caratterizzata dalla vittoria casalinga ottenuta ai supplementari a discapito dei Rockets per 105-99. Il rientro di Gordon si è fatto sentire: la guardia ex-Clippers ne ha messi a referto 27, mentre Landry ha fatto registrare l’ennesima doppia-doppia consecutiva, questa volta da 20 punti e 10 rimbalzi. Ancora una volta, al termine della gara è stata messa enfasi sull’attitudine degli Hornets, e Gordon ha detto: “Molti si aspettano che noi molliamo il colpo, per poter piazzarci bene per il draft, ma noi abbiamo giocato per i nostri fan e per dar loro qualcosa in cui credere la stagione prossima. Sappiamo che i Rockets sono ancora in corsa per i playoffs ma la squadra migliore ha vinto questa sera”. In 25 minuti, Belinelli ha segnato 13 punti tirando 4/10 dal campo, prendendo inoltre 2 rimbalzi e servendo 1 assist.

Nonostante la settimana poco esaltante per il “Beli”, da parte di coach Monty Williams è arrivata una grande investitura attraverso il popolare magazine “Sport Illustrated”. Quando l’intervistatore gli ha chiesto di Belinelli, Williams ha risposto: “Marco è un mostro. Un mostro. Lui è chi siamo e chi vogliamo essere. Non si lamenta mai, mai. Lavora duro ogni singolo giorno. Lui e Jason (Smith) sono stati la più grande sorpresa da quando sono qui, nonché due delle mie persone preferite da quando faccio l’allenatore”. Questo riconoscimento sembra essere in linea con quanto fatto vedere da Belinelli nell’arco della stagione corrente così come in quelle passate. Il “Beli” ha sempre messo in mostra un atteggiamento duro, competitivo e determinato, nonostante la sua carriera sia stata caratterizzata da molti alti e bassi. A livello personale per la guardia italiana questo deve essere ed è un grande motivo di orgoglio, ma soprattutto, questa dichiarazione di Williams contribuisce a costruire attorno al “Beli” la nomea del giocatore esemplare dalla mentalità  coriacea, cosa che, in una lega dove il testosterone in campo e la disciplina fuori la fanno da padrone, non può che essere positiva.

La stagione degli Hornets si chiude settimana prossima, con tre gare in trasferta. In particolare, New Orleans affronterà i Clippers, i Warriors e di nuovo i Rockets, in una gara che potrebbe sancire le chance di playoffs della squadra texana.