Parola ad Adam Silver –  Il comisioner NBA è stato intervistato sull’ultimo numero di GQ. Tra i vari aspetti su cui Silver si è soffermato meritano attenzione alcune dichiarazioni, soprattutto in ottica futura, in cui il commisioner ha espresso la propria preferenza per un salary cap più rigoroso e “difficile” – Continuo a pensare che sia dannoso per il campionato, quando una squadra come Brooklyn paga una tassa di lusso esorbitante per avere una migliore possibilità di vincere, il campionato ideale sarebbe quello in cui tutte e trenta le squadre hanno la possibilità di competere in base all’abilità di chi le gestisce e dei giocatori. Quindi la creazione di un più equo sistema sarebbe in cima alla mia lista”. Silver si sofferma inoltre anche sul tema dell’etá minima, sostenendo di sperare nel prossimo futuro di riuscire ad alzare l’età a 20 anni, altro elemento che a suo parere migliorerebbe la qualità della Lega.

Più riposo in vista per Kobe – la stella dei Lakers ha ormai 36 anni e qualche infortunio di troppo negli ultimi 18 mesi, e viste le ultime (pessime) prestazioni del Mamba in casa Lakers si inizia a pensare di dare sempre più spesso giorni di vacanza e riposo a Kobe per preservare il fisico e avere il giocatore al meglio possibile per le partite. Baxter Holmes di ESPN ha riportato le ultime parole di Kobe – “We’re not a     3-11 team. We’re not” – segno che la volontá di reagire è ancora forte tra i giallo viola.

Cercasi soluzioni in casa Cavs – I cavaliers hanno perso quattro partite di fila e dopo le dichiarazioni di Love, in cui l’ex UCLA ha detto di voler essere più coinvolto nella manovra offensiva, le prime crepe sembrano ormai palesi. LeBron ha recentemente parlato all’Associated Press enfatizzando ancora di più il suo ruolo di leader e guida – “Abbiamo ottenuto quattro sconfitte consecutive, non sto facendo il mio lavoro, se comincio ad abbassare la mia testa bassa, allora cominceranno a farlo anche tutti gli altri, loro guardano a me” –

Report medico – I Knicks hanno di nuovo perso 91 – 86 contro Houston, ma a far preoccupare è l’infortunio di Carmelo Anthony, costretto a lasciare il campo prima del previsto per un problema alla schiena: perdere il miglior giocatore in questo momento della stagione potrebbe essere il colpo di grazia per New York. Nene potrebbe saltare altre gare a causa di una fasciste plantare e la difesa Wizards sicuramente ne risentirà, mentre arrivano buone notizie da Oklahoma, con Durant e Westbrook che sono sulla via del ritorno e il numero 0 dei Thunder potrebbe scendere in campo anche questo venerdì contro i Knicks.