Infortuni. Lo scorso febbraio, Jason Richardson si era dovuto fermare a causa di un infortunio al ginocchio. Il giocatore ha detto di non essere ottimista sul recupero e dovrebbe tornare intorno all’All Star break. “Quando mi è stato diagnosticato il problema al menisco sono andato dai migliori dottori per riuscire a capire che fare. Alla fine mi hanno inserito cartilagine nel ginocchio perché tornasse come prima. Ora sto facendo la riabilitazione che durerà circa dodici settimane”. Ci sono comunque probabilità che Richardson salti tutta la stagione.

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Nessuna fretta per il recupero di Rondo

I tempi di recupero di Rajon Rondo non sono ancora certi ma Danny Ainge spera di vederlo in campo per l’opening night. Il nuovo coach Brad Stevens però non vuole mettere fretta al giocatore. “Non ho mai chiesto a Rajon di darmi una data precisa. L’unica cosa che mi importa è che il recupero stia procedendo bene. Il nostro staff sta passando più tempo con lui e siamo contenti che la riabilitazione stia andando bene. Rondo sarà presto a Boston per lavorare ancora più duramente, di questo ne sono certo”.

Quando Derrick Rose si infortunò, Tim Hardaway disse che il giocatore avrebbe dovuto lavorare sul jumper, dato che probabilmente l’esplosività sarebbe diminuita. A quanto pare aveva ragione. In questi giorni, Tim Thibodeau sarà a Los Angeles, dove Rose sta svolgendo i work out, per controllare se il jumper è migliorato e se gli allenamenti con la mano sinistra hanno dato i loro frutti. “Quest’estate abbiamo lavorato su aspetti che gli daranno ancora del tempo per prendere confidenza con il ginocchio infortunato” ha infine dichiarato il coach dei Bulls.

LaMarcus Aldridge. Il giocatore dei Portland Tral Blazers Lamarcus Aldridge ad inizio estate si è detto scontento di stare nella città delle rose, reduce da un record di squadra troppo negativo (33-49), nonostante le due apparizioni consecutive all’All Star Game. Per questo erano usciti parecchi rumors sul fatto che l’ala avesse chiesto di essere scambiato. Aldridge (21.1 pts, 9.1 reb la scorsa stagione) però ha messo a tacere queste voci. Il giocatore ha ammesso di essere stato parecchio frustrato dopo lo scorso campionato, ma non avrebbe mai chiesto di andare via. “Non sono ancora pronto a cambiare aria. Ero solamente frustrato in quel momento”.

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Rodman insieme al dittatore coreano Kim-Jong-un

Dennis Rodman. Kenneth Bae è un cittadino americano, missionario cristiano, condannato a quindici anni di lavori forzati in Corea del Nord. Ora Bae è stato trattenuto in Corea e il dittatore Kim Jong-un lo vorrebbe utilizzare come merce di scambio.

L’ex ala dei Chicago Bulls Dennis Rodman è convinto di poter essere d’aiuto. Il campione NBA ha passato parecchio tempo insieme al dittatore in passato e vorrebbe aiutare a risolvere il problema.

“Ho avvertito Kim Jong-un che presto sarei stato in viaggio per Pechino, che è a due passi dalla Corea del Nord. Sono quasi sicuro che ci parlerò molto presto. A quel punto chiederò ufficialmente il rilascio di Kenneth Bae. Gli chiederò ‘perché questo ragazzo è tenuto in ostaggio?’.”

“Sarò la persona più potente del mondo.”