Steve Nash non ha ancora in mente l'idea di appendere le scarpe al chiodo

Steve Nash vuole un triennale – In un’intervista rilasciata ad ESPN il playmaker dei Suns ha smentito le voci che lo volevano a rischio stagione per problemi alla schiena, dichiarando invece di sentirsi al massimo della forma: “La schiena non è mai stata così bene da un decennio“. La notizia uscita qualche giorno fa sul New York Post che annunciava come i cronici problemi alla schiena avessero frenato la dirigenza Knicks nel persistente inseguimento a Nash è quindi da considerarsi infondata. Il canadese ha inoltre rilanciato, facendo presagire che la sua carriera da giocatore sia tutt’altro che al capolinea: “In estate voglio firmare un contratto per i prossimi tre anni” ha detto sempre nell’intervista sopra citata. Ricordiamo che Nash a fine anno diventerà free agent e che ha compiuto da due mesi i 38 anni, quindi è presumibile vederlo sul parquet fino ai 41. Sulla sua destinazione ci sono ancora molti dubbi, ma il play non avrebbe escluso l’idea di rimanere in Arizona e concludere quindi la sua carriera ai Suns.

Andrew Bynum fa penare la dirigenza Lakers tra multe e infortuni

Bynum, fra multe e infortuni – Andrew Bynum non sta vivendo giorni particolarmente lieti. Recentemente sarebbe stato multato dalla dirigenza Lakers per diverse “bravate”, che a quanto sembra non sono andate giù a Buss jr. Pare che una delle sanzioni sia scattata per la mancata presenza del centro titolare giallo-viola ad un incontro con il general manager Mitch Kupchak. Come se non bastasse Bynum ha dovuto saltare il match della notte appena trascorsa contro i Nets per il riacutizzarsi della distorsione alla caviglia sinistra avvenuta nella gara di domenica contro i Warriors. Non è ancora chiaro se per il terzo derby stagionale contro i Clippers di questa notte il numero 17 verrà schierato in campo o meno.

 

David Stern vorrebbe ridiscutere l'età di eleggibilità per il draft

Due anni di college per entrare in NBA? – Il recente titolo NCAA vinto da Kentucky ha portato ancor più alla ribalta quello che dovrebbe essere con ogni probabilità il numero uno del draft 2012, ovvero Anthony Davis. Di lui e del prossimo draft s’è parlato molto in questi giorni in ambienti NBA. Il personaggio più in vista a parlarne è stato lo stesso commisioner NBA David Stern, che ha colto l’occasione per ridiscutere l’età per rendere eleggibili i giocatori al draft. Secondo Stern, dichiaratosi soddisfatto del limite di 19 anni istituito nel 2005, non sarebbe male “aggiungere un anno di esperienza” ai giovani che si apprestano ad entrare tra i professionisti in America, quindi 20 anni e due anni d’esperienza al college almeno. Il cambiamento naturalmente non è ipotizzabile per quest’anno, ma è possibile che dal draft 2013 la regola venga messa in atto.