Interessante seconda giornata alla Summer League di Orlando: nella prima partita, i Jazz vincono contro i Sixers (84-80) grazie a 31 punti di Alec Burks (10/14 al tiro), più che mai voglioso di far capire alla dirigenza che su di lui si può contare, in un momento in cui si sta definendo il futuro del reparto guardie della squadra di Salt Lake City. Discreto anche Enes Kanter (10 punti e 8 rimbalzi), mentre per Philadelphia ha brillato il biellese Jacob Pullen (23 punti, 4 assist, 4/7 al tiro sia da due che da tre), ma si è messo in mostra anche Justin Holiday, fratello di Jrue, con 16 punti, 7 rimbalzi ma un rivedibile 0/6 dalla lunga distanza. Deludente la scelta numero 15 al draft Harkless (2 punti in meno di 10 minuti).

In Pacers-Thunder (78-74) si mette invece in mostra Lance Stephenson, con 28 punti, 7 assist e 10/14 dal campo, ben aiutato dal centro scelto alla posizione nº 26 Miles Plumlee (14 punti, ma solo 3 rimbalzi). Perry Jones, dopo la buonissima gara d’esordio, si ferma a 8 punti e 4 rimbalzi in 23 minuti, complice un leggero infortunio alla caviglia che lo toglie dalla partita con 5 minuti ancora da giocare. I Thunder restano a galla affidandosi soprattutto all’atletismo dei panchinari della passata stagione Lazar Hayward (15 punti e 8 rimbalzi) e Reggie Jackson (13 e 4 assist).

Scarto ridotto anche per Pistons-Magic (79-74), con Detroit guidata alla vittoria dal veterano Austin Daye (24 punti e 6 rimbalzi, 8/10 dal campo), ben aiutato da Kyle Singler (12 punti e 5 rimbalzi). Hanno faticato invece il secondo anno Brandon Knight (11 punti e 6 assist, ma 3/10 al tiro) e la nona scelta Andre Drummond (3 punti e 3 rimbalzi in poco più di 20 minuti), mentre la sorpresa è stata l’enorme (130 kg) Yancy Gates, 10 punti e 5 rimbalzi (ma anche 6 falli) in 18 minuti. Per Orlando bene invece Andrew Nicholson (scelto al nº 19), miglior marcatore dei suoi con 13 punti e 6 rimbalzi; in doppia cifra anche O’Quinn (11 e 6 rimbalzi) e Kevin Anderson (11), mentre hanno litigato col ferro i due secondo anno Harper (7+7, ma 2/14 al tiro) e Liggins (9 punti, 5/10 ai liberi).

Nell’ultima partita i Celtics hanno la meglio sui Nets (82-73) distribuendo bene le responsabilità in attacco. Il miglior marcatore, dopo l’opaca gara d’esordio, è il brindisino Jonathan Gibson (17 punti, 5/7 al tiro), ma si fanno vedere anche l’ex trevigiano E’Twaun Moore (15 punti, 5 rimbalzi e 4 assist), Kris Joseph (11) e Dionte Christmas (10 e 5 assist). Più in ombra la 21º scelta Jared Sullinger (8 punti e 12 rimbalzi, ma 3/12 dal campo), mentre l’altro rookie Fab Melo e il secondo anno JaJuan Johnson hanno fatto più che altro lavoro di “quantità” (5 rimbalzi e una stoppata in 13 minuti il primo, 8 punti, 3 rimbalzi e 3 stoppate il secondo). Per i Nets non bastano i canestri della coppia Thronton-Brooks (16 e 8 rimbalzi il primo, 13 il secondo, ma 8/24 al tiro in totale); da segnalare la doppia doppia (10+10) di Morrison, i 10 punti di Taylor e gli 8 punti e 4 rimbalzi del georgiano Shengelia.