Stephen Curry e Festus Ezeli

Stephen Curry e Festus Ezeli (Photo by Ronald Martinez/Getty Images)

Avrebbe potuto e dovuto essere la partita che riapriva la finale di Conference ad Ovest, invece è stata la partita che segna il definitivo trionfo, nella western conference, dei Golden State Warriors che, a Houston, contro i Rockets, hanno dominato per 48 minuti. Curry e compagni hanno scavato il primo solco nella seconda metà del primo periodo, chiuso 30-18 e non si sono più guardati indietro. Dall’altra parte i padroni di casa hanno sbagliato di tutto e di più, arrendendosi fin troppo presto ad un destino che, adesso, pare segnato.

Golden State Warriors @ Houston Rockets (3-0)

MVP: Ancora una volta il migliore in campo è lui, Stephen Curry: ieri sera l’MVP della regular season ha scritto l’ennesima pagina importante della sua annata perfetta mettendone 40 con 7/9 da 3 punti. Per lui ci sono anche 5 rimbalzi e 7 assist.

LVP: Nel disastro generale dei Rockets è difficile punire un solo giocatore, scegliamo James Harden perché da un vero leader ci si aspetterebbe qualcosa in più. I suoi punti alla fine sono 17, ma solo grazie ad un buon 10/11 ai liberi, che controbilancia in parte un pessio 3/16 del campo. A raccontare meglio la sua partita c’è il -31 (in meno di 32 minuti gioco) di plus/minus.

Losing Effort: Con una doppia-doppia da 14 punti e 14 rimbalzi, Dwight Howard è stato l’unico giocatore dei Rockets a provare a dare un senso alla sfida, ma anche lui è stato ben al di sotto delle sue possibilità.

The Unexpected: Solitamente per lui ci sono solo briciole di partita, ma ieri sera complice il risultato mai in discussione Festus Ezeli ha giocato quasi 18 minuti, collezionando 10 punti (5/6 dal campo) e 6 ribalzi. Il suo plus/minus alla fine dice +26.

Up: I Golden State Warriors continuano la loro marcia inarrestabile verso le Finals e se Stephen Curry ormai non è più una notizia ad impressionare è Dreymond Green, sempre più meccanismo fondamentale in una squadra semiperfetta. Ieri sera ha annichilito Josh Smith e Terrence Jones con una prova da 17 punti, 13 rimbalzi, 4 assist e tanta, tantissima difesa.

Down: Iniziata malissimo la serie contro i Clippers, Houston si era ripresa e sfruttando anche le difficoltà degli avversari era riuscita a passare il turno. Iniziata meglio la serie contro i Warriors, Houston è però nuovamente precipitata in quell’indolenza che troppo spesso abbiamo visto nella sua postseason. Squadra svuotata mentalmente, molle e senza voglia di combattere, Hosuton alla prima difficoltà è colata a picco, senza mezzi termini.


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