Russell Westbrook intento a rubare uno dei tanti palloni della serata (SUE OGROCKI / THE ASSOCIATED PRESS)

Russell Westbrook intento a rubare uno dei tanti palloni della serata (SUE OGROCKI / THE ASSOCIATED PRESS)

Chi pensava che dopo le prime due gare in Texas la serie fosse ormai indirizzata verso i San Antonio Spurs deve completamente ricredersi. Ritrovare la Chesapeake Energy Arena ha fatto bene agli Oklahoma City Thunder che sono riusciti a vincere entrambe le gare davanti al proprio pubblico rendendo questa serie di Finale di Conference al meglio delle 3 partite. In particolare la gara di stanotte ha praticamente sempre visto i padroni di casa condurre le danze, allungando poi in maniera decisiva nel terzo quarto, quando hanno raggiunto anche i 27 punti di vantaggio. La squadra di coach Popovich era partita meglio, grazie all’8-0 iniziale, frutto soprattutto delle triple di Leonard, ma il suo vantaggio non è durato nemmeno un quarto: il tempo che Durant e Westbrook si scaldino e la partita prende con decisione la via di Oklahoma City. Gli Spurs restano comunque ancora il fattore campo dalla loro (fatto da non sottovalutare in una serie in cui per ora non s’è ancora vista una vittoria in trasferta), ma i fantasmi della Finale di Conference del 2012 (quando San Antonio si fece recuperare proprio un 2-0 dai Thunder e venne eliminata 4-2) stanno tornando prepotentemente fuori.

San Antonio Spurs @ Oklahoma City Thunder 92-105 (serie 2-2)

MVP: senza alcun tipo di dubbio nominiamo Russell Westbrook, completamente indemoniato nella gara di questa notte. Alla fine il prodotto di UCLA chiuderà con la bellezza di 40 punti (10/19 da due, 2/5 da tre, 14/14 ai liberi), 10 assist, 5 rimbalzi e 5 palle rubate. Ormai è evidente: questa squadra dipende tanto da Durant quanto da lui.

La delusione della panchina degli Spurs (Alonzo Adams-USA TODAY Sports)

La delusione della panchina degli Spurs (Alonzo Adams-USA TODAY Sports)

LVP: come molto spesso accade quando gli Spurs vincono lo fanno di squadra e quando perdono succede esattamente la stessa cosa. Nella gara odierna in particolare è stato tutto il quintetto a deludere segnando in totale meno del solo Westbrook (39 punti) e chiudendo naturalmente con un plus minus negativo (si va dal -8 di Green al -20 di Leonard). Popovich infatti, complice anche il precoce garbage time, ha poi preferito utilizzare per svariati minuti i suoi uomini dalla panchina.

On Fire: K. Durant (OKC, 31 pts, 5 reb, 5 ast, 3 st).

Losing Effort: davvero difficile trovarlo, per lo stesso discorso detto sopra per cui i texani hanno fallito gara 4 tutti assieme. Segnaliamo la doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi di Boris Diaw e gli 11 punti (4/7 al tiro) con una bellissima schiacciata a difesa schierata di Cory Joseph.

Stat of the Night: a far la differenza nella partita sono stati i punti in transizione che i Thunder sono riusciti a trovare grazie alle 12 palle rubate: saranno 21 alla fine contro invece gli 0 di San Antonio.