James Harden (Houston Rockets) 31 punti e titolo di MVP della nottata NBA (NBAE via Getty Images/Chris Covatta)

James Harden (Houston Rockets) 31 punti e titolo di MVP della nottata NBA (NBAE via Getty Images/Chris Covatta)

Sabato notte NBA con sette gare disputate. Spiccano le vittorie di Houston contro San Antonio (nonostante un ottimo Marco Belinelli che dalla panchina ha messo a segno 18 punti) e di Milwaukee, che interrompe una striscia di undici sconfitte consecutive, ai danni di Boston. Ritornano al successo anche gli Utah Jazz che hanno la meglio sui Phoenix Suns. Vittorie anche per Brooklyn su Memphis, di Minnesota su Dallas e di Cleveland sui Chicago Bulls. Mancano la loro decima vittoria stagionale gli Atlanta Hawks, sconfitti a Washington dai Wizards.

Ecco i risultati della notte:

Atlanta Hawks @ Washington Wizards 101-108
Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers 93-97
Brooklyn Nets @ Memphis Grizzlies 97-88
Minnesota Timberwolves @ Dallas Mavericks 112-106
Houston Rockets @ San Antonio Spurs 112-106
Utah Jazz @ Phoenix Suns  112-104
Boston Celtics @ Milwaukee Bucks 85-92

MVP: James Harden (Houston Rockets). 31 punti (10/19 dal campo),  7 rimbalzi e 6 assist. Sono queste le cifre di James Harden, MVP della serata NBA, nella bella vittoria degli Houston Rockets sui San Antonio Spurs. Importante nella prima parte di match nel costruire il vantaggio di Houston, arrivati ad un massimo vantaggio di 23 punti. Decisivo nell’ultimo quarto quando i Rockets sembravano aver perso la partita, impattando sul 106 pari, aprendo così la strada per la vittoria.

LVP: Kawhi Leonard (San Antonio Spurs). Solo 6 punti (3/8 dal campo) per il numero 2 degli Spurs. Mai in partita, Leonard non è riuscito ad essere incisivo in fase di realizzazione come del resto Diaw e Green che partivano in quintetto con lui. San Antonio non è tracollata questa notte contro Houston grazie ai soliti Duncan e Parker e ad un ottimo Belinelli dalla panchina. 

On Fire: John Wall (Washington Wizards) 26 pt e 12 ass, Dion Waiters (Cleveland Cavaliers) 20 pt, Joe Johnson (Brooklyn Nets) 26 pt, Kevin Love (Minnesota Timberwolves) 21 pt e 11 reb, Chandler Parsons (Houston Rockets) 25 pt, Trey Burke (Utah Jazz) 20 pt, O.J. Mayo (Milwaukee Bucks) 22 pt.

Andrew Bynum (Cleveland Cavaliers) sembra essere tornato il buon giocatore di un tempo. 20 punti e 10 rimbalzi per lui (David Richard/USA TODAY Sports)

Andrew Bynum (Cleveland Cavaliers) sembra essere tornato il buon giocatore di un tempo. 20 punti e 10 rimbalzi per lui (David Richard/USA TODAY Sports)

Losing Effort: Paul Millsap (Atlanta Hawks) 23 pt e 10 ass, Luol Deng (Chicago Bulls) 27 pt e 11 ass, Quincy Pondexter (Memphis Grizzlies) 22 pt, Monta Ellis (Dallas Mavericks) 26 pt, Tony Parker (San Antonio Spurs) 27 pt e 8 ass, Goran Dragic (Phoenix Suns) 24 pt, Jared Sullinger (Boston Celtics) 21 pt e 14 reb.

The Unexpected: Andrew Bynum (Cleveland Cavaliers). 20 punti (8/14 dal campo), 10 rimbalzi e 3 assist. Sino a un anno e mezzo fa, ai tempi dei Lakers, per lui queste cifre rappresentavano quasi la routine. Poi gli infortuni, bizzarre capigliature e video in cui si risaltavano più le doti di ballerino che di cestista sembravano aver fatto perdere alla NBA uno dei suoi maggiori talenti. Stanotte Bynum ha sfoderato un’ottima prestazione e Cleveland spera così di averlo recuperato definitivamente e affiancarlo ad Irving per provare a raggiungere la postseason.

Ups: Washington Wizards (8W-9L). Mese di novembre decisamente positivo per i Wizards. Otto vittorie raccolte e quinto posto nella Eastern Conference. L’avvio di campionato (2W-7L), sulla falsa riga degli ultimi due, non prometteva nulla di buono, invece nelle ultime otto partite sono arrivate ben sei vittorie. Il roster non è di valore eccelso ma è in grado di fare campionati decisamente migliori degli ultimi e, con una Eastern Conference mai come quest’anno incerta, lottare per i playoffs pare non essere del tutto una pazzia.

John Wall e Nene (Washington Wizards) sicuramente due delle maggiori cause del bel momento di forma dei Washington Wizards (AP Photo/Nick Wass)

John Wall e Nene (Washington Wizards) sicuramente due delle maggiori cause del bel momento di forma dei Washington Wizards

Downs: Memphis Grizzlies (8W-8L). Non se la passano bene i Memphis Grizzlies, una delle squadre più competitive ed imprevedibili delle ultime stagioni. Quella di stanotte contro Brooklyn è la quarta sconfitta casalinga consecutiva. Piccolo campanello d’allarme per una squadra che del fattore campo ha sempre fatto un’arma in più. La causa maggiore probabilmente sono gli infortuni. Stanotte mancavano sia Randolph che Gasol, fatto mai accaduto da quando i due giocano insieme. Contro i Nets i punti sono arrivati dalla panchina. I Grizzlies per risalire la Western Conference hanno bisogno delle loro due superstar.

Milestone: Shawn Marion (Dallas Mavericks) entra nella top 20 delle palle rubate. L’unica palla recuperata stanotte nella sfida contro Minnesota, gli permette di superare Fat Lever che era fermo a quota 1666 recuperi. Monta Ellis (Dallas Mavericks) realizza il suo tiro numero 4000 in carriera, grazie ad una tripla nel terzo quarto.