Continua a vincere Houston, che batte i derelitti Lakers privi dei primi tre lunghi della rotazione (Howard, Gasol e Hill) e costretti a dare parecchi minuti a Robert Sacre e Earl Clark, che finora il campo l’avevano visto solo da seduti. Periodo positivo anche per i Nets, alla quarta vittoria consecutiva, mentre perdono la terza di fila gli Hawks.

Brooklyn Nets @ Philadelphia 76ers 109-89
Miami Heat @ Indiana Pacers 77-87
Phoenix Suns @ Milwaukee Bucks 99-108
Los Angeles Lakers @ Houston Rockets 112-125
Atlanta Hawks @ Minnesota Timberwolves 103-108

Altra prestazione maiuscola per James Harden (Foto: sports.yahoo.com)

Altra prestazione maiuscola per James Harden (Foto: sports.yahoo.com)

MVP. Ancora una volta è lui, James Harden, a guidare Houston alla vittoria: contro i Lakers ne mette 31, con un buon 11/19 dal campo, aggiungendo 6 rimbalzi e 9 assist.

LVP. È insolito menzionare un giocatore di una squadra vincente come peggiore di giornata, ma da Omer Asik, viste le premesse (trovarsi di fronte Robert Sacre invece che Dwight Howard), sarebbe stato lecito aspettarsi più dei 2 miseri punti (più 5 rimbalzi) in 21 minuti. Curiosamente, anche il suo cambio, Greg Smith, ha vissuto una giornata non proprio positiva, con soli 3 punti e 3 rimbalzi a referto.

On Fire. D. Williams (BRO, 22 pts, 5 ast), R. Evans (BRO, 2 pts, 23 reb), D. Wade (MIA, 30 pts, 4/6 3FG), L. James (MIA, 22 pts, 10 reb, 4 ast), P. George (IND, 29 pts, 11 reb), G. Dragic (PHO, 21 pts, 4 ast), B. Jennings (MIL, 29 pts, 9 ast), M. World Peace (LAL, 24 pts, 9/14 FG, 4 stl), C. Parsons (HOU, 20 pts, 5 reb, 8/13 FG), J. Smith (ATL, 21 pts, 13 reb, 7 ast), L. Williams (ATL, 21 pts, 8 ast), A. Horford (ATL, 19 pts, 11 reb), N. Pekovic (MIN, 25 pts, 18 reb), A. Kirilenko (MIN, 21 pts, 6 reb, 5 ast).

Losing Effort. Non sono bastati i 30 punti, conditi da 5 rimbalzi e 3 assist, con ottime percentuali (5/10 da due, 4/6 da tre) di Dwyane Wade per portare gli Heat alla vittoria.

Robert Sacre schiaccia contro i Rockets (Foto: eurosport.yahoo.com)

Robert Sacre schiaccia contro i Rockets (Foto: eurosport.yahoo.com)

The Unexpected. Impossibile non citare il quarto e il quinto lungo dei Lakers. Robert Sacre, conosciuto più che altro come talentuoso sventolatore di asciugamani, non stecca la prima partenza in quintetto della sua carriera, chiudendo con un dignitoso bottino di 10 punti, 3 rimbalzi e 4 stoppate in 27 minuti, vincendo nettamente il duello contro il ben più quotato Asik. Discreta prestazione dalla panchina anche per Earl Clark, che fatica in attacco (5 punti, 2/8 dal campo), ma cattura 9 rimbalzi e serve 3 assist.

Ups. Quinta vittoria in fila per i Rockets, che non hanno pietà per i Lakers privi dell’intera frontline e vincono la dodicesima partita nelle ultime 15 giocate. Bene anche i Bucks, che alla prima gara senza coach Skiles battono i Suns mandando ben 7 giocatori in doppia cifra (più uno a quota 9 punti). Tornano infine alla vittoria i T-Wolves, che però rischiano di buttar via nel finale una partita controllata fin dall’inizio (vedi “Comeback”).

Downs. Che a Miami ci sia qualcosa che non va è ormai chiaro: anche se il record ancora vale il primo posto a Est, le troppe sconfitte e le poco convincenti vittorie nelle ultime due settimane fanno pensare. Così come fa pensare che, sui miseri 77 punti a segno contro i Pacers, 52 siano venuti da Wade e James, 66 se aggiungiamo anche Bosh. Significa che il supporting cast si è fermato a soli 11 punti. Anche in casa Sixers è ormai crisi ufficiale, con un record (15-21) che ormai è più vicino a quello dei Raptors che a quello dei Celtics. Impossibile poi non menzionare i Lakers: d’accordo che questa, tra tutte, è stata la sconfitta più “giustificabile”, ma il record ormai dice 15-19, e nell’agguerrita Western Conference i playoffs sono sempre più un miraggio.

Ottimo quarto periodo per Louis Williams (Foto: bigstory.ap.org)

Ottimo quarto periodo per Louis Williams (Foto: bigstory.ap.org)

Comeback. È rimasta incompiuta la rimonta degli Hawks a Minneapolis: mai in vantaggio in tutta la partita, e sotto di 14 punti alla fine del terzo quarto, Atlanta recupera il divario negli ultimi 11 minuti di gioco, grazie soprattutto ai 10 punti segnati da Louis Williams, portandosi addirittura a -1 con Al Horford a 36 secondi dal termine (103-104). A quel punto, però, prima un canestro di Cunningham, poi la persa di Josh Smith e infine i due liberi di Ridnour danno la vittoria alla squadra di casa.

Stat of the Night. Curiosa la statistica relativa ai tiri da tre di Dwyane Wade. In questa stagione, infatti, non aveva mai segnato più di una tripla in una gara, ma stanotte non solo ne ha messe 4, ma addirittura era già a quota 3 nel solo primo quarto. Quello che è certo è che il tiro dalla lunga non è la specialità della casa, dato che Wade ha il 31% in stagione e il 29% in carriera. Un’altra statistica degna di nota è il conteggio dei rimbalzi a Philadelphia: non solo i Nets hanno dominato nel pitturato, con 50 rimbalzi catturati contro i 32 dei Sixers, ma a un certo punto del secondo tempo il solo Reggie Evans aveva più rimbalzi di tutti gli avversari.

Milestone. Steve Nash ha raggiunto quota 10.000 assist in carriera servendo Antawn Jamison alla fine del secondo quarto. Il canadese è il quarto giocatore più veloce nella storia della NBA a raggiungere questo traguardo, raggiunto in 1162 partite, ed è ora quinto nella classifica dei migliori assistmen di tutti i tempi. Il suo prossimo traguardo, raggiungibile presumibilmente nella prossima stagione, è il terzo posto, dato che Mark Jackson e Magic Johnson, davanti a lui, sono rispettivamente a quota 10334 e 10141. Difficilmente raggiungibili invece i primi due, John Stockton (15806) e Jason Kidd (11969), che ovviamente è ancora in attività.

Ecco la Top 10 della giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=R8BwxTIHH3Q