Rodney Rogers al college

Rodney Rogers al college

La partita serale di football del figlio della fidanzata Faye ed una buona cena, questo è il programma di Rodney Rogers quel 28 Novembre del 2008 ma l’ex professionista NBA ha altre idee di come passare il pomeriggio prima della gara. Grande appassionato di motocross Rogers dà a Faye Suggs un centone di dollari per fare shopping e le promette di essere a casa in tempo per cena prima di andare a vedere la partita. Prende la sua moto e comincia a scorrazzare per i boschi e le colline del North Carolina, dalle parti di Vance County a circa un’ora da casa la ruota anteriore della moto finisce in una buca e Rodney viene scaraventato in avanti.

Non era la prima volta che cadeva in vita sua, era attrezzato a dovere con casco e protezioni ed era ancora un grande atleta in grado di assorbire le peggiori cadute come aveva fatto centinaia di volte sui parquet della NBA.

Quando Faye torna dallo shopping non si sorprende nel non trovarlo a casa ma si preoccupa quando la chiamano dal Duke Hospital, la clinica della famosa università, e le chiedono di raggiungere immediatamente il pronto soccorso. Faye si precipita ed arriva alcuni istanti prima dell’ambulanza, quando Rogers arriva è ancora cosciente e le dice “Non ti arrabbiare con me… ho paura di essermi rotto il collo”

Faye Suggs non riesce a crederci. Rodney Rogers, il suo Rodney, è intubato e portato via. Lui così forte, tanto forte da esser soprannominato “The Durham Bull”.

Rodney_Rogers_NBAInfatti Rodney nasce proprio a Durham, la città dove è posto il campus di Duke, il 20 giugno del 1971, cresce nelle case popolari di  McDougald Terrace e non ha un’infanzia semplice. Sua padre Willie Wardsworth lascia la moglie Estella Rogers pochi giorni dopo la nascita di Rodney, tanto da non dargli nemmeno il suo cognome, e sparisce in Texas. Prima di lui erano nati dal loro rapporto una sorella maggiore e due fratelli: Stacy che nato sordo vincerà poi anche una medaglia d’oro nel basket alle olimpiadi per non udenti di Colonia nel 1981 e Stanley che invece passerà dieci anni in carcere a Raleigh  dopo una rapina armata.

Anche mamma Estella ha i suoi problemi ed in un incidente stradale nel 1988 ha tali lesioni al cervello da dover essere ospedalizzata per mesi e tali da procurarle una perdita grave e definitiva della memoria, Rodney ha soli 17 anni  e con la mamma in quelle condizioni allora viene ospitato a casa del suo coach Nathaniel Brooks della High School di Hillside col quale vive per due anni, nei quali viene anche nominato giocatore dell’anno della Carolina del Nord dopo una stagione da 28.3 punti e 12.3 rimbalzi. Ha una forza fisica pazzesca, come un toro, e lo chiamano tutti the Durham Bull in onore della squadra locale delle minors della MLB, la stessa del famoso film di Kevin Costner “Bull Durham  – un gioco a tre mani”.

Nominato anche McDonald’s All America al momento della scelta del college opta per Wake Forest dove nel 1991 batte un certo Grant Hill nella corsa a Freshman dell’anno nella ACC e nel 1993 diviene il giocatore dell’anno grazie ai suoi 21.2 punti e 7.4 rimbalzi a gara, gioca con Randolph Childress ma non fa in tempo a giocare con Tim Duncan perché si dichiara dopo l’anno da junior per il Draft NBA dove viene chiamato alla nona dai Denver Nuggetts.

Quando si presenta nella NBA ha le idee chiare: “Ho la mentalità di Charles Barkley ed il mio gioco interno è potente quanto il suo e quello di Karl Malone. Ma tiro molto meglio di quei due… non ho paura di nessuno e se qualcuno non ha paura di me… la avrà presto

Piuttosto spavaldo.

Rogers nei Nets

Rogers nei Nets

Purtroppo per lui non arriverà nemmeno vicino alla carriera di Barkley e Malone ma la sua combinazione di potenza e buon tiro da fuori, sia pur con la caratteristica di accendersi e spegnersi, ne faranno un solido giocatore NBA. In dodici stagioni da pro fra Nuggetts, Clippers, Suns, Nets, Hornets e 76ers Rogers ha una media oltre dieci punti a partita e quattro rimbalzi oltre al titolo di sesto uomo dell’anno nel 2000 quando esce dalla panchina di Phoenix segnando 13.8 punti a serata.

Rogers nel frattempo si era sposato con Tisa White, appena dopo il draft, e proprio nel clima caldo e secco di Phoenix decide di metter radici assieme alla moglie ed ai tre figli Roddreka , Rydeiah (due femminucce, che Dio lo perdoni per la scelta dei nomi) ed un maschietto chiamato Rodney Junior.

All’alba del suo declino atletico si ritira dalla NBA nel  2006 e visto che con Tisa ha ormai divorziato torna a casa sua a Durham.

Là Rogers ama fare i suoi giri in moto, andare a caccia, cavalcare e soprattutto ama lavorare. Non pensa a godersi i milioni guadagnati nella NBA ma va a lavorare per il municipio di Durham nel dipartimento dei lavori pubblici e poi fonda una ditta di trasporti su camion che chiama Jazzie’s Trucking LLC . Ad una festa con amici ritrova una sua ex compagna di liceo di nome Faye Suggs e cominciano a frequentarsi.

Va tutto alla grande sino a quella caduta del 28 Novembre.

Rogers oggi dopo l'incidente

Rogers oggi dopo l’incidente

Rogers ha la quarta e la quinta vertebra cervicale fratturata ed una lesione spinale. Viene operato d’urgenza al Duke Hospital per fissare le fratture ma la lesione spinale è gravissima, Rodney è tetraplegico e può respirare solo intubato. Appena è stabilizzato viene trasferito ad Atlanta allo Shepard Center, specializzato in lesioni spinali, dove passa tre mesi a fare terapie specifiche e per ben tre volte ha delle crisi che lo portano ad un passo dalla fine.

A Marzo del 2009 il Toro di Durham può però finalmente tornare a casa con la sua fidanzata vicina. Fa terapie quotidiane ed ha degli infermieri che lo seguono giorno (per lavarlo, vestirlo, prepararlo ad uscire) e notte (quando rischia di morire soffocato se la macchina dell’ossigeno non funziona).

Rogers vive ora sulla sua ipertecnologica sedia a rotelle che muove usando la bocca essendo le mani totalmente paralizzate anche se quando ha gli spasmi muscolari riesce a “sentire” il cingolo scapolare, i medici gli hanno dato il 5% di possibilità di tornare a camminare e su quella speranza e sulla ricerca sulle cellule staminali basa la sua grande voglia di vivere. Nel frattempo ha sposato Faye e quando può si circonda degli amici, quelli che non lo hanno abbandonato come Randy Childress, ora assistente allenatore a Wake Forest, e Chris Webber.

Organizza con loro dei barbecue in stile southern, guarda partite in tv e parla di sport.

Ma la sera e la mattina presto quando è bloccato sul suo letto Rodney pensa.

Pensa ai tempi passati, alla sua moto, al basket, pensa a quanto vorrebbe alzarsi in piedi ed andare a lavorare, a guidare un camion, persino a scorrazzare con la sua moto.

Quello è il suo momento di malinconia che subito spazza via, Rodney Rogers non molla: è forte come un toro, come un Durham Bull.

Non si molla mai.