jerry-tarkanianPochi allenatori nella storia del basket sono stati facilmente identificabili come Jerry Tarkanian con quegli occhi cerchiati e sonnolenti appollaiato come un avvoltoio attorno ad un asciugamano bagnato che veniva sorbito nervosamente dal coach “Stavo allenando alla Redlands High School ed era la finale del campionato, era Febbraio ma tremendamente caldo” ricorda il coach “e la mia gola era secca, feci una corsa alla fontanella dell’acqua nel corridoio per bere e tornare in palestra. La partita però andò ai supplementari ed ero stufo di fare avanti e indietro nel corridoio, bagnai un asciugamano e tornando in panchina me lo misi in bocca per succhiarlo. Vinsi il mio primo titolo e per superstizione non smisi più di farlo…questa mia abitudine faceva impazzire le televisioni ed i tifosi, persino al ristorante qualche fan mi mandava qualche asciugamano bagnato come omaggio!

Nato nel 1930 ad Euclid in Ohio, Tarkanian, figlio di immigrati armeni, divenne giocatore a Fresno State dove si laureò nel 1955, cominciò subito ad allenare a livello di high school in California e poi a Pasadena Junior College, intrecciandosi spesso con Danny Crum che divenne poi assistente di John Wooden a UCLA e poi head coach a Louisville, dove vinse quattro titoli di Junior College consecutivi. Nel 1963 assistette dal vivo, proprio a Louisville alla vittoria di Loyola su Cincinnati nella Final Four con Loyola che per la prima volta nella storia del basket americano schierò ben tre afro-americani in quintetto “Fu l’evento più eccitante della mia vita e giurai a me stesso che un giorno ci sarei arrivato pure io”.

tarkanianx-largeNel 1968 arrivò la chiamata dalla Division I e divenne l’head coach di Long Beach State, università sita nella zona sud di Los Angeles,  riempiendo il suo roster di transfer dai junior college, inimicandosi così subito i puristi, ma si scontrò al Torneo NCAA ben tre volte di fila con l’imbattibile UCLA che buttò fuori i 49ers, nonostante che Wooden accuratamente cercasse di evitare di affrontarlo durante la regular season. Nel 1971 però LBSU domina la gara per 39 minuti e 37 secondi e l’agognata Final Four sembrava alla portata. Sopra di 11 punti nel secondo tempo J.D. Morgan il potentissimo athletic director dei Bruins scese a bordo campo ed incominciò a lavorarsi l’arbitro Art WhiteLo hai visto Art?! Lo hai visto Art!? Devi fischiare questi falli!!” e la gara cambiò all’improvviso. UCLA rientrò sul 57-55 ed il miglior giocatore di Tarkanian ovvero Ed Ratleff uscì per la prima volta in carriera per falli. A 23 secondi dal termine i Bruins sorpassarono e vinsero andando poi a vincere il titolo NCAA. Per mesi la foto di Art White campeggiò su tutti i gabinetti di Long Beach…

Fu la prima battaglia, persa, di Jerry Tarkanian contro l’establishment. Ne seguirono molte, diventando il coach più odiato e temuto dai vertici della NCAA.

Tarkanian continuava a schierare almeno tre atleti di colore, violando una regola non scritta a quei tempi, creandosi altri nemici e nel 1973 passò ad allenare UNLV a quei tempi chiamata Tumbleweed Tech in onore degli arbusti rotolanti del deserto ma prese dei Running Rebels considerati da nessuno e li portò in alto con un gioco ad altissimo ritmo e la sua Difesa Ameba; nel 1977 arrivò la sua prima Final Four dove perse con la North Carolina di Dean Smith in semifinale. Però nel 1990 arrivò finalmente il suo primo titolo NCAA con un quintetto da favola formato da Greg Anthony, Anderson Hunt, Stacey Augmon, George Ackles e l’inarrestabile Larry Johnson che con un record di 35-5 distrusse Duke in finale 103-73 “Per la prima volta nella mia carriera andavo alla partita convinto di avere una squadra imbattibile” ricorda Tarkanian.

tark moglieTarkanian era però perennemente sotto osservazione dalla NCAA, una sorta di Doppio Controllo Segreto in stile Animal House, ma stavolta finì nei guai seri. Qualche anno prima, nel 1987, LloydSwee’PeaDaniels,che giocò a Pesaro ed aveva tanto talento quanto era problematico,aveva acquistato del crack da tale Richard Perry e venne arrestato, Tarkanian immediatamente lo fece espellere da UNLV ma durante il processo venne fuori che Perry era anche uno scommettitore ed un nuovo filone d’inchiesta portò all’esclusione UNLV dal torneo NCAA pochi mesi dopo il titolo vinto, il college di Las Vegas fece ricorso e si arrivò ad un compromesso dando ai fortissimi Running Rebels la chance di difendere il titolo nel 1991.

Infatti la stagione successiva tutto era pronto per una perfect season ma in semifinale proprio i Blue Devils di Christian Laettner, Grant Hill e Bobby Hurley si presero un’epica rivincita. E poche settimane dopo il Las Vegas Review-Journal pubblicò una foto con tre dei suoi giocatori in compagnia proprio di “Richie the Fixer” Perry.

Lo scandalo fu tale che l’ateneo costrinse Tark alle dimissioni.

Dopo arrivò una tragicomica esperienza ai San Antonio Spurs, licenziato dopo sole 20 gare ed un record di 9-11 per dissapori con l’owner Red McCombs pigliandosi però una bella buona uscita di 1.3 milioni di dollari. L’estate seguente Cantù lo cercò per sostituire Fabrizio Frates ma non varcò l’oceano ed in Brianza arrivò il povero Diaz Miguel.

Tornò invece alla sua alma mater Fresno State specializzandosi in casi disperati come quello di Chris Herren, la talentuosa guardia con gravissimi problemi di droga vista brevemente alla Fortitudo ma i giocatori fra droga e partite truccate ne combinarono di tutti i colori cosicché la NCAA pescò i Bulldogs in fallo mettendoli in probation.

Tark lascia la carrozzella ed accompagnato va a prendersi l'applauso ad Atlanta '14

Tark lascia la carrozzella ed accompagnato va a prendersi l’applauso ad Atlanta ’14

Tarkanian non ci stette e denunciò la NCAA per stalking parlando delle persecuzioni subite, a suo dire, per due decadi ed accusandola di colpire solo i piccoli college invece delle scuole grandi, lo scandalo fu enorme e l’organismo collegiale preferì dargli 2.5 milioni pur di non arrivare al processo “Ma con tutto il dolore che mi hanno procurato nessuna cifra sarà mai sufficiente”.

Ormai ritiratosi con un record di 708 vittorie e sole 198 sconfitte, nel 2013 alle Final Four di Atlanta un Jerry Tarkanian malato e costretto alla sedia a rotelle finalmente viene premiato pubblicamente e viene nominato per fare parte della Naismith Hall of Fame per il 2014 purtroppo nell’Aprile di quest’anno l’83enne coach viene ricoverato al Las Vegas Hospital per problemi respiratori e difficoltà a restare cosciente.

Ma finalmente il grande Tark the Shark ha ottenuto i riconoscimenti che meritava, almeno sul piano sportivo, è stato un vincente ed ha combattuto come un leone a favore delle sue idee riportando ragazzi difficili ed oramai dati per persi su un campo da basket.

Forse ora è pronto ad andare ad allenare fra gli angeli.. ma rigorosamente quelli ribelli…

Eccolo che aiutato dalla moglie Lois parla al momento del suo inserimento nella Naismith Hall of Fame ed il commosso applauso della platea al suo ingresso nel teatro:

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Potete ascoltare l’incipit dell’articolo, letto dall’autore, su Tripla Doppia in onda il martedi sera su BM Radio dalle 21.30