ACQUA VITASNELLA

Johnson Odom 5- Trasuda sangue, il polpastrello sulla tastiera. Il Kadir, relegato eloquentemente in panca dal coach, risponde ASSENTE. 16 minuti di abulia, 2 punticini, 2 assistenze, 4 perse e tanta confusione. Emotivamente, DJO appare molto fragile. Ed è un peccato enorme, perché quello visto al Lombardia, e certamente non solo, poteva e può essere un crack a questi livelli. O forse avrebbe potuto..

Feldeine 6/7 S’è riaccesa la luce, negli occhi del Califfo centroamericano. Il Pianella torna a essere ospitale come i playground dell’amata New York, il tiro spesso non entra (specie da due), ma 4 preziose assistenze, 12 punti e 13 di valutazione in 35 minuti fotografano una partita di ritrovata intensità. Avanti così, adesso

Do it again, James... (Foto R.Caruso 2014)

Do it again, James… (Foto R.Caruso 2014)

Abass 5 La tripla ‘angolare’ su imbeccata del Kadir è l’unica cosa buona, assieme a una discreta applicazione difensiva, nella partita del capitano. Per il resto abulico, impreciso e poco lucido. Serve una rapida inversione di rotta, per the Black Cantuckyan Heart

Jones 7.5 E una sera the Crazy Dunker salì in cattedra, spargendo a larghe mani il suo incontenibile talento offensivo. Magari non avrà le letture di un Diamantidis, però si piazza su Cinciarini e toglie ossigeno alla regia ospite, piazza 18 punti, arpiona 6 rimbalzi, fa continue scorribande nell’area nemica (un paio con poco costrutto, ma va bene così..). Soprattutto, mette la generosità e l’animus pugnandi che tutto il Pianella- e Aldo Allievi- chiedono a questi ragazzi. Try it again, Dequan..

Shermadini 6+ Dovremmo chiamarlo Respiro Corto, il centro georgiano che ci fece sognare nelle magiche notti di Desio. Primo quarto da cornice, 6 punti e miglior valutazione di gara, poi il fisico non tiene più i ritmi della gara. Toccherà farsene una ragione. Ma il percorso netto dalla lunetta, per un 216 centimetri, vale tanto. Tantissimo

Hollis 5+ Non è che non ci prova. La tripla, i 5 punti. E’ che la fiducia, attorno a lui, sembra essere scemata. E queste cose, uno come Easy Shot, le sente. Il panettone l’ha mangiato, la colomba chissà.. Resta il rimpianto, forse, di non aver visto sino in fondo quanto potesse valere, l’ex dominatore biellese

Buva 6 Il Legionario Croato strappa la sufficienza con 4 punti, i morbidissimi gancetti e soprattutto 7 rimbalzi. Per il resto fa confusione, e pure tanta, perdendo e ‘sbucciando’ palloni. Lo vogliamo più determinato e letale. Forza, Ivan

Eric Williams (Foto R.Caruso 2014)

Eric Williams (Foto R.Caruso 2014)

Gentile 6.5 30 minuti di costrutto in regia, 3 deliziose assistenze, ma il figlio di Nandokan fatica ancora a bucherellare la retina avversaria come il suo Dna paterno, sanguigno e cazzimmaro, gli consentirebbe di fare. Rivogliamo il Gentile dell’autunno 2013. Sappiamo di poterlo riavere, del resto è un Preotoriano del coach. E poi, sopra tutto, è il figlio di Nandokan

Williams 8 The Chief de noantri, il Robert Parish del Pianella, fa un regalo grosso come una casa ai tifosi disperati del palazzo, mettendo i tre punti finali che scacciano gli incubi e ridanno ossigeno a una formazione ad alto rischio di decomposizione. Sfiora la doppia doppia (12 e 9 r), fa 23 di valutazione, ma soprattutto sciorina un repertorio di eleganza in post, di spietatezza e mestiere in difesa, di lucida visione dalle parti del ferro. The Chief is back, il Pianella non sarà il Garden, ma a num ga va ben anca inscì…

Pino Sacripanti 7.5 La vince Pino, visibilmente provato a fine gara. La vince nonostante montagne di critiche, spesso ingiuste, e grazie a scelte coraggiose. Dote, il coraggio, che non gli manca. Come la canturinità iscritta a fuoco sul petto. Non dimentichiamolo: il miglior allenatore possibile, per QUESTA SQUADRA, è Pino Sacripanti. Il resto è cupio dissolvi

GRISSIN BON

Mussini 6- Lo vedi scaldarsi e pensi si tratti di un errore: ma dove diamine vuole andare, che è magro come un grissino.. Sarà una mascotte dello sponsor. Poi in campo ci va,lo vedi, e ci mette personalità e palle di granito. Sparacchia dall’arco (1 su 6), ma non ha paura. Mai. Un bel p0′ di tortellini, Lambrusco, gnocco fritto e culatello, qualche centimetrino, e il ragazzo si farà. Anche se ha le spalle strette..

Polonarac 6.5  Non è un refuso: Achille Polonara è nato in Jugoslavia, poi l’han portato ad Ancona. Strabilianti le doti di questo 1991, che si eclissa dal campo per 35 minuti, poi mette 7 punti che rischiavano di ricacciare Cantucky all’inferno. Ma, sul parquet da cui sono passati decine di campioni balcanici, alla fine concede la grazia e sbaglia il tiro sulla sirena. Onore ad Achille Polonarac

Achille Polonara (Foto R.Caruso 2014)

Achille Polonara (Foto R.Caruso 2014)

Della Valle 5/6 Combinato con Mussini, fa 2 su 14 dall’arco: ed è lì, forse, che Cantù vince. Per il resto. il nobilissimo figlio del marchese Carlo Della Valle sprizza leadership e carisma da ogni poro, scocca 4 assist (uno, in particolare, estatico) e tiene il campo come un veterano. Ma che cosa volete, di più?? A un certo punto, quando era accoppiato con Stefano Gentile, ci è parso di rivedere il Marchese, Dido Guerrieri, Nando, Boscia…

Taylor 5 Partita dell’addio, memorabile come un Tavernello servito in tavola dopo un Masseto

Pini 5- Dev’essere il cugino scarso di quello che fece il mazzo a Cantucky in coppa Italia. Recupera 2 palloni, per il resto combina guai

Cervi 7- Meno solo perché un po’ si perde, ma sfodera un match da 8 punti, 10 rimbalzi, 3 stoppate e 17 di valutazione. Questo marcantonio infinito sta diventando il centro azzurro di riferimento. Chapeau, a lui e a Reggio

Silins 5.5 16 minuti, assai distratti. Non incide, non lascia il segno

Il marchesino (Foto R.Caruso 2014)

Il marchesino (Foto R.Caruso 2014)

Diener 7  Provoca una sorta di sindrome cestistica da Stendhal, lo capiamo subito. Perfora la retina di Cantucky impietosamente, ne mette 22 con 6 su 8 dall’arco, perde l’ultimo pallone e commette fallo. Ma si può forse crocifiggere, il cecchino di Fond du Lac? Per carità, è un patrimonio del nostro basket.. E si sta risvegliando, occhio che se cresce ancora sono guai (per gli avversari)

Cinciarini 6+ Jones gli si attacca addosso come il Bostik, ne soffre la fisicità, cicca qualche tiro, però alla fine mette in cascina 9 punti e 7 assistenze. In termini di maturità tecnica e cestistica, è ai massimi della sua carriera. Con margini di crescita? Beh, se aggiustasse il tiro, sarebbe mortifero