Alex Kirk, MVP della manifestazione (Foto Alessio Musolino)

Alex Kirk, MVP della manifestazione (Foto Alessio Musolino)

Si è disputato oggi pomeriggio al Pala Trento il Beko All Star Game 2016, che ha visto sfidarsi due formazioni scelte in parte dai voti degli appassionati e in parte selezionati dai coach. Da una parte Cavit All Star Team, con in panchina Dan Peterson e Max Menetti, dall’altra Dolomiti Team allenata da Valerio Bianchini e Maurizio Buscaglia. Ricco il pre-gara, con tante stelle e personalità del basket italiano di oggi e di ieri presenti sugli spalti, dal Presidente di Lega Marino, a Vittorio Gallinari o due grandi ex giocatori come Carlton Myers e Mario Boni. Mentre il Pala Trento si riempie con il passare del tempo, i giocatori iniziano a scendere in campo e abbozzano un riscaldamento in un clima festante e sereno, anche se non manca sui volti la giusta dose (forse solo apparente) di concentrazione. Anticipa la presentazione delle due squadre la bella Alice Sabatini, Miss Italia in carica (e giocatrice di pallacanestro come noto), che fa il suo ingresso in campo con il Trofeo della manifestazione. Bella la presentazione delle formazioni, con l’ovazione per i beniamini di casa Pascolo, Wright e coach Buscaglia, ma applausi e scatti fotografici non mancano per nessuno.
Per la Dolomiti Energia Team lo starting five è composto da Logan, Abass, Pascolo, Vitali e Wright, dall’altra parte scendono in campo Green, McLean, Aradori, Polonara e Kirk. Dopo 8’ di partita il punteggio è già “impazzito”, con la Dolomiti Team avanti 30-34 grazie ai canestri dalla lunga distanza di David Logan, mentre per la Cavit è Alex Kirk a segnare 13 punti. Difese, come previsto, rimaste comodamente a casa, ma se è la difesa che volevate vedere non era certo questo il palcoscenico più adatto. Il primo quarto si chiude con la squadra di Bianchini e Buscaglia avanti 35-46.

Durante la pausa della prima frazione, va in scena il primo contest tanto atteso, ovvero la gara del tiro da tre punti. Simon, McGee, Logan, Kirk e Bramos i cinque partecipanti, con i classici cinque carrelli e 25 tiri in 1’ di tempo. Dopo il primo turno ad eliminazione sono la guardia della Vanoli Cremona Tyrus Mcgee e il croato di Milano Krunoslav Simon a qualificarsi per la finale, rispettivamente con il punteggio di 15 e 18. La sfida finale vede l’esterno dell’Olimpia imporsi con un buon 16, conquistando così il primo trofeo della serata. Al termine della gara squadre in campo per il secondo quarto di gioco, che vede Dolomiti Team prendere il largo avvicinandosi quasi ai venti punti di vantaggio. Le difese, per usare un eufemismo, sono ancora latitanti da entrambe le parti, ma le percentuali migliori nel tiro dalla distanza (16/26 all’intervallo per Dolomiti Team) permettono alla squadra di Bianchini di andare all’intervallo lungo avanti 66-78, con Daye (14) e Logan (14) sugli scudi.

La schiacciata di Abass saltando Carlton Myers (Foto Alessio Musolino)

La schiacciata di Abass saltando Carlton Myers (Foto Alessio Musolino)

Durante l’intervallo arriva forse il momento più atteso della serata, ovvero lo Slam Dunk Contest, che ha visto sfidarsi ad alta quota Trent Lockett, Micah Downs e Awudu Abass. Sfida all’ultima schiacciata per Abass e Downs, mentre per Lockett buone idee ma poca “concretezza”. A trionfare è il capitano di Cantù, che con un “alzatore” d’eccezione, Carlton Myers, e indossando la divisa di Kobe Bryant, piazza una prodezza incredibile e conquista la vittoria con 178 punti (150 per Downs e 139 per Lockett).
Un mini-riscaldamento segue l’entusiasmo della gara delle schiacciate, aprendo così alla seconda parte della partita. Nel terzo periodo di gioco la faccia scura di Dan Peterson si traduce nel grande recupero da parte del Cavit Team, che torna prepotentemente in partita. A trascinare la squadra ci pensano il solito Kirk (25), Johnson (23), McGee (16) e le giocate di Mike Green (11 e 9 assist al 30’). Dall’altra parte assoli di stordente talento da parte di Austin Daye, che segna davvero in ogni modo, ma non basta per evitare la rimonta del Cavit Team. Quando mancano 10’ è perfetta parità sul 108-108.
L’ultima frazione vede le due squadre rispondersi colpo su colpo, tra tiri da tre punti e schiacciate al volo e solo nei minuti conclusivi si alza leggermente l’intensità difensiva, a dimostrazione del fatto che perdere non piace mai a nessuno. Chi proprio non ci sta a perdere, dopo aver lasciato lì anche il trofeo della gara da tre punti, è Tyrus McGee (35 alla fine), che piazza tre triple consecutive che valgono il + 8 per il Cavit Team a poco più di 1’ dalla fine.
La quarta arriva a 40’ dal suono della sirena, cui segue un’imperiosa schiacciata per il 149-142 a 20’’ dal termine. La schiacciata di Johnson chiude definitivamente i conti e ad imporsi è la Cavit All Star Team per 154-148.
Si conclude con la cerimonia di premiazione delle squadre e miglior giocatore della manifestazione, assegnato ad Alex Kirk (31 punti per lui alla fine) un evento ben riuscito, organizzato bene e che ha fatto trascorrere qualche ora di basket e divertimento al festante pubblico del Pala Trento.

Cavit All Star Team – Dolomiti Energia Team 154-148

Cavit: McLean 4, Aradori 6, Tonut 4, Green 13, Johnson 27, Nunnally 14, McGee 35, Polonara 8, Hunt 10, Kirk 31, Gabby 2. All: Peterson – Menetti

Dolomiti: Downs 13, Logan 28, Abass 16, Bramos 5, Pascolo 4, White 23, Daye 20, Vitali 3, Blackshear 6, Wright 6, Simon 14, Christon 10. All: Bianchini – Buscaglia