F8-Siena-Roma

SIENA – Sono passati 12 mesi da quei fantastici 4 giorni milanesi in cui di fatto, come gli stessi protagonisti hanno poi raccontato, è nata la cavalcata tricolore della Montepaschi 2012/2013. Da quei giorni di acqua sotto i ponti ne è passata tanta ed i protagonisti principali di quel trionfo, per alcuni inatteso, adesso vestono un’altra maglia e sono ancora una volta quelli da battere. A Siena, invece, si stanno facendo le nozze con i fichi secchi e da un certo punto di vista la situazione non è molto diversa da quella dello scorso anno, anche se i valori in campo delle avversarie sono decisamente diversi, ma anche la chimica e la forza di Siena lo è, tanto che sottovoce tanti tifosi dicono che superare già i quarti sarebbe un’impresa. A tutto questo si aggiunge un clima in squadra che non sembra idilliaco e le parole di capitan Ress domenica sera, oltre che dare una scossa, dovrebbero servire per stanare chi rema contro.

Siena non avrà sicuramente una squadra facile da affrontare, perché la Virtus Roma, anche se priva di Taylor, fa comunque paura e la sua struttura di squadra ricorda molto proprio quella di Siena. E allora sarà una sfida in cuì probabilmente saranno i duelli individuali a fare la differenza, Goss-Haynes, Baron-Janning, Mbawke-Hunter, giusto per citarne alcuni. Siena per una volta dovrà pensare più all’attacco che alla difesa, perché se è vero che dietro il sistema-Montepaschi continua a funzionare (e anche a fare scuola, ci verrebbe da dire, visti gli esempi in scarpette rosse dell’ultimo periodo), quello che continua a non funzionare è l’attacco. Haynes sta cercando di ritagliarsi il giusto ruolo, ma a Bologna ha dimostrato grosse difficoltà nella gestione della squadra; Green sta soffrendo la presenza di Janning ed entrambi continuano ad avere il tiro ballerino; Josh Carter, se sarà della partita visto il lieve infortunio, sta cercando di lavorare molto in difesa ma è quando ha la palla in mano e piedi a terra che dà il meglio di sé; Hunter è in chiara fase involutiva e Ortner non ha l’animus pugnandi per trascinare la squadra. Insomma Siena se vuole fare sua la partita deve prima di tutto gestire il ritmo, ma allo stesso tempo riuscire a trovare buoni tiri ad alta percentuale, per riuscire ad aprire un’area che probabilmente sarà intasata dalla voglia di Dalmonte di giocare lungo, visti i problemi nel back court. In difesa, oltre a non concedere facili tiri aperti che possano mettere in ritmo un cecchino come Baron, Siena dovrà fare grande attenzione sotto canestro dove Mbakwe potrebbe fare danni inimmaginabili se Hunter non sarà in grado di contenerlo come fatto nella gara di campionato, ma soprattutto se Nelson si dimostrerà ancora apatico nell’aiutare difensivamente i compagni.  In una partita che si attende dal punteggio basso, Roma potrebbe spuntarla con un vantaggio entro i 5 punti.

ROMA – La prima sfida di queste Final 8 versione 2014, ripropone la finale di campionato dello scorso anno. La Virtus Roma ha evitato in extremis la sfida contro la corazzata Olimpia in apertura di Final 8 ma la partita contro Siena evoca nell’immaginario collettivo, nella testa dei tifosi delle due squadre e negli occhi dei giocatori una delle partite più affascinanti del panorama italiano. Roma si presenta a questa sfida dopo la notizia, arrivata proprio ieri, della risoluzione consensuale del contratto di Jordan Taylor. Il playmaker titolare della squadra, uno degli eroi della corsa scudetto dello scorso anno, ha subito un riacutizzarsi del problema all’anca che lo ha costretto a saltare la prima parte della stagione. D’accordo con lo staff medico e il giocatore, il management giallo-rosso ha capito che sarebbe stato impossibile la continuazione dell’attività agonistica per Taylor e hanno preferito chiudere la sua esperienza romana. Aspettiamoci alcuni cambiamenti strutturali nella squadra. Phil Goss molto probabilmente partirà in regia con Jimmy Baron da numero 2. Una soluzione a cui Roma è abituata ma l’assenza di Jordan Taylor, della sua imprevedibilità e della sua capacità di attaccare il ferro, sarà qualcosa di cui Roma sentirà la mancanza.

(Fabrizio Quattrini, Federico Bobbio)