PAGELLE BRINDISI

MORASCHINI 6,5 (10 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, 6 falli subiti):Mettiamo subito le cose in chiaro: non era certo il Moraschini quasi onnipotente della vittoria contro Pesaro, ma anche questo poteva bastare per battere Reggio. Non è assolutamente una coincidenza che i migliori, anzi,visto l’andamento della squadra tutta nei 40 minuti, i “meno peggiori” momenti della Happy Casa, ovverosia in quelle fiammate nel secondo e quarto quarto che paiono incanalare la squadra di casa a una vittoria sporca ma che sempre due punti in classifica porta, lui sia sempre in campo. Non sarebbe stata una cattiva idea lasciarlo pure nelle battute finali, a discapito di qualche componente del quintetto base non al massimo della forma fisica e mentale. Miccia.

RUSH 6+ ( 8 punti, 8 rimbalzi, 2 assist,1 stoppata, 12 di valutazione):E’ la cartina al tornasole della Brindisi che ha tanto faticato a costruire azioni e tante volte ha usato come extrema ratio il tiro da tre ma indarno. Al primo cambio con Gaffney appare spaesato, non sa come e a chi passarla! Neanche lui al tiro fa gli sfracelli (3/10 complessivo) ma compensa con 8 rimbalzi, statistica che è sempre più il problema di questo roster. Prestazione sufficiente anche per spirito pugnace, ma di norma  12 di valutazione non dovrebbe essere il migliore di squadra… Insicuro e deciso.

BROWN 6+ (12 punti, 5 rimbalzi, 2 assist): Il duello fra centri contro Cervi è stata una delle poche cose belle di una partita difficile da seguire dal primo al quarantesimo minuto per uno spettatore qualsiasi coinvolto emotivamente nelle sorti della stessa. Argento vivo.

BANKS 6 ( 11 punti, 1 rimbalzo, 2 assist): Più volte costretto anche a portare palla nella metà campo avversaria ( ma un ricambio più esperto di Zanelli per Clark non si potrebbe ingaggiare n.d.r.? ) come ai tempi di Piero Bucchi, se almeno uno dei suoi quattro tentativi da oltre l’arco avesse trovato il fondo della retina l’inerzia della gara poteva cambiare. Sacrificato.

ZANELLI 6- ( 3 punti, 1 rimbalzo, 1 assist): Dato un Clark non al 100%, anche il suo minutaggio è aumentato e stavolta senza neanche sfigurare come in altre circostanze. Se si fosse vinto il suo canestro da molto lontano nell’ultimo quarto sarebbe stato la chiave della vittoria. Già, se si fosse vinto!…Effimero.

CLARK 5,5+ (10 punti, 4 rimbalzi, 2 assist): L’infortunio muscolare accennato dal coach in conferenza stampa lo rende un giocatore assai involuto rispetto a quello ammirato fino ad inizio novembre.  Porta a casa l’obiettivo minimo della doppia cifra, ma ben quattro palle perse non sono da lui. Meglio feriti che morti.

WOICHECHOWSKI 5,5 (4 punti, 3 rimbalzi, 1 assist): C’è sempre quella impressione che non sia reattivo abbastanza più per inedia che per altro. Insomma, gli manca sempre un centesimo per fare un dollaro. Un dollaro…facciamo cinquanta centesimi, suvvia! Grafene*.

CHAPPELL 5 (7 punti, 6 rimbalzi, 3 assist): Rileggetevi il resoconto della partita e contate quante volte viene menzionato. Vi risparmio la fatica: 0. Non riesce in alcun modo a contrastare Aguilar, e in campionato ha incontrato avversari di levatura ben superiore. Una giornata storta proprio nella giornata in cui molti non hanno dato tutto loro stessi, in parole povere che sfiga! Lost in transition.

GAFFNEY 5 (2 punti, 2 rimbalzi, 4 assist): Pronti via i primi punti della serata sono suoi e non banali perché frutto di una imperiosa schiacciata. Prosegue bene aiutando in difesa e sui blocchi e fornendo assist, poi il tarlo dell’inadeguatezza torna a farsi spazio nel suo cervello per sparire letteralmente dal campo, divenendo anche il parafulmine degli strali lanciati dal presidente Marino. Cornuto e mazziato (e cacciato di casa?).

COACH VITUCCI 5: “ Adesso non voglio fare quello che dice che stiamo giocando male, ma sicuramente mi sembra che i nostri stiano giocando proprio al contrario di bene”. Questa perla di Fabio Noaro ben descrive l’atteggiamento messo sul parquet da molti brindisini, che più che giocare male hanno svolto il compitino senza guizzi sperando bastasse ( il che giustifica anche i voti dati, di cui solo la metà sono insufficienze piene). Il coach ovviamente non ha giocato, ma ha seguito la stessa falsa linea dei suoi atleti, senza trovare le giuste contromisure a quella zona che era quotata 1:1,1 che Reggio Emilia avrebbe schierato, viste le defezioni e l’avversario sulla carta più forte da affrontare. L’autunno del suo scontento.

 

Si preannuncia una settimana complessa per coach Vitucci, che deve anche preparare la difficile trasferta contro Venezia (immagine di repertorio)

PAGELLE REGGIO EMILIA

AGUILAR 7,5 (29 punti, 8 rimbalzi): Una continua fucina di punti che a intervalli regolari fiacca sempre di più le convinzioni della Happy Casa di portarla a casa. Il canestro da 3 del 62-62 e la schiacciata effettuata con  una rimessa con soli 7 decimi di secondo sul canestro per il 65-68 mandano virtualmente e definitivamente Knocked Out Brindisi. Macigno.

CERVI 7+ (13 punti, 9 rimbalzi): Un centro divenuto con gli anni sempre più completo e non si capisce perché coach Sacchetti nel ruolo di centro gli preferisca il ben più attempato Cusin (in una posizione del campo di cui comunque il tecnico di Altamura farebbe a meno, qualora potesse), e poi tifosi e carta stampata si lamentano che in nazionale non si catturano rimbalzi! In una gara in cui sfiora la doppia doppia, non si esibisce però nella specialità di casa: le stoppate. Maestoso.

MUSSINI 7 (14 punti, 3 rimbalzi, 7 assist): La mano è inizialmente educata nel mettere in ritmo i compagni, ma assai fredda al tiro ( da segnalare una ciabattata da lontano, dritto per dritto col canestro, che appena appena solletica la retina), poi come ruhmal  di uno strangolatore Sikh macina anche punti personali, risultando decisivo nell’ultimo quarto tanto quanto Aguilar. Che Reggio voglia ripetere la storia del figliol prodigo Della Valle dopo un anno di “esilio” oltreoceano? Dagli States con fervore.

GASPARDO 6,5- (9 punti, 4 rimbalzi): Proprio nel momento del bisogno uno dei giocatori su cui Cagnardi aveva maggiormente puntato ci mette l’impegno necessario. A Brindisi se lo ricordano poiché era nella formazione di quella Cremona che, in una drammatica ultima di andata del campionato 2015/2016, scippò sul filo di lana le final eight di Coppa Italia alla allora Enel, raggelando società e tifosi. Che sia un brutto segnale? Gazpardo ghiacciato.

LLOMPART 6+ ( 3 punti, 5 rimbalzi, 6 assist): Più che i ben 6 assist smazzati, è determinante in difesa sul 65-68 e Brindisi palla in mano subito dopo un time out, a meno di 80 secondi dal termine,per recuperare palla e consentire due altre punti siglati da Mussini. Balistico.

DE VICO 5,5 (7 punti, 2 rimbalzi, 1 assist): Molto attivo nel primo quarto per il primo allungo reggiano culminato sul 9-17, poi poco altro. Veni, vidi, De Vico.

ORTNER 5 (2 rimbalzi): Così come Moss qualche settimana fa, un altro residuato della Siena dei miracoli a Brindisi non ha combinato nulla. La caduta degli dei.

CANDI 4 (2 rimbalzi, 1 assist): Una delle poche note veramente stonate di una buona Reggio, non azzecca praticamente nessuna mossa. Piccola autocitazione: anche nell’ultima partita di Brindisi in casa la scorsa primavera il playmaker bolognese giocò male, non realizzò punti e si beccò un altro 4. Sembra proprio che per lui il Palapentassuglia sia come la Kriptonite per Superman. Come grandine.

COACH CAGNARDI 7-: Se ha pensato tutto ciò scientemente, siamo oltre il machiavellico. Nella conferenza stampa pre-gara disegna la trasferta pugliese come proibitiva, liberando quindi i suoi atleti rimasti da qualsiasi pressione psicologica e lasciandoli giocare a mente libera, di chi non ha nulla da perdere. Di contro quella conferenza sarà arrivata anche a Brindisi, portando più o meno cpnsapevolmente la Happy Casa a sottovalutare l’avversario. Mentalista.

Quattro quarti vinti per Reggio, una vittoria comunque netta (coach Cagnardi in una immagine di repertorio)

*materiale poco reattivo, in questo caso al calore, per antonomasia.