PAGELLE BRINDISI

GIURI 7+ : Poteva subire maggiormente il contraccolpo del debutto in gare ufficiali in un palazzetto che fino a qualche mese fa non lo voleva vedere neppure in fotografia (il che è anche ingiustificato, giacché per i tifosi era reo solo di avere giocato per la ben poco amata Caserta, mentre lui mai aveva rilasciato dichiarazioni poco carine ai tempi contro la sua allora ex-squadra ), invece dalla panchina entra subito carico nel primo tempo con alcune giocate che ricuciono il primo strappo provocato da Torino. Il suo bottino finale recita 16 punti e 7 assist, ma la valutazione finale è solo 16 perché forse cerca troppo la soluzione personale senza ragionare coi propri compagni, come nell’azione dell’ultimo tiro sul 67-70, in cui tenta la realizzazione che avrebbe fatto impazzire di gioia il Palapentassuglia. D’altronde, i tiri decisivi li sbagliano solo coloro che hanno il coraggio di tirarli…

LALANNE 6,5+ :  E’ l’unico reattivo sotto canestro in una Brindisi dimostratasi piuttosto molle sotto le plance ( lui cattura 12 rimbalzi sui 35 totali, doppiando il secondo in questa graduatoria che è Randle con 6), sapendo anche stoppare Garrett e recuperando 3 palloni. Nel modo di interpretare la palla a spicchi di Coach dell’Agnello il pivot ha un ruolo molto importante e lui ha dimostrato di poterlo sostenere al meglio. A un passo dalla prima doppia doppia di stagione, causa i “soli” 9 punti segnati.

BARBER 6,5 :  Nel primo tempino è il più in palla dei suoi, con 8 punti segnati tra i quali la prima tripla stagionale di Brindisi. Sostituito poi dal pari ruolo Giuri, nel secondo tempino perde la sua vis pugnandi e scivola nel baratro dell’abulia e della disattenzione un po’ di tutti (emblematica una palla persa da lui e da Oleka in un due contro zero proprio nel secondo tempino, in una scena che pareva uscita da un film con il ragionier Fantozzi e il ragionier Filini). Recupera un po’ nel finale, sebbene non bastando per la rimonta, ma è lo stesso il miglior realizzatore dell’incontro con 19 punti (anche se la percentuale totale al tiro è scarsa: 42%), avendo però sulla coscienza qualche punto fallito per avere voluto cercare la giocata un po’ più spettacolare piuttosto che un facile appoggio a canestro.

 Anthony Barber, 19 punti e una prestazione buona (www.newsobserver.com)

SUGGS 6 : Si fa trovare pronto quando è richiesto il suo contributo, ma incappa pure lui nella sfortunata giornata al tiro dei suoi, con solo il 36% al tiro (11 punti, in 32 minuti di impiego).

RANDLE 6 : Lui sente di avere sulle spalle il fardello di essere la stella della squadra, ed appena entrato dalla panchina vorrebbe comprovarlo e parte anche benino, per poi eclissarsi sbagliando qualche tap-in di troppo nel momento in cui Brindisi sta iniziando a perdere il passo di Torino. In fin dei conti, ne esce una prestazione senza né carne, né pesce.

TEPIC 5+ : Segna solo 3 punti- d’altronde non si pretende che sia lui la bocca da fuoco della squadra…- ma manca nel dare quella calma, quella dose di esperienza che sarebbe stata necessaria a una squadra comunque ancora acerba e da rodare, specialmente nel momento in cui Torino, nella prima metà del terzo tempino, stava profondendo il massimo sforzo per chiudere la partita sfruttando proprio il periodo di bambola dei padroni di casa.

OLEKA 5: Poco impiegato, fuori partita. L’azione citata nella pagella di Barber è auto-esplicativa della sua prestazione.

CARDILLO 4,5 : La scelta del coach è probabilmente dettata dalla scarsa forma di Oleka nel ruolo di 4 che non gli è congeniale, infatti non solo non riesce a dare una mano offensivamente, ma nemmeno è vivo in difesa, come già aveva dimostrato più volte l’anno scorso nel dovere spesso supplire alla mancanza del lungodegente Joseph. E’ il simbolo, per l’appunto, della Brindisi in prenda ai fraseggi e alle folate offensive della Fiat Torino.

MESICEK S.V. :  4 minuti in cui non si è davvero mai visto.

COACH DELL’AGNELLO 5,5:  Ci impiega fin troppo, sostanzialmente tre tempini, per trovare il bandolo della matassa della partita, ma ha ragione in conferenza stampa quando afferma che invece la Brindisi vista nell’ultimo quarto fa ben sperare, quanto meno in una serena salvezza.

 

 

PAGELLE TORINO

VUJACIC 7,5:  L’ex Los Angeles Lakers, New Jersey Nets e New York Knicks si vede che è abituato ai grandi palcoscenici, alle palle che scottano. Se Brindisi non riesce a ultimare la sua disperata rimonta, il merito va da attribuire specialmente a lui, con cinque punti pesanti come macigni, specie il canestro finale del match che fissa il risultato sul 67-72.

MBAKWE 7: Il centro titolare di Torino svolge più che bene in suo lavoro mettendo a segno 14 punti (solo un tiro sbagliato su 7 tentativi di gioco), cogliendo 8 rimbalzi e catalizzando 5 falli su di se, ma anche perdendo 4 palloni. Poco preciso dalla linea della carità (40%) ma per un centrone è praticamente la prassi.

WASHINGTON 6+: Non vederlo in starting five è già una sorpresa, così come lo è vederlo forse un po’ meno fulcro offensivo del gioco torinese come l’anno passato, ma nonostante tutto è prezioso in uno dei suoi marchi di fabbrica, ovvero conquistare rimbalzi (9 in totale, il migliore di Torino)

Si prospetta una stagione meno da tuttofare per Deron Washington?(foto-r-caruso-2016)

MAZZOLA 6+ : Impiegato non tantissimo, solo 14 minuti, ma segna punti pesantissimi, come il canestro del + 17 ( 41-58) che quasi sega definitivamente le gambe di Brindisi.

STEPHENS 6+ : Piccola spesa, massima resa. 4 punti con il 100% al tiro per lui.

GARRETT 6+: Un po’ raffazzonato in attacco, con 10 punti frutto però di un 4/13 al tiro bruttino, ma va vicino a una clamorosa doppia doppia con gli assist, che al fine risulteranno essere ben 7.

JONES 6: Porta il suo mattoncino.

IANNUZZI 6:  Vedi Jones. A Capo ha offerto prestazioni ben migliori, ma qui non siamo a Capo…

OKEKE 6- : E’ forse questa la stagione in cui può consacrarsi come uno dei giovani più promettenti della Legabasket, ma l’inizio è da rivedere perché gioca contratto tutti i minuti concessi dal coach. Qualche percentuale di voto in più solo perché poi Torino ha vinto l’incontro.

POETA 5,5: Gli anni iniziano a farsi sentire e il chilometraggio a scendere. Prova un paio di volte uno dei tiri da distanza siderale tipico del suo repertorio, fallendo però il bersaglio grosso.

PATTERSON 5+ : Il peggiore dei suoi. Rischia nel primo tempino per un suo fallo antisportivo di far volgere le sorti della partita a Brindisi. Si riscatta parzialmente con 7 rimbalzi.

 

COACH BANCHI 7- : Buona Torino per quasi 2/3 di match, poi il calo. Dovrà lavorare su questo, se vuole portare Torino ai playoff di campionato, perché in fin dei conti la partita è stata portata a casa più per una questione di nervi, che di recupero fisico nel rush finale dei padroni di casa.