Mantas Kalnietis (Francesco Iasenza 2016)

L’Emporio Armani Milano festeggia al meglio il successo nelle Final Eight di Coppa Italia prendendosi lo scalpo della Pasta Reggia Caserta. Si chiude sul 72-77, le scarpette rosse hanno dovuto faticare tantissimo per aver ragione degli inquilini del Palamaggiò, che hanno dato tutto per poter firmare l’upset della giornata. Un Edgar Sosa da 25 punti e 7 assist ed un Mitchell Watt finalmente coinvolto con 20 punti e 13 rimbalzi hanno messo tutto i possibile per rovinare la festa all’EA7, ma la squadra di Repesa è stata più cinica nei momenti che contavano.

Sandro Dell’Agnello rischia subito Dardan Berisha in quintetto base per dar manforte a Edgar Sosa in cabina di regia. L’attacco casertano ne giova trovando dei tiri in ritmo e senza forzature che le permettono di fare sin da subito l’andatura spingendosi sul 12-7 con un tiro da tre punti di Sosa. E’ la zona dei padroni di casa a fare la differenza: Milano tenta in ogni modo di mettere in ritmo i suoi lunghi, ma ogni ricezione in post viene raddoppiata dagli uomini in bianconero provocando numerosi palloni per gli uomini di Repesa. Caserta tenta la fuga con un rigenerato Watt; break di 8-2 e la Juve tocca il massimo vantaggio sul 20-12, ma Kalnietis tampona il tutto con cinque punti in fila, schiacciata di prepotenza annessa, che fa chiudere il primo parziale sul -3 milanese. L’Olimpia perde però Dragic per strada dopo un brutto atterraggio sul ginocchio e Caserta trova la forza di reagire andando forte a rimbalzo offensivo, con la tripla di Berisha si torna sul +8. La Juve perde lucidità e inizia a sparacchiare tiri senza ritmo, Milano va in contropiede e riesce a mettere il turbo: break di 16-4 e partita ribaltata sul 31-35 al 17’. Watt e Gaddefors non ci stanno e riescono a ricucire il gap sul 35-37 al 20’.

Dopo l’intervallo l’Olimpia aumenta il passo con un break di 7-2 firmato McLean, Sanders e Cinciarini. Sembra il momento per azzannare la partita, ma la Juve si rimette nelle mani di Sosa. Il dominicano, dopo un primo tempo silenzioso, mette prima in ritmo Watt e Putney per poi mettersi in proprio: con due triple centrali il numero 4 ribalta la partita come un calzino mettendo su un controparziale di 17-6 per il 54-50 in chiusura di terzo quarto. I padroni di casa però devono tirare il fiato e l’EA7 è una squadra che rionosce il momento adatto: Hickman si butta dentro e dai tiri liberi mette su il pareggio a quota 54 al 30’. Gli ospiti fiutano l’odore della preda e impone il suo ritmo, superando il possesso di margine con la tripla di Fontecchio (56-60). La Juve non vuole affondare e prova a tenersi vicino con il solito Sosa; Milano riesce a rintuzzare gli attacchi avversari, ma subisce la tripla di Giuri che vale il 68-69 a due minuti dal termine. McLean dà una ulteriore spallata, ma Caserta resta in piedi con Cinciarini e Sosa all’ultimo minuto. Un Hickman preciso dalla linea della carità si prende il fallo e mette di nuovo i tre punti di margine; prima Cinciarini e poi Sosa hanno la palla del pareggio, ma viene sprecata dagli esterni casertani, che devono inchinarsi per la seconda volta in fila in campionato.

Caserta: 21/35 da due, 7/32 da 3, 11/17 ai liberi. Sosa 25, Watt 20, Putney 12. Rimbalzi 36 (Watt 13), assist 13 (Sosa 7). 11 palle recuperate, 15 perse.

Milano: 18/39 da due, 7/21 da tre, 12/30 ai liberi. Kalnietis 17, McNeal 16, Hickman 11. Rimbalzi 36 (Macvan 9), assist 4 (Hickman 3). 7 palle recuperate, 18 perse.