-L’URLO DI HACKETT E QUELLO DI MINUCCI

Daniel Hackett (foto S. Paolella 2013), l'urlo del campione

Daniel Hackett (foto S. Paolella 2013), l’urlo del campione

Della Siena vincitrice della coppa Italia, non certo a sorpresa ma neanche da favorita nel pronostico, ci rimangono due immagini. Quella dell’urlo di Daniel Hackett, rimasto soffocato dopo la sconfitta di gara 4 a Pesaro contro Milano (nei playoff dell’anno scorso), e il moto sc0mposto di Ferdinando Minucci in panchina, che fiutando l’importanza di questa vittoria ha per una volta abbandonato la sua ieratica postura scattando in piedi durante le Final 8.  Un urlo che equivale a un monito: Siena c’è, anche in piena bufera Montepaschi. Siete tutti avvisati, signori. Siamo tutti avvisati, carissime e carissimi…

-PETRUCCI SI SCAGLIA CONTRO LE IMPROVVISAZIONI FINANZIARIE. BRAVO

Chissà come avranno commentato, i tifosi di Casale Monferrato, la dura reprimenda di Gianni Petrucci contro le società che si iscrivono al campionato di serie A senza adeguate coperture e certezze finanziarie. Noi approviamo in toto quanto detto dal neo rieletto presidente della Fip, perché- specie in tempi di crisi- servono serietà estrema e nessuna scusante (futile,s’intende). Lo scorso anno Casale Monferrato retrocesse onorando i suoi impegni finanziari al centesimo di euro, mentre altri dilazionarono, vendettero, dismisero. Verdetto del campo: Casale retrocessa. Verdetto del commercialista: ma siamo sicuri di aver  giocato ad armi pari con i nostri competitor?

LA SCONFITTA DI CANTUCKY FA MALE

Trinchieri, il Poeta Guerriero, ha perso la battaglia (foto S.  Paolella 2013)

Trinchieri, il Poeta Guerriero, ha perso la battaglia (foto S. Paolella 2013)

Non è solo perché il ko era inatteso, benché  Roma fosse  e sia un’avversaria di tutto rispetto. Non è solo perché mancavano Markoishvili e Tyus. Non è solo per la dura reprimenda di Anna Cremascoli. La sconfitta di Cantucky contro Roma ha fatto male, molto male. Chi era al Forum ha capito perché. Il segnale trasmesso all’esterno è di quelli fortemente negativi. Ragazzi, a Brindisi bisogna calare le braghe e mostrare la quantità personale di attributi. O ci sono, o non ci sono. Il coach, questa volta, ha bisogno davvero di tutti. Nessuno escluso. Dallo sventolatore di asciugamani in  panchina sino all’uomo che distribuisce le borracce, dal campione all’ultimo uomo. Tutti insieme, per Cantù. Altrimenti, ognuno per la sua strada.

-FORUM, PIU’ SPETTATORI E PIU’ AUDIENCE

Eravamo a Torino nel magnifico palaOlimpico nel 2012 ed eravamo al Forum nel 2013, ed il miglioramento in termini di spettatori c’è stato ed è apparso anche evidente. Cresce anche l’audience televisiva media: 136mila spettatori, +34% rispetto al 2012. Milano-Varese,  trasmessa di giovedì sera, ha fatto registrare 210.000 spettatori, record stagionale. Il segnale sembra essere postivo, anche se Rcs Sport ha palesato qualche piccolo malessere  e chiesto l’aiuto di altri partner. Una cosa su cui riflettere.

-SASSARI NON E’ INFINITA

Avevamo pronosticato un Banco di Sardegna finalista. C’è mancato poco. Quel che tuttavia emerge dalle Final 8 è che il roster di Sacchetti non è affatto sterminato, anzi. Da una ex semifinalista playoff, se si mira a raggiungere obiettivi ancora più importanti, bisogna aspettarsi di più. I miracoli dei Diener e dei Thornton non bastano, servono più comprimari. Se si vuole puntare davvero alla vetta, e non fermarsi solo alle stazioni intermedie.

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

9 a Luca Banchi ed al suo staff tecnico, che sanno bene quanto valga una vittoria nel primo anno della post rivoluzione da ridimensionamento

8,5 ai seimila spettatori di Varese, ai 1500 di Reggio Emilia e a tutto il pubblico che ha portato presenza e passione durante le Final 8

8 a Daniel Hackett, che è un agonista di razza pura ed ha già smussato alcuni suoi angoli tecnico-caratteriali. E’ pronto a salpare verso la definitiva consacrazione

7,5 all’Achille Polonara(c), per dirla alla Tavcar, che incanta contro Milano

7 al basket champagne di Sassari e di Brindisi: a molti puristi farà storcere il naso, ma è stato un bello spot per il nostro amato sport

Polonara, delizia ma anche croce (foto S. Paolella 2013)

Polonara, delizia ma anche croce
(foto S. Paolella 2013)

4 all’Achille Polonara che alza bandiera bianca durante la finale contro Siena

3 ad Antonis Fotsis, ingiusto soprattutto verso se stesso e la sua storia di campione (ei fu)

0 al famigerato Osservatorio  e a chi paventava scontri e violenze tra le tifoserie durante le Final 8. Per fortuna che quella triste parentesi è rimasta, appunto, soltanto una parentesi. E sugli spalti sono volati soltanto tanti sfottò, ma niente altro

Per questa settimana è tutto. Arrivederdi alla prossima dal pianeta di Basket City!