Cosa succede a Basket City

-A BUON RIVEDERCI, WERTHER 

Hai coronato il sogno di tanti tra noi- sicuramente di chi scrive- che t’hanno potuto dare del ‘ direttore’. Adesso una meritata pausa, il vento sulla faccia,  la continua ricerca di un altro- e ben più nobile- sogno. Il più bello, il più difficile:  il sogno degli uomini liberi. Una storia che continua. E che tornerà esattamente al punto di partenza, come insegna Bruce Chatwin. A buon rivederci, Werther

-BIANCHINI CHE RICORDA GIANNI ASTI..

“Qualcuno crede che il Pick and Roll sia un’ invenzione moderna. Altri pensano che l’abbia inventato Peterson nel BillY degli anni 80′. Io nel 65 ho visto il piu’ bel Pick and Roll della mia vita, perche’ le prime cose belle che si vedono in gioventu’ non si scordano piu’. Si era sul Campo della Siemens Milano di serie B (che bello quando il campionato sotto la A si chiamava B!) e contro la Siemens giocava la Robur et Fides di Gianni Asti, dove dei bravi playmaker, portavano in palleggio il difensore contro il blocco del post alto che, dopo il blocco, scivolava a canestro e riceveva la palla dal playmaker. Gianni Asti era uno dei piu’ raffinati inventori del basket italiano, quando nessun film arrivava dagli USA e gli allenatori italiani studiavano il gioco e sperimentavano nuove idee in base ai loro giocatori. Gianni Asti era un grande maestro nonostante allenasse solo la sera, mentre di giorno aveva un posto di responsabilita’ alla Volks Wagen e forse, per questo, era anche una persona di straordinaria umanita’. Ora ci ha lasciato e non mi resta che accompagnare il caro amico citando le parole del bel ricordo che ha scritto Oscar Eleni nel suo blog:”Benedetti siano i re magi guidati da Ossola, Meneghin e Rusconi che solo pochi giorni fa hanno portato a Niguarda il “ premio” alla carriera di chi era entrato nella casa della gloria 4 anni fa. Certo che c’erano quasi tutti i suoi “ ragazzi”, gli volevano bene, anche quando lo prendevano in giro, ma fuori, dentro il campo si lavorava”. Valerio Bianchini, sulla sua pagina Facebook. Niente altro da aggiungere..

–E I PALAZZETTI DOVE NON SI RICORDA GIANNI ASTI..

Domenica 16 febbraio, in certi palazzetti, ci sarebbe piaciuto assistere a un minuto di raccoglimento per la morte di Gianni Asti. Ma non è successo..

–IL FUTURO DI SIENA, SEMPRE PIU’ LONTANO DAL PARQUET..

Indagini in corso, Gdf al lavoro, Pm attivissimi.. Nubi sempre più cupe sul futuro della Mens Sana. Possibile, tuttavia, che esca tutto e soltanto adesso, a intervalli regolari?  Senza dubbio, tuttavia, quando il futuro di una società di basket tende ad allontanarsi dal rettangolo di gioco, sono dolori

-TRA MOGLIE E DUHON, NON METTERE CASERTA… MAGARI UN CONSULENTE MATRIMONIALE

Davvero incredibile ,la saga dell’ex Lakers Duhon, in predicato di sbarcare alla corte di Molin a Caserta. Atripaldi tiene il cellulare acceso, l’accordo economico c’è.. Manca l’assenso della moglie (pare). C’è un bravo consulente matrimoniale, in Irpinia??

–GLI ULTRAS DI MILANO SE NE VANNO. L’ARMANI VINCE..

A Milano direbbero ‘ciapà su e porta a cà’…

–LE VACIRCA RULES. DA LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE..

L’intervista di Gianmarcia Vacirca al sempre bravo Giuseppe Sciascia, della sempre attenta Prealpina, è da leggere. Da leggere. Da leggere. E magari, applicare.. applicare.. applicare… Neuroscienza linguistica applicata al basket

 

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

10 a Charlie Recalcati, che il Vaticano sta studiando per esaminare l’ipotesi di beatificazione cestistica in vita

9 a Pietro Aradori, che contro Roma consacra la sua trasformazione in giocatore d’attacco ma capace di multidimensionalità, in entrambi i lati del campo. Il Cannibale 2.0..

8 a Jerome Dyson, che fa 25 (punti) + 34 (valutazione) e prende per mano Brindisi, tenendola in vetta

8 a Erick Green, Califfo che dimostra quanto fosse legittimo il titolo di cannoniere Ncaa

7.5 a Daniele Cinciarini,  troppo spesso considerato figlio di un Dio minore

7 ad Avellino, che batte un colpo

6.5 ad Hackett ed alla sua.. schiacciata con cazzimma

5.5 a Venezia, che non si scrolla di dosso la mediocritas della Laguna

5 a Bologna, neppure i 10 assist di Matt Walsh, il Bill Walton dei poveri, la salvano da un pericoloso calo a perpendicolo