Dream on. Un incoraggiamento, uno stile di vita – oltre che un celeberrimo brano amarcord. Tradotto: i biancoblu devono perseguire il sogno di trovare continuità nella lotta salvezza. Ed è così che nella ventesima giornata di campionato Cremona, galvanizzata dalla roboante vittoria contro Torino, ospita Venezia; l’ultima volta che la compagine veneta si è presentata al Pala Radi, la Vanoli ha conquistato la prima storica vittoria ai playoff. Per i biancoblu Fabio Mian è stato recuperato in seguito a un acciacco subito durante lo scrimmage contro Trento. Per la Reyer roster al completo con gli ex Tyrus McGee, Ariel Filloy e anche il recuperato Peric. Dunque, un Pala Radi affetto dalla sagra degli ex giocatori (anche Vitali e Cusin in tribuna) e gremito dai propri sostenitori. A loro il piacere di intonare il ritornello dei sogni. Sing for the laughter, Sing for the tear (…) Sing with me if it’s just for today (…).

L’avvio di gara è incendiato dall’affetto dei tifosi di casa, ormai stazionati da più di due giornate esattamente dietro il canestro per infondere maggior vicinanza alla squadra. Vanoli che risponde con dignità e convinzione alla determinazione popolare doppiando subito la Reyer con le prodezze di Thomas e Biligha. Gli ospiti, infatti, faticano a trovare la via del pitturato biancoblu, ma d’altro canto riescono a mirare il fondo della retina affidandosi a una delle loro doti primarie: i tiri dall’arco. I padroni di casa, comunque, si mostrano visibilmente più determinati e cinici dei veneti e il punteggio finale recita 27-18.

TaShawn Thomas, tra i migliori del match

La seconda frazione debutta nel migliore dei modi per Cremona che vede tirare male Venezia e sfruttare tutta l’energia dei suoi componenti; l’alley-oop di Johnson-Odom a Wojchiechovski che schiaccia in rovesciata e la seconda tripla infuocata di Carlino costringono la Reyer al time out, con i biancoblu sopra di 18. McGee e Haynes sembrano essere gli unici ad essere riusciti ad abbonarsi alla retina del canestro avversario, per lo più con i tentativi dalla lunga; Venezia sembra imprecisa nel rimbalzo offensivo e inefficace nelle penetrazioni tra le quasi impermeabili maglie biancoblu. Cremona, di contro, mostra una concentrazione continua che – seppur di rado – viene meno, complice la qualità tecnica dei veneti. A mettere a tacere ogni dubbio ci pensa il solito Turner che manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 51-35.

Stessa storia e stesso ritmo l’inizio del secondo tempo. La Vanoli parte con un parziale di 11-0 condito da un’ottima difesa che inibisce decisamente gli affondi della Reyer. I veneti provano a scuotersi trascinati da Haynes e i primi punti a referto di Bramos, ma gli errori dall’arco iniziano a diventare sempre più una notizia per gli uomini di De Raffaele che subiscono la grande serata di Carlino e Harris, vero e proprio condottiero carismatico del club di casa. Nel finale la Reyer cerca di risorgere grazie alle bombe del solito Haynes sfruttando anche qualche imperfezione difensiva di Cremona che, tuttavia, sembra avere in pugno la preda: 74-56 il penultimo atto.

Haynes MarQuez (Foto R.Caruso 2015)

Marquez Haynes, unico trascinatore per la Reyer

Non è finita finchè non è finita. Nell’ultimo capitolo del match la Vanoli sembra accusare un po’ di stanchezza e, quindi, Venezia tenta la clamorosa rimonta raddrizzando la percentuale da tre punti. Cremona, seppur faticando a livello fisico e di concentrazione, non molla e sfrutta una prestazione finora coi fiocchi di Thomas per restare lontano da un’ipotetico tsunami lagunare. I minuti scorrono e la fatica si materializza sul parquet del Pala Radi: tanti gli errori sia per Cremona sia per Venezia che, quatta quatta, sgattaiola a meno 7 con 2 minuti sul cronometro. Il palazzetto, interamente fagocitato nell’agonismo del match, ce la mette tutta per diventare il sesto uomo che serve a una Cremona quasi priva di energie; il quasi è d’obbligo perchè Harris, infilando una bomba in solitudine, consente ai biancoblu di acquisire maggior convinzione e killer instinct. L’apoteosi del match arriva a 44 secondi dal termine, quando Turner alza un alley oop per la schiacciata taumaturgica di Thomas che riflette l’animo bollente di Cremona, che strappa una vittoria impensabile graffiando un avversario – stanco dalla prova in Champions di mercoledì – che non riesce a festeggiare le 700 vittorie in serie A. E il 91-82 finale non riesce a far cessare il Pala Radi di cantare.

Paolo Lepore colleziona due successi di fila per la prima volta

Vanoli Cremona: 

Thomas 22; Johnson-Odom 12; Harris 17; Carlino 14; Wojchiechovski 4; Biligha 11; Turner 11; Mian; Gaspardo; Boccasavia; Ibarra

Reyer Venezia:

Haynes 25; McGee 14; Peric 10; Hagins 6; Ejim 6; Bramos 9; Filloy 6; Ress 3; Viggiano 3; Ortner; Antelli; Visconti

Parziali:  27-18; 24-17; 23-21; 17-26