A sette giornate dalla fine della regular season, la Dinamo Sassari suona al campanello del Pala Radi con un’ora di anticipo con l’obiettivo di rialzarsi dopo i due passi falsi in campionato e di presentarsi al meglio al ritorno dei quarti di finale di Champions League. La Vanoli, al gran completo dopo il ritorno di Wojciechowski, deve riuscire a lasciarsi alle spalle le energie negative accumulate nelle ultime uscite cercando, piuttosto, di sintonizzarsi asceticamente su una sfida storicamente infuocata. Dalla promozione biancoblu in A al PalaSerradimigni passando per le innumerevoli sfide all’ultimo colpo fino al valzer degli ex D’Ercole, Lighty e Johnson-Odom, Cremona-Sassari non è mai stata una sfida banale. Ma bando all’Epica e occhio al Panta rei: Lepore e Pasquini sono pronti a voltare pagina, un po’ come nel celebre brano degli Oasis Don’t look back in Anger.

Trevor Lacey

In avvio di gara sembra essere Sassari la squadra pronta a voltare immediatamente pagina. Lacey e Lighty partono in quarta mitragliando dall’arco il canestro biancoblu, spesso mal difeso dal gioco fluido proposto dai sardi. Cremona, in affanno, prova a rispondere dalla lunga distanza nel tentativo di accorciare delle distanze che rischiano di divenire troppo nette. Con fatica e con l’aiuto del proprio pubblico, la Vanoli rientra in partita chiudendo la prima frazione sul 27-27.

Il secondo atto si apre con la sveglia Vanoli: i movimenti sotto canestro e le due triple di  fila di Wojciechowski portano avanti i padroni di casa, condotti attraverso la difesa sarda da un buon Carlino. Tuttavia, la Dinamo riesce a sfruttare gli spazi lasciati da Cremona da tre punti trovando il fondo della retina grazie a un Lighty particolarmente ispirato. Non sembra essere da meno Johnson-Odom che, con una tripla da antologia, tiene vivo un primo tempo complessivamente equilibrato che termina sul 48-49.

La ripresa è dettata dall’approccio veemente dei padroni di casa guidati dalle penetrazioni fulminanti di Harris che portano avanti per la prima volta, in modo sensibile, i biancoblu. Dopo il fuoco dei primi minuti, però, il match si infetta di stanchezza e di falli da entrambe le parti; in particolare, gli uomini di Pasquini sembrano aver perso lucidità e faticano a trovare la via del canestro. Il terzo quarto sorride a Cremona che si porta avanti sul 68-64.

Johnson-Odom, ex della gara

Partita non bellissima sotto il profilo del gioco quella che determina i primi minuti dell’ultimo capitolo. Pochi ma importanti i punti che smuovono il tabellino per Cremona che incrementa il vantaggio, ma Sassari non si dà certo per vinta e si rimette in corsa con un’inarrestabile Lacey. La Vanoli, resiliente, resta avanti ma sciupa tutto negli ultimi secondi di gara con errori fantascientifici, lasciando giocare Sassari di mestiere e astuzia. Il verdetto finale dà ragione ai sardi che tornano alla vittoria col punteggio di 77-78 schiaffeggiando una Cremona piangente e sempre più abbandonata negli inferi della classifica. Pasquini volta pagina, Lepore no.

Parziali: 27-27; 21-22; 20-15; 9-14.