Dopo il successo in quel di Trento, la Vanoli Cremona può festeggiare in grande stile il decennio di Serie A tra le mura amiche contro un avversario in lizza tra le pretendenti al titolo. Con Hamady Ndiaye e l’ex neo papà Lorenzo D’Ercole riarruolati a seguito della gloriosa campagna di Russia in Champions League di martedì, la Sidigas cerca a più riprese di prendere il comando della gara ma viene costantemente infastidita dalla Vanoli, autrice della solita grande prova di squadra. Cremona è stata in grado di togliere ritmo alle bocche da fuoco di una Avellino poco ispirata e versatile controllando adeguatamente sia le vie di accesso in post alto sia quelle in post basso, nonostante la fisicità di Costello e Ndiaye. Nonostante il break significativo imposto ai biancoblu, la squadra di Vucinic ha subito la prova di cuore e carattere esercitata dalla Vanoli.
Nonostante le prove mastodontiche di Sykes e Caleb Green, le lodi vanno tessute al binomio Ricci-Diener, autori di una prova di orgoglio nel finale che ha regalato due punti vitali a Cremona in ottica salvezza. 

La Partita – Partenza a razzo per i padroni di casa, Avellino è distratta ma incalza col passare dei minuti. Stratosferico Crawford ma Cole non indugia nelle repliche. La Vanoli  si dimostra più pragmatica ed efficace, seppur fragile in fase difensiva, al contrario di Avellino che manca del giusto mordente. Tuttavia, a suon di Sykes Avellino equilibra la partita che diventa sempre più interessante. Cremona prova a produrre gioco ma spesso accusa cali di reattività e di attenzione, con la Sidigas che, felina, studia la preda sempre più da vicino, sino al momento del sorpasso del 18’. Il primo tempo si chiude sul 42-44 facendo emergere le differenze abissali tra le mission stagionali di entrambi i team.

Al rientro dagli spogliatoi, la Sidigas azzanna per la prima volta la sua preda attraverso le giocate di Sykes e compagni a piazzare un break di 5-12 nel giro di 5’. Cremona rischia il capitombolo denotando il mismatch tecnico nei confronti degli ospiti ma rimane a galla, ed effettua addirittura il contro sorpasso mostrando gli artigli con le armi da tre punti di Aldridge & Co e attraverso il calore del suo pubblico. E’ una partita punto a punto, tuttavia le squadre si allungano ed emergono i coefficienti individuali delle squadre. Cremona decide di affidarsi al il tiro dall’arco, la sua arma principale, per portare a casa la vittoria: una tripla di Diener e di Ricci e il conseguente one man show offerto dal nazionale italiano portano avanti Cremona ed infuocano il Pala Radi che al termine non può che applaudire sonoramente i suoi gladiatori. Finisce 94-88.

Parziali: 26-23; 16-21; 26-25; 26-19.

Vanoli Cremona: Crawford 23, Saunders 14, Aldridge 14;  37 rimbalzi; 9 assist. 

Sidigas Avellino: Green 23, Sykes 17, Costello 11; 31 rimbalzi; 16 assist.

TOP & FLOP

MVP: Crawford. Parte in quarta (12 punti nel primo quarto). Dinamico in attacco ed abile nei recuperi, ne mette 23 subendo 6 falli. In forma smagliante.

Top

Ricci 8 Partita di carattere e cuore, specialmente negli ultimi 5’ quando si trasforma e porta la squadra al trionfo grazie a una leadership sempre più rinnovata.

Diener 8 Gara di esperienza ma anche di carattere. E’ il faro della squadra nei momenti bui e le sue triple sono davvero una sentenza.

Green 8 Termina con un 30 di valutazione importante. E pensare che avrebbe dovuto riposare dalle fatiche di Champions, eppure è stato capace di splendere sotto i riflettori con 23 punti e 5 rimbalzi. Pantagruelico.

Sykes 8 Che playmaker. Tanta personalità e capacità balistiche fuori dal comune, è colui ad ordire il sorpasso Sidigas nel secondo quarto. Mina vagante da 17 punti con un 7/9 al tiro. 

Flop

Nichols 5 Il peggiore dei suoi, mette a segno un 3/8 ma il tempo sul parquet è praticamente il triplo e non riesce a rendersi utile alla causa Sidigas. Come se non bastasse, esce per limite massimo di falli nell’ultimo quarto.

Demps 5 Il peggiore per Cremona: in 19’ solo 4 punti con 2/9 al tiro. Cerca di inserirsi nella gara ma è poco ispirato.

Sala Stampa

Coach Sacchetti:

“C’è da fare i complimenti ai ragazzi, ribaltare una partita così contro una squadra come Avellino non era semplice. Abbiamo giocato con una enorme intensità negli ultimi minuti di gara e questo va a merito solamente dei ragazzi e della loro caparbietà. La squadra ha carattere e cuore e lo abbiamo dimostrato. Sono punti pesanti senza dubbio, ma è ancora presto per parlare di salvezza”. 

Coach Vucinic:

“Cremona ha avuto più fame nell’ultima parte di gara, noi veniamo da uno sforzo importante in Russia e questo ha pesato sul risultato finale. Caleb l’abbiamo schierato anche in coppa ed era un po’ stanco, ad ogni modo ha disputato un’ottima prestazione; forse era necessario utilizzare maggiori rotazioni, ma dobbiamo lavorare meglio e in particolare sulla difesa”.

? Twitter: @SimoneDePalma2