Il Direttore Sportivo Federico Pasquini durante la conferenza stampa di presentazione di Drew Gordon (foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Il Direttore Sportivo Federico Pasquini durante la conferenza stampa di presentazione di Drew Gordon (foto Anteprima_SalvatoreMadau)

SASSARI – Dopo rumors, tweets e voci contrastanti ieri mattina è arrivato l’annuncio ufficiale dell’innesto di Drew Gordon alla Dinamo Banco di Sardegna: il Presidente Sardara nella conferenza di martedi aveva annunciato che entro le successive ventiquattro ore si sarebbe saputo qualcosa in merito.

Il giocatore, ex Partizan Belgrado, è stato presentato in una conferenza stampa lampo al PalaSerradimigni: al Direttore Sportivo Federico Pasquini – autore del colpo di mercato – il compito di fare gli onori di casa con una premessa. “Sono orgoglioso di annunciarvi il nuovo giocatore della Dinamo Banco di Sardegna: Drew Gordon. Sono particolarmente grato alla società ed al Presidente per aver voluto fare questo ulteriore sforzo per rendere ancora più competitiva una squadra già  molto competitiva. La Dinamo potrà contare su un roster di 6 stranieri e spetterà al coach decidere di partita in partita quali cinque schierare: quello che ci preme sottolineare è che non verrà tagliato nessuno. Sarebbe una follia togliere anche solo uno degli elementi di questa squadra: io li chiamo eroi, sono secondi in classifica ed il merito è di questo gruppo. A mio avviso ci troviamo in un momento critico del campionato: Drew arriva per allentare la stanchezza di chi è quì da inizio anno, soprattutto per farci trovare pronti e senza rimpianti a fine campionato quando si inizierà a giocare ogni quarantotto ore. Entro venerdi sarà tutto ok dal punto di vista del tesseramento e il suo contratto è fino a fine stagione“.

Al DS preme fare una precisazione: “Il Toto-Gordon che si è scatenato nella settimana dopo la vittoria contro Varese ci è dispiaciuto molto: invece che goderci il primo posto abbiamo sentito la pressione salire ulteriormente. Noi vogliamo arrivare al cinque maggio senza rimorsi e con serenità: abbiamo la testa pesante per essere stati al vertice finora. E’ chiaro che più in alto vai più si alza l’asticella dell’obiettivo ma vogliamo mantenere la nostra leggerezza e quell’atteggiamento mentale che è la nostra forza“.

Un po’ intimidito dalla sala stampa gremita e forse ancora frastornato dal tour de force della giornata, Drew Gordon esordisce con un grande sorriso che rivela la sua giovane età “Ciao a tutti, sono davvero felice di essere a Sassari e ringrazio la società per essersi interessata a me. Sono consapevole di arrivare in un momento delicato della stagione e cercherà di inserirmi il più velocemente possibile nel gruppo, imparando quanto più possibile. Posso essere sia un pivot che un’ala forte, credo avrò più minuti come centro“.

Come mai abbia scelto Sassari è facilmente spiegato: “Ho avuto solo referenze positive: la Dinamo è una squadra seconda in classifica nel campionato italiano e io cercavo un passo in avanti per la mia carriera. Questo è il mio primo anno in Europa: vengo dal campionato serbo dove ogni partita è una battaglia con palazzetti sempre gremiti di tifosi“. Della Sardegna Drew non sa molto ma la certezza è sul tempo “Quì so che si sta bene, c’è caldo:io vengo da freddo e neve, sono certo che mi troverò bene“.

Ventitre anni da compiere il prossimo Luglio, Drew ha gli hobbies tipici di questa età: videogiochi, musica e social network. “In particolare tweeter: adora mandare tweet in ogni momento“, lo canzona Pasquini con una frecciatina su quegli stessi tweets che hanno fatto scatenare i rumors sul suo arrivo nell’isola. Non ha un giocatore/mito di riferimento: “Ne ho tantissimi: alla fine secondo me bisogna prendere tanti giocatori e da ognuno trarne un piccolo segreto. Forse se dovessi dirne uno su tutti direi Dennis Rodman: sul campo, non fuori ovviamente“.

Drew Gordon (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Drew Gordon (Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Il ragazzo ha le idee chiare sugli obiettivi personali e della squadra: “Come squadra cercheremo di vincere più partite possibili per qualificarci al meglio nei playoff. Io non voglio creare problemi alla squadra ma voglio essere un giocatore che aiuta  i compagni a dare il meglio“. Inevitabili le domande sulle prime impressioni su compagni e allenatori: “Meo mi è sembrato prima di tutto una persona molto amichevole, mi ha spiegato con grande serenità quale opportunità ho davanti e cosa vuole da me. Quanto al gruppo sono rimasto molto colpito: capita che entrando nello spogliatoio si trovino scontentezze o diffidenze per un nuovo arrivo, quì è stato diverso. Everybody cares basketball: ho davanti persone che prima di tutto ci tengono a giocare a basket, questo va oltre tutto il resto. Non conoscevo nessuno personalmente ma di fama Travis Diener e Bootsy Thornton“.

Ancora completamente scevro dalla conoscenza di parole italiane e appena iniziato alla cucina nostrana (che sembra aver apprezzato visto che ha fatto aspettare i giornalisti in sala stampa per un piatto di spaghetti) Drew promette di voler andare a vedere la spiaggia: Stintino, come si fa suggerire dal Ds Pasquini.

Ci si auspica che Gordon possa servire, oltre che come rinforzo, anche come ventata di nuova energia e competizione all’interno di un roster un po’ affannato: tirando fuori da tutti quel quid in più necessario per chiudere al meglio la stagione.