Pietro Aradori (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Segafredo Bologna – Sidigas Avellino 64-70 (15-18; 13-15; 13-13; 23-24)

Bologna – in un match da clima playoff Avellino sbanca il Paladozza. I padroni di casa hanno lottato fino alla fine, spinti da Aradori (22 punti), ma la maggiore fisicità della Sidigas e la lucida follia di Filloy hanno spedito i due punti in irpinia. Fesenko ha dominato il pitturato registrando una doppia doppia da 15 punti e 15 rimbalzi ed è stato un fattore come nella gara di andata. La Virtus ha visto il rientro di Alessandro Gentile che ha inciso in senso negativo (0 su 6 al tiro e -8 di valutazione). Le cattive condizioni di Gentile e l’assenza di Umeh hanno dato tanto spazio al neo acquisto bianconero Wilson che non ha sfigurato e che sarà una pedina fondamentale per la trasferta di Reggio Emilia che decreterà le sorti della Segafredo. Con una vittoria, la Virtus strapperebbe il pass per i playoff, mentre Avellino, attraverso questo successo, ha conquistato la matematica certezza del quarto posto.

Cronaca: nello starting five virtussino ritorna Alessandro Gentile, al rientro da un infortunio che gli ha fatto saltare le ultime tre partite. Avellino cerca con insistenza e con costrutto Fesenko sotto canestro. Il centro ucraino fa valere la sua grande stazza nel pitturato, soprattutto a rimbalzo. Il neo acquisto della Segafredo, Wilson, sostituisce Gentile e, dopo lo 0/4 all’esordio a Pistoia, realizza subito il suo primo cesto con la canotta bianconera. Il primo quarto ha un padrone ben preciso, Jason Rich (11 punti), e vede Avellino condurre il match: 15 – 18. Gentile si mostra palesemente indietro con la condizione atletica, non riesce ad essere un fattore e per tanti minuti la Virtus ha come unica opzione offensiva Kenny Lawson. Con un canestro di Fesenko la Sidigas si porta a +9: 29 – 20 al 15esimo. Bologna trova il fondo della retina solo con il lumicino, schiantandosi contro il muro difensivo degli irpini. 28 – 33 in favore degli ospiti all’intervallo. Nel terzo quarto la Segafredo mette il muso avanti grazie al risveglio di Slaughter che, dopo essersi fatto stuprare nel primo tempo, decide di far vedere le sue potenzialità ai lunghi biancoverdi. Avellino sbanda un po’, ma si rimette in carreggiata dopo la sfuriata dei padroni di casa. Spinta da Filloy, la Sidigas riallunga, mentre Bologna spreca palloni con un dannoso Alessandro Gentile. 41 – 46 al 30esimo per Avellino. La Virtus lotta fino alla fine, sorretta da un eroico Aradori, autore di 22 punti, e dalla cazzimma di Stefano Gentile. Il finale è equilibrato ed emozionante. L’ultimo vantaggio Virtus porta la firma di Wilson che ha giocato l’ultimo quarto al posto di Alessandro Gentile. Il match viene deciso da Ariel Filloy. Il nazionale italiano mette la tripla che spezza l’equilibrio e riporta l’inerzia in favore di Avellino che non sbaglia dalla lunetta i liberi della tranquillità. Finisce 64 – 70 e i lupi festeggiano.

Tabellini:

Segafredo Bologna: A. Gentile, Pajola, Baldi Rossi 2, Ndoja 4, Lafayette 5, Aradori 22, S. Gentile 6, Lawson 7, Slaughter 11, Wilson 7. All. Ramagli.

Sidigas Avellino: Zerini 4, Wells 4, Fitipaldo 3, Sabatino NE, Lawal 4, Leunen 5, Scrubb 7, Filloy 11, D’Ercole, Rich 17, Fesenko 15, Parlato. All. Sacripanti.