Venerdì cominciano le Beko Final Eight 2016. Al Mediolanum Forum di Milano si sfideranno le squadre classificate nei primi 8 posti alla fine del girone di andata.

La Sidigas Avellino ha conquistato  la qualificazione all’ultima giornata, dopo un avvio di campionato decisamente complicato. Da allora sono cambiate molte cose. Gli irpini sono risaliti fino al quarto posto e hanno vinto le ultime sette partite, battendo anche due delle capoliste la Grissin Bon Reggio Emilia e l’EA7 Emporio Armani Milano. Quella Reggio Emilia che sarà l’avversario del quarto di finale di venerdì alle 18.15.

Due piccole curiosità statistiche. Sacripanti è il coach con maggior presenze tra quelli partecipanti alla Final Eight (ottava partecipazione sia per lui che per Avellino). Nella storia delle Final Eight la Coppa non è mai stata vinta dalla testa di serie numero 8….che quest’anno è proprio la Sidigas.

Abbiamo fatto una chiacchierata con coach Sacripanti e con Riccardo Cervi.

D.Coach come arrivate a questa Coppa Italia?

R. Abbiamo qualche problema fisico con Marques Green ma siamo concentrati e vogliamo giocarcela. Stiamo vivendo un ottimo momento, la squadra è carica, ha una forza mentale e tecnica molto importante, ma la Coppa Italia è una storia a parte.

D. Avete battuto Reggio Emilia nemmeno un mese fa, cosa cambierà venerdì rispetto a quella partita?

R. Lo scenario sarà diverso, non giocheremo nel nostro palazzetto e saranno 40 minuti da dentro o fuori. Tatticamente siamo due squadre che preferiscono giocare la propria pallacanestro, che hanno solidificato il proprio sistema di gioco. Loro non avranno Lavrinovic, noi saremo con l’incognita di Marques Green, ma sarà una bella partita che potrà essere decisa da sfumature.

D. Dopo la sconfitta con Caserta avete inanellato 7 vittorie consecutive. Cosa è scattato nella testa dei giocatori?

R. Nulla, siamo stati poco fortunati nei secondi venti minuti del derby, ma le vittorie sono il frutto del lavoro che è cominciato con l’arrivo di Marques e Ragland. La sconfitta con Caserta è stata solo uno stop lungo il nostro percorso di crescita che speriamo continui anche in questa tre giorni milanese. Andiamo a dire la nostra, possiamo giocarcela.

D. Escludendo la Sidigas, chi vede come favorita per questa Coppa Italia?

R. Per il campionato Milano non ha rivali. È una squadra che ha fisicità e solidità difensiva, a cui si aggiungono talento, centimetri e profondità della panchina. La Coppa però è un terno a lotto, ci può essere un squadra e/o un giocatore che fanno la partita della vita.

Riccardo Cervi

Riccardo Cervi

 

Riccardo Cervi, centro reggiano con una vita cestistica passata a Reggio Emilia, ha invece risposto così alle nostre domande.

D. Riccardo come state e cosa è successo dopo la sconfitta con Caserta?

R. Siamo in un momento di fiducia, le 7 vittorie consecutive ci danno più forza ma nessuna certezza anche perché venerdì troveremo una squadra con il coltello tra i denti. Non meritavamo la sconfitta nel derby, ma ci è servita come stimolo per migliorarci e trovare la mentalità vincente anche in trasferta. Oltre ad essere dei buoni giocatori, siamo degli uomini e questo è fondamentale.

D. Quali sono i punti deboli della tua ex squadra?

R. Dobbiamo muovere continuamente la palla, loro sono fisici e solo con la circolazione possiamo trovare i buchi nella loro difesa. Nella fase difensiva invece dobbiamo giocare come sappiamo, restando concentrati per tutti i 40 minuti.

D. Chi è la favorita?

R. Il campionato è molto equilibrato e credo che lo sarà anche la Coppa Italia. Noi speriamo di regalare una gioia ai nostri tifosi, ma dobbiamo pensare ad una partita alla volta.