Matteo Imbrò (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Matteo Imbrò (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

GRANAROLO BOLOGNA

O. White: 8 – Presenza pericolosa costante per la difesa toscana (lo testimoniano i 7 falli subiti trasformati con un eccellente 10/10 dalla lunetta) è un fattore anche a rimbalzo (10 carambole raccolte) e in difesa. Si esalta e fa esaltare il suo pubblico mano a mano che la partita entra nel vivo.

G. Cuccarolo: 5,5 – Contro i lunghi atipici pistoiesi fa troppa fatica (prende subito due triple da Amoroso) e anche per questo non vede il campo nella ripresa.

A. Gaddy: 6 – Parte bene punendo la difesa troppo permissiva su di lui mettendo due bombe. Cade però in alcuni falli evitabili, uscendo in questo modo dalla partita.

M. Imbrò: 7 – Finalmente una prova solida e senza sbavature! Ancora più utile se pensiamo ai problemi di falli di Gaddy e all’infortunio di Ray che gli concedono ben 27 minuti sul parquet. La migliore statistica a nostro modo di vedere sono le 0 palle perse che mostrano finalmente qualche progresso da parte sua.

S. Fontecchio: 6,5 – Non è ancora riuscito a tornare quello pre-infortunio (testimonianza ne è un facile lay-up sbagliato nel primo tempo), ma riesce più di altre volte a trovare continuità offensiva e i 4 assist sono veramente una bella novità.

V. Mazzola: 7 – Se oltre alla solita presenza dietro e a rimbalzo inizia a mettere anche i canestri diventa un giocatore veramente importante per la serie A.

G. Benetti: n.g. – Entra a sorpresa già nel primo quarto commettendo un fallo antisportivo. Nel garbage time non riesce ad iscriversi a referto.

J. Hazell: 7,5 – Sa che in una serata senza Ray è il go-to-guy designato della squadra e in tal modo si comporta, trovando canestri importanti quando l’attacco fatica a girare, ma lasciando anche intelligentemente spazio ai compagni quando tutto va per il verso giusto.

J. Reddic: 7 – A Bologna si stanno domandando per quale motivo Pesaro l’abbia lasciato andare. Presenza costante sia in difesa che a rimbalzo, si mangia qualche canestro, ma finisce comunque in doppia cifra.

Coach Valli: 8 – La squadra continua a migliorare partita dopo partita e ormai i complimenti per il suo lavoro si stanno sprecando. Impone la propria aggressività difensiva a Pistoia alternando anche quintetti alti (White da 3) a quintetti piccoli (Fontecchio da lungo) e in attacco i giocatori sembrano sempre più in fiducia.

Brown Gilbert (Foto R.Caruso 2014)

Brown Gilbert (Foto R.Caruso 2014)

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA

T. Easley: 6,5 – Con la sua versatilità mette in seria difficoltà i lunghi bianconeri, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa poi si perde nel marasma generale.

G. Brown: 6,5 – Il maggiore mattatore dei toscani assieme ad Easley: soprattutto nel secondo quarto è un problema per la difesa bolognese, poi Valli riesce a mettergli la museruola.

D. Cinciarini: 5 – Gara dalle polveri bagnate. Anche nel momento migliore della squadra appare un oggetto estraneo.

C. J. Williams: 5 – Chiude in doppia cifra, ma anche lui scompare nel momento del bisogno, sbagliando davvero troppo dall’arco dei tre punti.

L. Milbourne: 4 – Subisce Okaro White in maniera quasi imbarazzante. L’unica arma che ha per contrastarlo è quella di spendere falli: li utilizza tutti e cinque in appena 12 minuti ed esce dalla partita già nel terzo periodo.

A. Filloy: 5,5 – Prova l’ultima riscossa ad inizio quarto periodo, ma anche la sua mira dai tre punti è pessima e nel complesso riesce a perdere il confronto diretto contro Imbrò.

V. Amoroso: 5,5 – Sfrutta subito la sua atipicità segnando due bombe in faccia a Cuccarolo. Contro gli altri lunghi però fatica e non poco non facendosi rimpiangere dal suo ex pubblico.

D. Magro: 4,5 – Dispiace dirlo perché per il ragazzo abbiamo una stima immensa, ma in soli 8 minuti fa più danni della grandine.

L. Hall: 5 – Anche per lui polveri bagnate al tiro (2/10). Se non altro prova a rendersi utile in altri aspetti (7 rimbalzi e 6 assist), ma obiettivamente serve veramente a poco.

Coach Moretti: 5 – Il problema principale è che passa la maggior parte del tempo a criticare un arbitraggio che a dire il vero anche a noi è parso carente. Non trova contromisure allo strapotere ospite e alla fine riesce anche a farsi espellere.