Roster totalmente rivoluzionato quello del Banco di Sardegna, con i soli Devecchi e Stipcevic reduci della non fortunatissima stagione scorsa. Coach Pasquini opta per portare giocatori di grandissimo talento a Sassari, come: Scott Bamforth, William Hatcher, Achille Polonara, Levi Randolph e sopratutto il Sassarese di nascita Marco Spissu.
Il campionato dei biancoblu comincia alla grande, con una vittoria facile in casa contro Cantù; ma la giornata successiva in casa della Fiat Torino, la musica cambia e i Sardi vengono riportati sulla Terra dalla squadra piemontese. Il cammino della Dinamo prosegue fino alla sosta per le nazionali in maniera altalenante, in casa i Sassaresi regalano buone prestazioni, ma non riescono a fare altrettanto in trasferta, chiudendo questo primo bilancio stagionale con 4V e 4S frutto di un identità ancora non del tutto delineata.

Ciò che funziona in casa Dinamo è sicuramente il potenziale del Roster Sassarese, capace di schiantare l’Armani Milano con quasi 30 punti di distacco e regalare giocate di altissimo livello con i vari Jones, Pierre, Randolph. Inizialmente la squadra allenata da Federico Pasquini è stata un po’ tartassata dagli infortuni dovendo rinunciare nelle prime due giornate di campionato a Bamforth e Hatcher, ma una volta risolti gli acciacchi muscolari, i Sardi hanno dimostrato che col Roster al completo possono competere con chiunque.

Quello che invece non funziona è forse più a livello societario: con il presidente Sardara a che ha rifiutato le dimissioni di Pasquini optando per continuare il cammino come lo si era pensato a inizio anno. Questo fa filtrare forse un pò di confusione all’interno della società che potrebbe disturbare il proseguo della stagione se non si trova al più presto un equilibrio tra squadra, dirigenza e allenatore.