Ivanov in una immagine dello scorso anno: più difficile del previsto rivederlo in bianconero (Foto Buco)

Ivanov in una immagine dello scorso anno: più difficile del previsto rivederlo in bianconero (Foto Buco)

Soli sette effettivi non bastano per far sì che la Pasta Reggia Caserta possa sostenere un intero campionato immerso nella tranquillità. I bianconeri sono stati abbandonati da Valerio Amoroso neanche una settimana fa e ne hanno pagato le conseguenze domenica scorsa, con una sconfitta contro Cantù francamente evitabile se il numero 13 fosse stato a referto con la sua capacita di creare dal post e i giochi a due con Peyton Siva, in alcuni casi veramente spaesato. Senza contare la poca pericolosità nel pitturato, con Jared Berggren capace di dominare nella sua metà campo. Così facendo la Juve deve forzatamente correre ai ripari ributtandosi a capofitto sul mercato. L’idea generale è quella che Iavazzi voglia cambiare la formula per la costituzione della squadra: dal 5+5 si passa al 3+4+5, permettendo così di tenersi stretti il soldatino Viktor Gaddefors, utile e duttile; di contro i bianconeri sono costretti a spendere al di fuori del budget pensato inizialmente, visto che il passaggio alla nuova composizione del roster costerà una penale di 40.000 euro. Conoscendo i cinque italiani (Cinciarini, Giuri, Ingrosso, Ghiacci e con tutta probabilità il giovane Ventrone come ‘giovane di serie), chi saranno gli altri comunitari? Uno è Bobby Jones, nativo di Compton ma con cittadinanza della Guinea Equatoriale; per gli altri due nomi bisognerà invece aspettare. Negli ultimi giorni il primo nome iniziato a circolare è quello di Dejan Ivanov: il gladiatore ha lasciato un ottimo ricordo all’ombra della Reggia  nonostante la retrocessione grazie alla sua tecnica superiore e la voglia di non mollare mai, e lo stesso giocatore non ha esitato a tessere le lodi di piazza e tifoseria quando è tornato a giocare al Palamaggiò con la maglia della Manital Torino. La situazione non è però semplicissima, come ci spiega il direttore di Sigmasports Matteo Comellini: “Il giocatore ha un contratto con Torino fino al 15 dicembre e la società non ha escluso la possibilità di poterlo tenere; per scegliere la società piemontese vorrà aspettare di avere tutti i suoi effettivi a disposizione. C’è stato un contatto fra il giocatore e la Juve ma penso guardino lui come altri giocatori. Parole che lasciano intendere che la pista è più fredda di quanto si pensi, mentre l’agente Misko Raznatovic a CasertaCe si mostra molto più pessimista: “Prima di poter parlare di un nuovo avvento di Dejan al PalaMaggiò ci sono alcuni problemi che devono essere risolti dalla scorsa annata”. Acque torbide anche per lo spot di guardia, visto che per via del cambio di formula Muhammad El-Amin verrà sacrificato: secondo Spicchi d’Arancia sono stati senza esito  gli abboccamenti per Ivan Lilov e Salva Arco, mentre è stata declinata l’offerta di Varese per Mychel Thompson. Ottenere un rinforzo in questi giorni è di vitale importanza: domenica si giocherà contro una Venezia che avrà il sangue agli occhi dopo la scoppola presa con Milano ed i problemi di roster, soprattutto sotto canestro, sono da risolvere il prima possibile.