La scorsa estate ai mondiali di  Spagna il Messico andò a trionfare, con le avversarie ad anni luce di distanza, nel premio di squadra più pettinata. Purtroppo bisogna notare che anche nella fantasia delle pettinature la Serie A 2014/15 non brilla, forse la crisi economica e di gioco influisce pure sulla ricerca tricologica dei nostri giocatori, ma andiamo a premiare i dieci che secondo noi meritano per coraggio, costanza della tenuta del bulbo pilifero ed inappuntabile mantenimento dell’acconciatura durante lo sforzo agonistico. Non casualmente va rilevato che la EA7 Armani non solo è la regina del campionato ma pure dell’ambita Top Ten con ben 4 giocatori in classifica (ed abbiamo lasciato fuori David Moss ed il suo rasta), certamente l’influenza del Patron Armani, la bontà delle boutique meneghine e la competizione nei locali “In” ha stimolato le Scarpette Rosse.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Samuels (Foto Savino Paolella 2014)

10° Posto Samardone Samuels: entra in classifica per inerzia per il coraggio mostrato la scorsa stagione. Con una piazzetta posteriore in decisa crescita si è lanciato dal giallo paglierino ad una serie di sfumature di rosso. Con effetto tragico ma certamente coraggioso. Questa stagione Samardo ci sta deludendo ma ha tempo per recuperare.

9° posto Toto Forray/Linas Kleiza:  siamo nel campo del post Hippie, capello lungo, ribelle, non unto con la variante codino o con cordino fasciante. Stile sostanzialmente abbandonato dai calciatori dopo un periodo di grande auge nel decennio scorso ma che Toto e Linas cercano di rilanciare fra un canestro dalla distanza ed una chitarra scordata sulla spiaggia.

8° posto Ed Daniel:  potenzialmente il vincitore del contest ma purtroppo ha abbandonato lo stile funghetto atomico che faceva tanto anni ’70 ed ABA basketball per un meno esplosivo rasta posteriore a causa del quale anche a Varese si sono accorti di aver preso un centro di due metri scarsi e non uno di 2.05.

7° posto Rei Pullazi:  WHOOOOO??????  Ebbene ci siamo accorti per caso della presenza di codesto italo-albanese nel roster di Roma. Non ha ancora giocato una partita ma l’hairstyle con vigoroso ciuffo prenaturato a destra e pizzo importante su mascella volitiva merita un posto in top Ten. Bravo.

Amedeo Della Valle

il ricciolo di Amedeo Della Valle

6° posto Amedeo Della Valle:  nei suoi abbondanti boccoli cadenti ci pare ci sia poco studio teorico e molta naturalezza, eppure la sua cascata di riccioli fa troppo “The Ramones” e con chiodo ed occhiali da sole lo vedremo bene, con la sua naturale dinoccolezza, al basso alle spalle di Joey Ramone. “To the bass guitar Deo Ramone!

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Ed Daniel ed Eric Williams (foto Devizzi-GGrassi 2014)

5° posto Eric Williams:  Big E cerca di compensare l’importante perdita ponderale messa in atto negli ultimi mesi mettendosi in testa un rasta di notevole impatto che si sviluppa non solo posteriormente con dreadlocks alla Predator ma pure con un ciuffetto verticale da samurai. Ottimo.

4° posto Bruno Cerella:  eccellente, inappuntabile, pure bello, simpatico e di buon cuore. Le ha tutte lui. Anche una pettinatura perfetta. Bruno, te lo diciamo con simpatia ed in lunfardo: “Andà a cagar…!”

3° posto Valerio Mazzola: come sono lontani i tempi della Sutor Montegranaro dove tutti i suturini erano spettacolosi come i messicani, a Bologna Mazzola non trova gli stessi stimoli per stupirci con effetti speciali, però il suo utilizzo del gel e la lateralizzazione del ciuffo sono inappuntabili.

2° posto Danielino Hackett:  dopo la vigorosa e virile ranzata messa in atto sul finire della scorsa stagione DH ha pazientemente ricostruito la sua pettinatura prima con un mini funghetto afro e poi col trionfale ritorno dei dreadlocks verticali con headband. Come un novello Sansone è pure tornato a dominare le partite come faceva a Siena. Non casualmente.

Daniel Hackett (Foto: Savino Paolella)

Daniel Hackett (Foto: Savino Paolella)

1° posto Rimantas Kaukenas: capelli in acciaio inossidabile, Rimas non cambia pettinatura dal 1992 quando conobbe quindicenne Donatas ul barbeé da Vilnius e non ha mai più cambiato. Nessun ciuffo né singolo  capello ribelle osa spostarsi dalla sua posizione programmata. Scommettiamo che a 90 anni suonati Kaukenas avrà ancora questa pettinatura. Squadrata, precisa, granitica. Perfetta.