Segafredo Bologna – LavoroPiù Bologna 81-60 (19-9; 23-9; 24-23; 15-19)

Bologna – la Virtus vince il Memorial Porelli al termine di una sfida che ha visto contrapposte due formazioni di due categorie diverse. Seppur si trattasse di una partita amichevole, il clima goliardico del Derby è rimasto intatto, anche se la Fossa dei Leoni ha disertato. La Virtus ha toccato il massimo vantaggio sul +29 (81-52) e ha sempre condotto il match, tranne i primissimi minuti di gara. La Fortitudo ha pagato a caro prezzo, come da pronostico, il minor atletismo e il numero inferiore di strangers a disposizione. C’è che dice che il Derby non può mai essere amichevole, quello che è certo è che la memoria dell’avvocato Porelli, uno dei più grandi dirigenti della storia del basket italiana, è stata degnamente celebrata.

Cronaca: come è giusto che sia, il primo canestro della partita lo segna Mancinelli, il veterano dei derby, colui che ha disputato tantissime stracittadine bolognesi sempre con la canotta della Fortitudo sulle spalle. Oggi va in scena un derby amichevole d’estate, ma il clima è ugualmente elettrizzante, nonostante l’assenza della Fossa dei Leoni, la storica tifoseria biancoblu. La Virtus parte molto contratta e patisce un po’ l’emozione dell’esordio al Paladozza. Ci pensa Taylor a svegliarla dal torpore con 10 punti realizzati in meno di dieci minuti di gioco. La Segafredo trova il primo vantaggio in doppia cifra del match sulla sirena del primo quarto grazie ad una tripla di Punter: 19 – 9. La Fortitudo è spuntatissima dalla lunga distanza e sotto canestro subisce il maggiore tonnellaggio della Virtus, dato dalla differente categoria. La Segafredo ha spesso e volentieri un extra possesso in caso di errore in attacco e il numero dei rimbalzi catturati dai bianconeri è impietoso nei confronti della Fortitudo. Rosselli, il fischiatissimo ex giocatore bianconero, è l’unico giocatore che prova a tenere a galla la formazione di coach Martino. Fiammata di Martin e la Virtus chiude il primo tempo in pieno controllo: 42 – 18. Hasbrouck, dopo aver sbagliato sei conclusioni dalla lunga distanza nei primi venti minuti di gioco, prende le misure dei ferri del Paladozza e mette a segno 16 punti (con 4 triple) nel terzo quarto. La Segafredo, però, non alza il piede dall’accelleratore, guidata sempre dal trio Taylor-Punter-Qvale. 66-41 al 30esimo. Nell’ultimo quarto, con il risultato finale già ampiamente deciso, coach Sacripanti dà ampio spazio ai più giovani come Matteo Berti e Alessandro Cappelletti. In particolare quest’ultimo si mette in luce con alcune pregevoli iniziative. Nel finale Taylor esce dolorante toccandosi il ginocchio e la Virtus dovrà valutare le sue condizioni fisiche nei prossimi giorni. Finisce 81-60, con un successo per la Virtus, come da pronostico.