Vanoli Cremona

Johnson-Odom 8 Non fatica quasi mai a trovare la via del canestro ma lo fa soprattutto nel momento più caldo della gara, quando Pesaro cominciava a rappresentare una spina nel fianco per i biancoblu: le sue conclusioni, architettate grazie alla consueta e rarissima esplosività fisica, tagliano le gambe ai giocatori della Vuelle. I 25 punti e 32 di valutazione rappresentano una interpretazione da Oscar, ma stavolta dovrà accontentarsi del premio come Miglior Attore Protagonista.

Sims 7 E’ il biancoblu più prolifico dei primi 20”, seppure patisca in fase difensiva le sfuriate di Mika dal quale subisce anche una stoppata. Tuttavia, in attacco ripaga il lungo avversario con la stessa moneta e riesce anche a trovare il modo di scrollarsi l’arcigno e malefico peso di quella stoppata rimediandone un paio in maniera pirotecnica ad alcune casacche biancorosse. Nonostante qualche consueto movimento indolente, firma una prestazione da 18 punti e 7 rimbalzi. Miglior Attore Non Protagonista.

T.Diener 7 Il suo 36esimo compleanno lo festeggia come se ne avesse compiuti 20 ma con un dose di maturità sulle spalle: gioca una partita silenziosa mostrandosi alla stampa solo per obblighi professionali inanellando un 2/3 al tiro, ma senza esibirsi in particolari interpretazioni. Infatti, preferisce rinchiudersi nella sua cabina di regia a sfornare 8 assist per i compagni. Vince il Premio alla Miglior Regia col film “Lo strano caso di Benjamin Burton”.

D.Diener 7 Dopo le strabilianti prestazioni da cecchino e, quindi, da vero ManDrake, disputa una gara da gregario visto il basso rendimento realizzativo ma l’elevato contributo al gioco globale dei biancoblu, raccogliendo per giunta 5 rimbalzi: non proprio la sua specialità. ManKind.

Portannese 7 Buona prestazione del nazionale elvetico che gioca solo 10’ ma di grande energia in difesa e di precisione in attacco (2/2 al tiro), mandando tutti alla pausa lunga con una bomba ricevuta cortesemente da T.Diener. Miglior Cortometraggio.

Ruzzier 6,5 Preferisce far girare la squadra per la maggior parte del tempo assumendo le fattezze di un fantasma, finchè allo scadere del terzo quarto si materializza segnando l’unica tripla della sua gara con mano in faccia che decreta il 74-59 Vanoli.

Ricci 6 Parte bene ma poi si perde un po’ non trovando più la via del canestro, ma soprattutto dimostrando una insicurezza atipica per un gladiatore come lui. Ad ogni modo, solita partita di sacrificio e disponibilità.

Milbourne 6 Parte fortissimo infilando 7 punti nei primi 7 minuti di gioco, poi ruota in panchina e quando torna sul parquet perde improvvisamente lo smalto. Prova a scuotersi nel corso del match ma sembra non esserci nulla da fare e chiude con un 2/6 dal campo sbagliando un po’ troppo dalla media distanza.

Fontecchio 6,5 Partita non particolarmente brillante dopo le buone prove fornite con la Nazionale. Ma quando si deve riprendere dopo la pausa non è mai semplice e il 2/6 dal campo messo a segno per un totale di 5 punti e 2 rimbalzi lo testimoniano.

Martin 5,5 Tornato a disposizione dopo un problema all’adduttore, sbaglia diverse conclusioni da sotto che potrebbe fare ad occhi chiusi se fosse al top della condizione. A volte si prende dei tiri forzati come se volesse a tutti i costi dimostrare la stabilità della propria salute, oltre che il livello del proprio valore. In convalescenza.

Travis Diener ai tempi di Sassari, questa sera ha diretto al top le trame biancoblu

Victoria Libertas Pesaro

Mika 6,5 Ambiva all’Oscar come miglior attore ma viene scoperto giocare sporco contro il concorrente Gazzotti dalla giuria, che lo punisce con un fallo tecnico. Dunque, il Pala Radi lo battezza a suon di fischi come capro espiatorio di ogni calunnia caricandosi sulle spalle tutto il nervosismo e la pressione in una corsa all’oro ormai compromessa ma nella quale si fa valere senza guardare in faccia nessuno. Gioca una delle migliori partite in maglia Vuelle, con 21 punti,  9 rimbalzi e 2 stoppate, a dimostrazione che può tranquillamente ambire ad essere un pivot importante. Premio alla Migliore Sceneggiatura.

Bertone 6,5 Obbligato a ricoprire anche la posizione di ala piccola oltre a quella da guardia, in difesa fatica terribilmente ma il passaggio definitivo ad ala piccola sembra calzargli a pennello in fase offensiva, dove trova le sue entrate e qualche tripla insperata. Mette a segno 23 punti conditi da tanto sacrificio e buoni propositi. Migliori Effetti Speciali.

Ancellotti 6 Sims gli rende la vita difficilissima, ma riesce comunque a ritagliarsi il suo spazio, lottando a rimbalzo (5) e cercando di rendersi utile anche in fase offensiva. Termina con 3 punti a segno molto sudati.

Clarke 5 Ritorna in biancorosso con qualche chilo di troppo e con una conoscenza ancora superficiale dei compagni di squadra, ma la faccia tosta non gli manca e si prende diversi tiri (4/12) raccogliendo 5 rimbalzi ma perdendo anche ben 6 palloni. Visti l’enorme quantità di errori, se al posto del pallone avesse avuto un fucile in quel di Cremona ci sarebbe scappato il morto.

Moore 5 Giocatore che sfrutta massivamente le uscite dai blocchi ed i pick and roll, mette in mostra per un paio di guizzi e poco altro. Deve ancora trovare il modo di coesistere con Clarke esibendo le sue potenzialità dall’arco, senza rinunciare a tiri di responsabilità che stasera hanno toccato il 5/9 per un totale di 12 punti.

Ceron 5 Nella confusione che regna nella testa di coach Leka, il capitano pesarese è rimasto ai margini del match, anche se nei pochi minuti passati sul parquet non si è fatto rimpiangere visto l’1/3 dal campo.

Monaldi 5 Altra “vittima” di coach Leka, che non riesce a trovargli un minutaggio adeguato lasciandolo sul parquet appena una decina di minuti dove non demerita particolarmente, visti i 4 rimbalzi raccolti e un 1/2 dal campo, ma è comunque insufficiente.

Omogbo 4,5 Le tre partite con la nazionale nigeriana lo hanno riportato a Pesaro in stato particolarmente confusionale. Spesso parte in palleggio a testa bassa piroettando quasi scenograficamente contro i mulini a vento biancoblu facendo rizzare i capelli al suo allenatore e all’ambiente biancorosso. Si consoli col premio alla Migliore Scenografia.

And The Oscar goes to…

Oscar Schmidt, l’Oscar per antonomasia del Basket

Gazzotti 8 Contro la sua ex squadra sfodera una prestazione di grande attenzione difensiva raccogliendo la bellezza di 12 rimbalzi. Ripaga la fiducia di molti minuti sul parquet concessigli da coach Sacchetti con un buon bottino da 7 punti, derivati da un paio di fondamentali due tap-in una tripla a chiudere in estrema bellezza una grande e più che dignitosa gara. Sorprendentemente da Underdog, alla sua prestazione il premio di Miglior Film.