MONTEPASCHI SIENA

J.Viggiano: 7.5 – Dopo i fasti e la gloria per il miracolo allo scadere di Malaga si ricala nei panni del campionato con una gara dalle due facce. Da una parte il top scorer dei suoi, l’uomo del cambio di ritmo decisivo nel quarto periodo, l’Mvp della serata. Dall’altro il bersaglio preferito dei cazziatoni di coach Crespi per le amnesie difensive su Collins e Mayo che hanno permesso alla Sutor di rientrare nel terzo periodo. Visto l’esito finale della partita votiamo per la prima versione, ma che non ci prenda il vizio!
O.Hunter: 5.5 – Al solito alterna cose buone e fesserie. Visto che nel recente passato ci aveva abituato solo alle seconde specialità, apprezziamo il miglioramento in attesa di tempi migliori.
D.Cournooh: 6 – Il microonde della Montepaschi non entra nelle economie della gara. Crespi lo prova solo nel primo tempo, +8 comunque di plus/minus, scordandoselo in panchina nella ripresa. Alla prossima.

T.Rochestie: 6.5 – Parte con scelte a dir poco rivedibili. Il confronto diretto con Green nel primo tempo è improponibile. Nella ripresa, complice il calo del compagno, ha maggiori minuti a disposizione e, nel finale, sono le sue penetrazioni a mettere i titoli di coda alla gara.

Josh Carter (foto Alessia Bruchi 2013)

Josh Carter (foto Alessia Bruchi 2013)

J.Carter: 6.5 – Al solito è il primo dei suoi a mettersi in marcia. Parte con tre tiri per 8 punti. Poi, e neppure questa è una novità, si accontenta di prendersi tiri comodi dall’arco piuttosto che avventurarsi in avvicinamento. Irritante come un 203 vero come lui non abbia in repertorio neppure uno schifoso movimento spalle a canestro, opzione che lo renderebbe immarcabile. Esce anzitempo per il riacutizzarsi della distorsione alla caviglia destra patita a Pesaro.
T.Ress: 6 – Parte in quintetto al posto di Ortner per aprire il campo e permettere ad Hunter di giocare più interno. Chiude con due triple e tre stoppate una gara ordinata.
A.Cappelletti: ne
B.Ortner: 6 – Il primo tentativo di andare a canestro termina con uno dei suoi noti rigori a lato. Poi si rifà dando una solida mano a rimbalzo e dannandosi in difesa.
M.Udom: ne
D.Hackett: 6 – Aggiunge nel suo salvadanaio stagionale un altro tecnico. Attacca bene il ferro, si sacrifica a rimbalzo ed in regia, ma le 6 perse sono troppe. Serve maggiore attenzione e self control. E.Green: 6 – Parte alla grande. La gara di Malaga gli ha dato energia e fiducia nei propri mezzi dopo qualche passaggio nebbioso. Sul suo talento solo gli stolti hanno potuto dubitare. Resta in panchina per tutto il secondo quarto, ed al rientro ha perso lo smalto di avvio gara. Deve continuare a lavorare per trovare il timing del gioco.
Coach Marco Crespi: 7 – Valore all’uomo che, anche sul +20, si infuria con i suoi per le cattive esecuzioni. E visto che conosce bene i suoi pesci non lo avrà stupito vedere Montegranaro rientrare in partita. Senza English le rotazioni accorciate negli esterni gli facilitano il lavoro di gestione umana. Sulla gestione tecnica ancora c’è da lavorare visto che la squadra è troppo schiava del tiro da tre punti, soprattutto quando in attacco fa fatica, e che il tagliafuori è un emerito sconosciuto ai più. Visti i miglioramenti mostrati dall’inizio della stagione è lecito attendersi per il futuro passi in avanti anche in questi dettagli.

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SUTOR MONTEGRANARO

D.Cinciarini: 6.5 – Malissimo da due punti (1/9), bene negli altri aspetti del gioco, a partire dai 14 punti finali, per finire con la ruvidezza difensiva.
Z.Sakic: 5 Domina a rimbalzo offensivo (4 nel primo quarto, 8 totali) ma raramente converte gli extrapossessi in qualcosa di utile.
J.Mayo: 7.5 – Parte in sordina. Nel terzo quarto domina la ribalta con 12 punti, guidando la rimonta di Montegranaro. Chiude da top scorer della serata.
G.Tessitore: 6 – Minuti di utilità ed efficacia.

Doum Lauwers (foto Alessia Bruchi 2013)

Doum Lauwers (foto Alessia Bruchi 2013)

D.Lauwers: 5 – Un assaggio poco proficuo nel primo tempo e la ripresa in panchina.
L.Campani: 6 – Voto di incoraggiamento. Parte in quintetto per i guai fisici di Skeen, ma non riesce a mettersi in mostra.
V.Mazzola: 7 – Malino al tiro (2/7), ma la sua unica tripla da l’ultimo brivido al match. Un leone a rimbalzo e, patriotticamente, un italiano che chiude con 13 rimbalzi va sempre portato in trionfo!
N.Mitrovic: 4 – Visti i risultati ottenuti, i 14 minuti concessi al bosniaco sono veramente inspiegabili.
F.Quaglia: ne
M.Collins: 6.5
– Senza di lui il pesante passivo del primo quarto avrebbe potuto assumere misure ancora peggiori. Infila i primi sette punti dei suoi. Quando attacca il ferro da l’impressione di poter arrivare al capolinea contro chiunque. Cala poi nella ripresa ed è l’unico ad uscire per raggiunto limite di falli.
J.Skeen: 7 – Dopo una settimana tribolata Recalcati lo fa partire dalla panchina. Il fatto che faccia comunque di tutto per esserci, e che si danni per quel che può una volta sul parquet, la dice lunga sul carattere del giocatore.
Coach Carlo Recalcati: 6.5 – Pessimo avvio di gara per i suoi che, su ambo i lati del campo, mostrano il loro peggior repertorio: 12/18 concesso agli avversari, contro il misero 4/18 a segno. Il 37-17 di metà secondo quarto pare essere il viatico di una pessima domenica pomeriggio. Poi nell’intervallo riesce a trovare gli aggiustamenti adatti, dando la necessaria convinzione ai suoi che rientrano fino al 61-55 di fine terzo quarto. Nel momento decisivo gli mancano però l’energia di Skeen e la classe di Collins, dovendo alzare bandiera bianca.