Questa settimana l’obiettivo lo puntiamo sulle scarpe. Il basket ai massimi livelli si gioca sul parquet, una superficie dura ma elastica, verniciata e perfetta per correre e saltare. E le scarpe sono diventate determinanti per le prestazioni atletiche dei giocatori.

Fino agli anni ’70 le Converse All Star Chuck Taylor erano la marca e il modello dominante in Serie A. A quei tempi le scarpe da basket erano solo “alte o basse”, e color bianco-panna. Poi sono arrivati i colori.

Famose le mitiche “scarpette rosse” del Simmenthal Milano: fu la prima squadra italiana ad adottare le All Star rigorosamente rosse, tutti i giocatori con le medesime scarpe.

(Foto di Savino Paolella)

Converse All Star: oggi street-shoes di moda, un tempo quasi l’unica scarpa da basket professionale in Italia, assieme alle Adidas.

E la suola ce la facevamo andare bene per tutte le superfici e, se confrontate con le scarpe di oggi, l’imbottitura e il supporto plantare erano ai minimi livelli per un utilizzo professionale.

(Foto di Savino Paolella)

Oggi non è più così: l’avvento di nuovi brand e nuove tecnologie ha trasformato la scarpa da accessorio a protagonista delle performance atletiche del giocatore. Ma non solo: i giocatori scelgono con attenzione le proprie scarpe, le cambiano al variare della superficie di gioco e della partita, dell’avversario, delle proprie caratteristiche e per ragioni puramente estetiche o di affezione.

D’altra parte l’offerta è davvero ampia e articolata, sia per caratteristiche tecniche che estetiche. Non è solo il basket ad aver subìto questa evoluzione bensì tutti gli sport, ad iniziare dal calcio, per non parlare del tennis, della pallavolo e dell’atletica leggera.

Le grandi case produttrici sponsorizzano i team e anche i singoli giocatori. Accade infatti che sovente il team è sponsorizzato da un marchio di abbigliamento e scarpe sportive ma i singoli players usano le scarpe del proprio sponsor personale, che non sempre corrisponde con quello della squadra. Cose che succedono in ogni sport.

Le scarpe sono estremamente stressate nel basket atletico di oggi, giocato da atleti di oltre 100 kg, veloci e esigenti. Guardate in queste foto lo stress meccanico a cui sono sottoposte in azione. Solo la fotografia riesce a catturare certi attimi e siamo lieti di poter mostrare agli appassionati, attraverso questa rubrica, quali sollecitazioni sono costrette a subire le scarpe di oggi.

Foto di Roberto Caruso
Foto di Roberto Caruso
Foto di Roberto Caruso

Micov, Cinciarini e Lighty di Cantù sottopongono a torsione le loro Nike e Adidas (foto di Roberto Caruso).

Ad ognuno le sue….

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

L’EA7 Olimpia Milano ha Reebok come sponsor per l’abbigliamento e i giocatori hanno il proprio sponsor per le scarpe, in genere Nike e Adidas.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

La Pallacanestro Bennet Cantù ha Nike come sponsor di squadra, e i singoli giocatori scelgono poi il modello di scarpa a loro più confacente all’interno di questo brand.  Markoishvili ha scelto il un modello Nike “fluo”che ostenta in questa plateale palla-contesa.

 White “the Flight” e le sue Jordan 11

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di S. Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Guardate White “The Flight”, forse il più grande saltatore e schiacciatore del nostro campionato: per vincere la gara delle schiacciate all’All Star Game di Pesaro calza delle Nike grigie modello Jordan 11, ma in campionato adotta le Jordan 12 nero e rosso, dell’ultima foto. Solo per ragioni estetiche di abbinamento colori?

Ognuno poi ha le proprie personalissime necessità di protezione e confort delle estremità inferiori: c’è chi indossa due paia di calzini, chi ha fasciature o bendaggi preventivi e di rinforzo.

Ma allora come scelgono le scarpe i giocatori? quali criteri utilizzano? quali sono le manie e i piccoli segreti quando devono decidere a quali calzari affidare il grip al parquet e la spinta per saltare? L’abbiamo chiesto a un giovane giocatore di basket, noto anche per la sua grande passione per le scarpe sportive. La sua “collezione” occupa un’intera parete, tutte nelle loro scatole e alcune sono trattate come veri “cimeli” da collezione. Sono suoi i commenti più “tecnici” e le considerazioni da vero specialista.

Non pretendiamo certo di passarle tutte in rassegna, ma già scegliendone a caso alcune  calzate dai campioni di Lega A si scoprono dettagli interessanti.

Tra le scarpe più indossate sui campi italiani troviamo Adidas e Nike

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Adidas adizero crazy light.

Sono le scarpe da basket più leggere mai realizzate grazie alla tomaia in nabuk sintetico con ammortizzazione EVA. Leggerezza, stabilità e traspirabilità le qualità principali. Qui sopra le vediamo in bianco e in rosso, oltre che nella versione bassa “sprint web”.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Nike Zoom Kobe VI

Studiata appositamente per Kobe Bryant sostegno, offrono resistenza e leggerezza con un impiego di materiale minimo.

Ispirata al nome del serpente velenoso da cui deriva il soprannome di Kobe, Black Mamba, scarpa ad elevate prestazioni, stabile e confortevole. Qui la vediamo in due colorazioni.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella) 

Nike Zoom Hyperfuse 2011

scarpa senza cuciture e massimo sostegno. Studiata per resistere ai salti e agli atterraggi, il massimo in fatto di resistenza, leggerezza e confort.

L’ammortizzazione e la struttura garantiscono assorbimento dell’impatto e tutto il sostegno necessario nel basket atletico di oggi.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Nike Air Zoom Huarache 2K4

Look leggendario, evoluzione del modello originale reso celebre da una grande squadra di basket del college. Presentata nel 2004 è ancora oggi in produzione, dettagli  esclusivi, confort e ammortizzazione ideale, la rendono tutt’ora attuale.

Fascetta a strappo integrata sulla caviglia per garantire stabilità e comfort.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Nike Lunar Hypergamer

doppia funzione, partita o tutti i giorni, ammortizzazione e struttura senza cuciture caratterizzano questa scarpa che offre un elevato livello di comfort e resistenza. Struttura Hyperfuse per sostegno ultraleggero, resistenza e ventilazione.

Ammortizzazione sul collo per la protezione delle caviglie

Una bella serie di Nike Zoom Hyperdunk 2011

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Qui sopra vediamo una serie di Nike Zoom Hyperdunk 2011 in varie colorazioni.

Ammortizzazione leggera e super-reattiva, il flywire offre comfort e sostegno ultra-leggero,  con notevole riduzione di peso. Tomaia in mesh e linguetta per una traspirabilità ottimale. La suola è caratterizzata da un punto di torsione per l’aderenza durante i movimenti multidirezionali. Questo modello, nelle varie colorazioni, è uno dei più diffusi nei campionati nostrani.

 Le mitiche Air Jordan

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Nike Air Jordan XI

Una della più amate Jordan di tutti i tempi, la combinazione di tomaia in cordura, plantare in carbonio e rivestimento in pelle trattata garantisce performance elevate. E’ una scarpa davvero eccezionale: Micheal Jordan con queste scarpe vinse 72 partite in stagione, il quarto anello e il titolo MVP sia dell’All-Star Game sia delle finali. Scusate se è poco. Non si diventa come lui calzando le sue scarpe, ma possiamo provarci….

Qui sopra vediamo quelle calzate da Alessandro Gentile dell’Armani Olimpia Milano.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto di Savino Paolella)

Nike Air Max Soldier V

(Foto di Savino Paolella)

Nike Lebron VIII ps

Infine vediamo le “leggende”, le edizioni speciali delle scarpe che hanno fatto la storia di questo sport: le Air Jordan.

Chi le possiede le tiene come un cimelio, come queste Jordan 11, col viso di Michael Jordan sulla scatola e tanto di certificato di autenticità.

(Foto di Savino Paolella)
(Foto Gagliardoni)

Il top!

(Foto di Savino Paolella)
Foto Gagliardoni
Foto Gagliardoni

Il top dell’escusività tra le scarpe da basket? Forse lo sono queste Nike 2K5 in edizione limitatissima (650 paia) e disegnate da Tess Beach nel 2006, e il cui ricavato è andato in beneficienza ad un ospedale per i bambini. Il basket è sempre in prima fila quando si tratta di cause benefiche. Anche questo è il bello del nostro sport…


Savino Paolella