Foto di Savino Paolella © 2012

Foto di Savino Paolella © 2012

Bellissima e difficilissima la stoppata! Molto spesso l’intervento del difensore viene sanzionato con un fallo. E sovente è giusto così: magari non con la mano, ma col corpo è andato addosso all’attaccante. Alcune volte è anche solo il movimento del braccio “a mannaia” a trarre in inganno l’arbitro. E se l’attaccante è lanciato a canestro, il rischio di un contatto fisico e di farsi male è dietro l’angolo. Insomma, la stoppata è “rischiosa”, e forse per questo, quando riesce bene, strappa sempre l’applauso.

Foto di Roberto Caruso

Brunner si oppone a Andersen, il quale cerca di difendersi come può... (Foto di Roberto Caruso)

Immaginatevi quanto sia difficile per i fotografi cogliere l’attimo preciso del contatto. Per fortuna molti di loro hanno anche giocato a basket e conoscono/anticipano le azioni in campo. Sanno dove probabilmente arriverà la palla, e sono capaci di sfruttare a dovere le moderne fotocamere ultraveloci. Più avanti faremo una puntata di “Obiettivo sul basket” nella quale illustreremo trucchi e attrezzature per portare a casa belle immagini di questo sport.

Ma torniamo alla stoppata: uno dei modi migliori per difendersi dalla stoppata è….schiacciare! L’abbiamo visto nella seconda puntata di questa rubrica. L’altro modo consiste nel proteggere la palla e il braccio, come fa Andersen (Siena) in questa foto contro Brunner (Cantù), che gli va addosso col corpo…

Sempre Brunner protagonista in difesa in questa immagine che lo ritrae nel tentativo di ostacolare Radosevic.

Foto di Savino Paolella

Talvolta l’altezza non basta, se il difensore è anch’esso alto e atletico. Ne sa qualcosa Bourousis nella foto qui sotto. Avrebbe dovuto schiacciare!

 (Foto di Savino Paolella)
Bourousis rischia la stoppata nonostante i suoi 213 cm (Foto di Savino Paolella)

Come difendersi? Beh, se si ha la massa di Sofoklis Schortsanitis del Maccabi, gli avversari lui li tiene lontani con facilità…

Schortsanitis del Maccabi contro il giovane Radosevic dell’EA7 Olimpia (Foto Savino Paolella)

Qui invece Marconato riesce a stoppare proprio Schortsanitis.

Foto di Roberto Caruso

Quando diciamo che spesso l’arbitro fischia il contatto, anche se questo non c’è stato: Mc Calebb (Siena) sembra non toccare Basile (Cantù), ma l’arbitro ha fischiato fallo…

Foto di Roberto Caruso

Schermadini rischia il fallo con la mano sinistra

Foto di Roberto Caruso

Le moderne fotocamere professionali scattano fino a 10 foto al secondo. La sequenza che segue mostra la stoppata di Polonara (Teramo) ai danni di Alessandro Gentile (Olimpia). Quando la palla ha già lasciato le mani dell’attaccante in effetti la stoppata è meno a rischio fallo, il difensore deve fare attenzione a non urtare l’attaccante col corpo, ma se punta alla palla, la mano è salva.

Il sottomano in area attira lo stoppatore in agguato… (Foto di Savino Paolella)
Il difensore punta alla palla che ha appena lasciato la mano (Foto di Savino Paolella)
Via libera per raggiungere la palla là in alto… (Foto di Savino Paolella)
E basta un piccolo tocco per deviare la traiettoria, lassù, 50 cm sopra il ferro e senza commettere fallo (Foto di Savino Paolella)

Qui invece la “mannaia” di  Perkins  cala su Fajardo, ma con la mano sinistra si appoggia…

Foto di Roberto Caruso
Foto di Roberto Caruso

Una bella serie di stoppate più o meno riuscite….

Foto di Roberto Caruso
Foto di Savino Paolella
Foto di Roberto Caruso
Foto di Savino Paolella
Giganteggia Stonerook nel tentativo di fermare Markoishvili che ha fintato il tiro (Foto Roberto Caruso)
Szewczyk (Venezia) tenta la stoppata su De Nicolao (Treviso)  – Foto di Savino Paolella
Foto di Roberto Caruso

Talvolta il timore della stoppata costringe l’attaccante a tiri squilibrati o a cercare il passaggio…

Foto di Savino Paolella
Foto di Roberto Caruso

E infine un altro tentativo si stoppata sul tiratore da fuori, sempre molto spettacolare ma a rischio fallo.

Foto di Savino Paolella

Buona luce ai fotografi e buona pallacanestro a tutti!

Foto di Savino Paolella

Savino Paolella (testo e foto) e Roberto Caruso (foto)