Atripaldi MolinA Reggio Emilia senza Stefhon Hannah. L’inaspettata decisione viene svelata durante la conferenza stampa prepartita del giovedì, anticipata a causa della partita spostata al sabato sera in terra emiliana. La decisione viene dichiarata da Marco Atripaldi, scuro in volto: “La sospensione è dovuta a motivi disciplinari, nei prossimi giorni decideremo il da farsi. Non c’è stato nessuno scontro o rissa, c’è una difficoltà oggettiva del giocatore a comprendere le regole da rispettare in un posto come questo. Questa è una valutazione che il club ha dovuto prendere, a costo di farci del male sul campo. Non vorrei che passasse il messaggio che Hannah sia un bad guy; in alcuni casi non ha accettato l’autorità e le regole del vivere comune della squadra. Si è arrivati a questa decisione in seguito ad una serie di situazioni. Abbiamo preso la decisione nonostante la partita imminente proprio per dimostrare che crediamo in certi principi morali. È un segnale che diamo a tutte le persone che in questo momento lavorano con noi, perché tutti meritano rispetto. Non è successo nulla di grave comunque, gli allenamenti sono a porte aperte e tutti vedono che tutto va bene. In certi casi, o ci si separa, o ci si adegua. Nessuno è contento di tutto ciò, a partire dal coach per finire ai dirigenti.”

Nemmeno coach Molin è contento della decisione, nonostante sia stato lui stesso ad averla presa assieme al GM: “Una decisione sofferta, ma per le quali non bisogna pensare ai contraccolpi. Stefhon non è in discussione come giocatore. Non stava capendo la vita dentro la squadra, mi sono trovato costretto a proporre il suo allontanamento perché dopo che si parla bisogna agire e far capire che si ha il coraggio di prendere certe decisioni. Io e Atripaldi ci prendiamo questa responsabilità, col supporto del presidente. Se si deve costruire qualcosa di serio, ci sono dei valori che non si possono pestare. Penso che il rispetto, per noi e per i compagni di squadra, ci è dovuto. Abbiamo deciso di sospenderlo e non di tagliarlo, proprio perché vogliamo lasciargli la porta aperta. Però è ovvio che per la riconciliazione c’è bisogno della collaborazione di entrambe le parti e noi ci aspettiamo questo da lui. Mi auguro che capisca”.

Si spalancano dunque le porte del quintetto per Claudio Tommasini, alla prima in starting five nella massima serie: “Avrà la possibilità di mettersi in mostra, così come Scott che recupererà minuti dopo le ultime settimane.” Con gli emiliani non sarà una partita semplice: “Giochiamo contro una squadra che ha un reparto esterni di grande qualità con Karl, White e Bell dalla panchina. Il campo è abbastanza caldo, loro sono in un momento in cui devono dimostrare di fare bene. Tutto il bene di cui si è detto di loro lo scorso anno non è stato ancora confermato in toto quindi hanno desiderio di far bene avanti al loro pubblico. Per noi sarà una gara molto difficile, la nostra chiave sarà attaccare bene e di non vivere solo di tiro da tre punti. Ma andiamo lì a vendere cara la pelle con tutti i nostri mezzi e la consapevolezza che sebbene la partita di domenica scorsa contro Milano sia finita con una sconfitta ci sono stati dei miglioramenti. La stagione è appena iniziata.