VUELLE PESARO – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 96-104 (22-22; 45-48; 65-73; 96-104)

Ennesima sconfitta. Tra l’altro particolarmente amara, perché 104 punti in casa propria sono troppi.

Una Vuelle Pesaro che raccoglie spesso meno di quello che semina, deve stasera cedere le armi ad una Reggio Emilia che pare davvero in stato di grazia nei quaranta minuti passati all’Adriatic Arena.

I ragazzi di Menetti hanno portano a casa una partita con autorità, resistendo ai numerosi tentativi di Moore e compagni di rientrare grazie ad una difesa solida e ad una prova offensiva davvero straordinaria, in particolare da oltre l’arco: 56% da tre punti (71.4% nel quarto periodo).Pesaro è partita male, ha riacciuffato la partita tante volte, ma ha peccato di esperienza nel finale, perdendo un pallone pesante e non riuscendo mai a trovare antidoto alla confidenza di Reggio con il canestro. Una sconfitta pesante, che proietta la Vuelle ad una finale di stagione di sofferenza.

Cronaca – Inizio dalle marce alte da entrambe le parti, ma con una differenza: Reggio fa canestro, con estrema facilità. Reattivi sotto canestro, precisi nella qualità di gioco e estremamente cinici, i ragazzi di Menetti volano lontani a suon di triple e rimbalzi in attacco, portandosi sul 4-17 in un amen; Pesaro è in bambola, forza i tiri, non difende. Serve una reazione, che arriva partendo dalle seconde linee, qualche palla recuperata da Monaldi e i canestri di Moore. Pesaro colleziona un 11-0 di parziale e riapre i giochi. Alla fine del primo periodo il match è in totale equilibrio (22-22) ma con il passare dei minuti la Grissin Bon prova ad accelerare.
Le giocate di talento e fisicità di Wright e una difesa molto fisica, valgono un nuovo tentativo di fuga, mentre Pesaro incappa in difficoltà offensive e concede troppi canestri facili. La zona messa in campo da Menetti per tutto il secondo periodo toglie fluidità all’attacco biancorosso che però rimane in scia con i canestri intelligenti di Ceron, qualche lampo di Omogbo e la solita certezza Moore. All’intervallo il punteggio dice 45-48, per una partita tutta da giocare.

Il rientro in campo è battaglia vera. Reggio insiste con la zona, ma la Vuelle l’attacca con i tempi giusti e l’ordine necessaria, trovando i canestri in successione che valgono il primo vantaggio della partita. Sarebbe il momento per scappare, ma Reggio risponde ancora una volta con una raffica di triple a nome Llompart, Mussini e Markoishivili, ogni volta affossando le speranze pesaresi di impadronirsi del match e chiedendo il terzo periodo con un vantaggio deciso (65-73)….ma che non si rivela essere decisivo. La Vuelle non vuole saperne di mollare e recupera di nuovo la partita, con un Monaldi da 8 punti e due recuperi consecutivi..ed è di nuovo parità. Le due squadre non mollano, si scambiano canestri a ripetizioni, in un momento che ha dell’incredibile: sembra si possa solo segnare, nonostante l’intensità selvaggia. E’ spettacolo puro, ma qualcuno deve pur vincere. E Mussini e compagni sono incontenibili. A 19 secondi dalla fine il punteggio dice 96-99. Time out per coach Leka, ma al rientro in campo Pesaro perde la palla e regala due liberi a Wright. Da li è finita: 2/2 del lungo di Reggio e la bomba di Mussini da 9 metri a fotografia finale della gara: finisce 96-104.

Tabellini

Pesaro: 25/39 da due; 9/21 da tre; tiri liberi: 19/21; Bertone 18, Mika 18, Monaldi 17; Rimbalzi 21 (Omogbo 6); Assist 20 (Bertone 6)

Reggio Emilia: 22/34 da due; 14/25 da tre; tiri liberi: 18/21; Wright 21, Llompart 20, Mussini 18; rimbalzi 27 (Markoishvili 9); Assist 13 (Llompart 4)