Pesaro – E’ finita. Ed è finita bene. Pesaro vince, convince e si conquista in casa un vero e proprio spareggio che vale il definitivo obiettivo stagionale: la salvezza. Una gara senza domani che la Vuelle ha fatto sua con il cuore, e con l’atletismo. Una partita intensa da entrambe le parti, altalenante nei momenti e vissuta sulle emozioni e non sulla tattica. Caserta è scesa in campo con il coltello tra i denti, giocando un primo periodo di assoluto livello cestistico, segnando qui 30 punti sui suoi 70 totali. Pesaro ha retto l’impatto delle grandi percentuali casertane, chiudendo il primo tempo con un minimo vantaggio. Al rientro in campo i padroni di casa hanno messo in campo una difesa intensa e vinto ancora prima che sul campo nella testa un terzo periodo stratosferico da 21-13 e ipotecando la partita negli ultimi dieci minuti, respingendo gli ultimi tentativi dei bianconeri.

Cronaca – Dopo una settimana di preparazione ad una sfida di cui si è tanto parlato, è tempo solo di

(Fabrizio Stefanini 2014)

Ross al tiro (Fabrizio Stefanini 2014)

giocare. L’atmosfera è di quelle che esaltano e per primi i giocatori in campo lo avvertono. Entrambe le squadre partono fortissimo, in un palazzo che è una bolgia che esplode ad ogni palleggio. Il canestro casertano è una vasca da bagno nonostante un’intensità difensiva notevole: Scott e Ivanov da una parte puniscono lottando sotto canestro, Judge e Wright dall’altra rispondono colpo su colpo, ma la Pasta Reggia crea buone opportunità muovendo la palla è da tre punti è letale (6/6 nel periodo). Moore sfrutta i cambi difensivi con Judge e mette a segno due triple in fila di puro talento che scavano un primo solco: 13-21. Il ritmo della partita è altissimo e Caserta è una macchina da punti. Pesaro aggredisce e rimane a stretto contratto con Judge che sotto canestro fa ammattire con il suo atletismo Ivanov o Scott che sia: alla prima pausa il punteggio dice 27-30. In apertura secondo periodo Lorant e Myles provano a scappare con un 5-0 che è di fisicità a rimbalzo in attacco, per il punteggio di 32-30. È lotta selvaggia sotto canestro, e quando le percentuali di Caserta inevitabilmente scendono, Pesaro concede una marea di seconde opportunità che mantengono in parità i bianconeri in ben più di un occasione. A metà periodo ancora regna l’equilibrio assoluto per il 34-34. Michelori e compagnia sono bravi in un momento di difficoltà a sfruttare le  ingenuità dei giovani biancorossi e si guadagnino tiri liberi che convertono con precisione. In difesa La zona casertana crea difficoltà ai padroni di casa che se in un primo momento sembrano crollare, salvo ritornare prepotentemente in partita grazie ad una difesa fortissima e ad un Crow che segna due bombe fondamentali: all’intervallo i padroni di casa hanno la testa avanti e il tabellone dice 46-43.

Ronald Moore ha dominato la gara chiudendo con 22 in valutazione (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Ronald Moore ha dominato la gara chiudendo con 22 in valutazione (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Il rientro in campo dopo la pausa lunga è ancora tutto pesarese. Le percentuali biancorosse si alzano, la 3-2 di Caserta non argina il talento degli esterni biancorossi: Ross, Wright e Lorant segnano tutto quanto passi loro per le mani. E’ proprio la  tripla dell’ungherese che vale il 60-49 e il tempestivo time-out di coach Esposito. Al rientro in campo i padroni di casa continuano ad avere il pallino del gioco, tutto viene facile e Caserta si intestardisce in qualche soluzione difficile. Arriva il massimo vantaggio sul punteggio di 67-52 con l’Adriatic Arena in festa. Ci pensa Moore a frenare gli entusiasmi: la sua tripla allo scadere vale il 67-56. L’inerzia pesarese conquistata nel terzo periodo continua nell’ultimo. In campo c’è una sola squadra, guidata da un solo uomo: Laquinton Ross. l’americano sale in cattedra e spiega brani di pallacanestro di primissimo livello. I ragazzi di coach Esposito provano un ultimo sussulto quando Pesaro rischia un calo di tensione, difendendo forte, correndo in contropiede e segnando troppi punti facili che valgono il 76-67. Da qui Pesaro recupera, vede il traguardo sempre più vicino, con il pubblico in festa. Finisce 80-70. E’ invasione di campo, è salvezza.

Mvp: Ross. Ha la freddezza dei grandi campioni. Rebus indecifrabile per la difesa casertana, dopo un primo tempo da 4 punti ne segna un secondo da 24. Gioca in post basso, tira fuori (4/7), raccoglie rimbalzi (12) e la sua stoppata su Ivanov con tanto di urlo “not in my house” è la ciliegina sulla torta.

Tabellini.

Pesaro: Ross 28, Myles 4, Basile, Musso 6, Raspino, Judge 14, Lorant 12, Tortù, Crow 6, Raspino, Wright 10. Rimbalzi: 43 (Ross 12) Assist 9 (Musso 3)

Caserta: Mordente 4, Domercant 4, Antonutti 5, Vitali 5, Tommassini 3, Michelori 3, Fabbri, Moore 19, Tessitori, Scott, Ivanov 17. Rimbalzi: 37 (Moore 7) Assist: 9 (Moore 3)