Jordan Theodore, MVP con 29 punti ai tempi del Banvit (Fonte Youtube.com)

Ancora una volta EA7 Milano. Le scarpette rosse si portano a casa la Supercoppa Italiana 2017 di scena a Forlì, la seconda consecutiva, battendo al termine di una partita molto tirata i campioni d’Italia della Reyer Venezia per 82-77. Due squadre che, al primo appuntamento importante della stagione, hanno dimostrato buona parte delle loro qualità: Milano è ancora una volta profondissima e sembra aver trovato giocatori con fame di vittorie, come l’MVP Jordan Theodore, autore di 29 punti, ed il suo degno compare Andrew Goudelock, silente per più di 30 minuti ma determinante quando la partita si avviava alla conclusione. Potranno trovare ottimi sbocchi anche la coppia di lunghi M’Baye – Gudaitis, che ha dominato sotto le plance con la sua energia. Venezia si è invece dimostrata coriacea, con le abilità realizzative dei vari Johnson, Bramos e Peric ad uscire fuori assieme all’intelligenza cestistica di Michael Jenkins; ma dopo aver inseguito per tutto il match, la squadra di De Raffaele non è mai riuscita a trovare il giusto spiraglio per mettere definitivamente la freccia, oltre ad aver mostrato una certa leggerezza nel pitturato. 

Milano è più presente sotto le plance, riuscendo a fare onde in pitturato. La Reyer prova subito a far valere la sua difesa, ma tre falli fischiati nel primo minuto di gara inibiscono gli orogranata, già in bonus dopo 150 secondi. A guidare le sfuriate offensive dell’Olimpia sono le penetrazioni di Jordan Theodore, che segna 5 dei primi dieci punti delle ‘scarpette rosse’; un viatico perfetto per gli uomini di Pianigiani, che imbastiscono un break di 11-2 in nemmeno tre minuti grazie alle mani morbide di Gudaitis: De Raffaele, che deve rinunciare a Watt (4 punti nei primi minuti) con due falli sul groppone, richiama i suoi con un time out sul 16-7. La Reyer riesce a collezionare qualche buon attacco con l’ingresso delle seconde linee, in special modo con l’indole lottatrice di Peric, ma il cuore slavo dei Milano, composto in questo caso da Bertans e Micov, permette alla squadra di Pianigiani di essere comodamente in vantaggio per 26-17 al 10’.

Theodore continua ad essere un’iradiddio: la sua velocità mette costantemente in crisi la difesa di Venezia, che non sa che uomini opporgli per tenere il suo primo passo. Sei punti consecutivi ed un assist in transizione per Cinciarini concedono il massimo vantaggio al 12’ sul 34-21. Toccato il fondo, De Raffaele tenta di risalire chiedendo ai suoi ragazzi meno frenesia offensiva. Una tripla di Bramos dà fiducia alla Reyer, anche perché dall’altra parte l’EA7, o meglio Jordan Theodore, non riesce più a trovare dei varchi nella difesa orogranata. Pianigiani tenta di arginare il break con un time out, ma non conta: dopo le scorribande di Bramos entra in scena Michael Jenkins, che con sette punti in fila riavvicina i campioni d’Italia. Con un break di 18-6 in sette minuti e mezzo, si va all’intervallo con il punteggio in equilibrio sul 40-39, nonostante Venezia ha da recriminare per un paio di occasioni sprecate per passare in vantaggio.

Al rientro in campo è partita vera: la zona di De Raffaele riempie l’area per bloccare le avventure al ferro di Theodore. Le percentuali iniziano a scendere da entrambi i lati del campo, con la guerra di nervi che prende il sopravvento sula tecnica pura, mentre nel pitturato sale di tono Amath M’Baye (segnatevi il nome). La Reyer riesce a resistere ad un’incollatura grazie a Biligha, costantemente in campo per i problemi di falli di Watt, e ad un paio di grandi iniziative di Michael Bramos. Al 26’ Jordan Theodore, in assenza di Goudelock al meglio, mette cinque punti consecutivi alla sua maniera dando un po’ di respiro a Milano sul 55-49 e diventando il miglior realizzatore biancorosso in una gara di Supercoppa grazie ai suoi 27 punti, ma la risposta dell’oggetto misterioso (finora) Dominique Johnson permette alla Reyer di rimanere ad un possesso di margine sul 58-55 del 30’.

La Reyer riesce sempre a rispondere colpo su colpo, ma non riesce a mollare il colpo decisivo per mettere il naso avanti. Le cose per De Raffaele si complicano quando MarQuez Haynes, ex della gara, è costretto da quel diavolo di Jordan Theodore a commettere in successione il quarto ed il quinto fallo; ma poco dopo l’orgoglio di Peric porta il tanto agognato pareggio della Reyer a quota 61 al 33’. Ma per sfortuna dei campioni d’Italia è proprio in quel momento che entra in gara ‘MiniMamba’ Andrew Goudelock. Tripla da quasi nove metri e due tiri dalla media distanza propiziano il parziale di 10-2 che riallontana Venezia in nemmeno due giri di orologio. Gliuomini di De Raffaele si affidano a Bramos, che sbaglia due conclusioni consecutive, mentreMilano conferma il +8 al 37’ con un canestro di Gudaitis. Dominique Johnson tiene ancora in vita la Reyer, che viene ricacciata indietro dall’energia di Gudaitis e soprattutto M’Baye, autore di due triple negli ultimi cinque minuti. Sembra fatta per Milano, ma quattro punti di Johnson dimezzano lo svantaggio quando siamo entrati nell’ultimo minuto di partita. L’ultimo canestro è causato da una persa di Goudelock,che dopo il time out si fa perdonare appoggiando in sottomano il -6, ma M’Baye riapre la gara a 36’’ dalla fine con un fallo sul tiro da tre punti di Jenkins. Il numero 11 non trema dalla lunetta, mentre Ress decide di spendere il fallo per mandare Theodore dalla linea della carità. Una scelta cervellotica, quando con una buona difesa Peric e compagni avrebbero avuto la possibilità di costruire il tiro del pari con 10’’ da giocare. Sono in pratica Theodore e Goudelock a chiuderla dalla lunetta; Milano esce da Forlì a braccia alzate e con Jordan Theodore meritatamente MVP.

“Sono molto contento – si esprime così Simone Pianigiani ai microfoni di Eurosport della prestazione dei ragazzi, il merito va a tutti coloro che lavorano nell’ambiente Olimpia, capaci di trasmetterci positività. In questo modo io e i ragazzi abbiamo potuto lavorare al meglio in questo periodo, con loro che ci hanno spinto con enorme desiderio. Un trofeo importante per come è arrivato; il nostro è un gruppo nuovo, abbiamo ancora tanto lavoro ed un percorso lungo da intraprendere per diventare una squadra di livello, ma contro una Venezia già in possesso di una sua identità è stato importante tenere in mano il ritmo della gara, trovando soluzioni diverse in attacco nonostante i problemi fisici, con Goudelock con la febbre alta e Cusin fuori subito che ha costretto Jefferson a giocare da pivot”.

“La nostra – dice Walter De Raffaele è stata un’ottima partita. Dispiace perdere perché c’era in gioco un trofeo, siamo stati solidi rientrando da un parziale iniziale, l’unico rammarico è stato non riuscire mai a mettere la testa avanti. Meriti a Milano che ha meritato la vittoria, ma abbiamo tante cose positive su cui ripartire. La EA7 ha giocatori come Goudelock in possesso di un talento superiore che quando abbiamo pareggiato ci ha ricacciato indietro con una sfuriata, abbiamo riprovato a rientrare ma non ci siamo riusciti. Ma va bene così”.

EA7 Armani Milano – Reyer Venezia 82-77 (26-17, 40-39, 58-55)

Milano: 25/47 da 2, 6/14 da tre, 15/21 ai liberi. Theodore 29, Goudelock e M’Baye 14. Rimbalzi 39 (M’Baye 10), assist 8 (Theodore 5)

Venezia: 18/35 da due, 9/28 da tre, 14/18 ai liberi. Johnson, Bramos e Jenkins 14, Peric 13. Rimbalzi 28 (Bramos 5), assist 17 (tre giocatori a 3)