Umana Reyer Venezia – Acqua Vitasnella Cantù 88 – 73 (serie 3-2)

Taliercio stregato per Metta World Peace, espulso a 3 minuti dalla fine (Foto: Alessandro Montanari 2015)

Taliercio stregato per Metta World Peace, espulso a 3 minuti dalla fine (Foto: Alessandro Montanari 2015)

Mestre (VE) – È stata la partita che tutti si aspettavano. Intensa, fisica, equilibrata, decisa dal secondo tempo di una Venezia in missione, abile a sfruttare le proprie armi migliori, preservate causa acciacchi fisici nel primo tempo. Cantù, nel primo tempo, ha dato l’impressione di avere in mano la gara, mettendo in difficoltà la Reyer con una difesa attenta, impedendo la transizione e costringendo i lagunari ad affidarsi al tiro dall’arco che non da i frutti sperati (2/10), a Goss ed al tiro dalla media di Ortner per restare aggrappata alla partita, mentre la squadra di Sacripanti ha continuato ad attaccare efficacemente, alternando ottimamente la selezione dei tiri, chiudendo col 65% dal campo la prima frazione. Se non fosse per le 12 palle perse nel primo tempo, forse parleremmo di un altro finale, perché gli errori costano dieci tiri in meno rispetto agli avversari nonostante il dominio a rimbalzo (18-9), ed i soli 3 punti di scarto all’intervallo rendono l’idea del tipo di partita alla quale si sta assistendo. Peric è visibilmente acciaccato, Ress ed Aradori non vedono il campo, i lunghi canturini sono difficili da accoppiare. Sembra finita quando World Peace e compagni rientrano e piazzano il 5-0 che porta ad 8 i punti di distacco, ma ancora una volta, il cuore orogranata esce alla ribalta, e guidati dalle triple di Goss e Stone (incredibile 4/6 dall’arco), l’Umana si riporta avanti, e gioca un finale travolgente grazie all’ingresso di Aradori e Ress, che in 7 minuti colleziona un plus/minus di +14 mettendo a referto 10 pesantissimi punti e catturando 3 rimbalzi. Nonostante questo, lo scarto resta minimo fino al momento chiave della partita: una lite tra Stone e World Peace (per i dettagli, si legga l’intervista a coach Sacripani) incendia un già bollente Taliercio, ed una finta di lancio di bottiglia dello stesso nei confronti della curva di casa costa l’espulsione all’ex Knicks, consentendo a Goss dalla lunetta di portare a 8 i punti di vantaggio. L’intensità difensiva di Venezia è massima, Jackson contribuisce con punti decisivi, e nel boato del palazzetto, la squadra di Recalcati riesce a recuperare gioco, incontro e serie. Finisce 88-73.

MVP Phil Goss: Anche se è davvero difficile assegnare ad un solo giocatore la palma di migliore. Gioca una partita da trascinatore, prendendosi responsabilità importanti e decidano l’incontro con i suoi punti.

Umana Reyer Venezia – Acqua Vitasnella Cantù 88 – 73 (17-17, 19-22, 26-18, 26-18)

Venezia: P. Goss 24, J. Stone 17, B. Ortner 14; Rim(28): J. Stone 8; Ast(19): J. Stone 6

Cantù: A. Abass 15, D. Johnson-Odom 14, J. Feldine 12; Rim(34): 3 giocatori con 6; Ast(9): J. Feldine 3

Coach Carlo Recalcati: Abbiamo sofferto e sudato tutti, in quella che è stata veramente una grande prestazione. Cantù per noi è una squadra ostica, difficile da affrontare come visto nella serie, dovevamo portarli sul nostro campo ed obbligarli ad abbassare i quintetti, portando Stone da 5 se necessario. È la caratteristica della nostra squadra, che sfruttiamo sapendo di pagare qualcosa sotto altri aspetti. Questa quinta partita, con i problemi che avevamo, è stata monumentale, una soddisfazione grossa anche per uno come me che dimentica facilmente. In molti ci davano spacciati, dicendo che loro sarebbero arrivati con le bare alle quali mancavano  solo i chiodi. Ed invece siamo qua, a giocare la semifinale, insieme a chi ha sofferto con coi come il presidente, a cui dedichiamo la vittoria visto anche la partita importante che sta giocando. Il Taliercio è stato superbo, due giorni al pianella oggi pazzesco. superare difficoltà nei momenti importanti, tomas stoico, cercato di centellinarlo per averlo nei momenti decisivi, idem per pietro, grande disponibilità di tutti di sopportare momenti difficili. siamo andati avanti ugualmente con le nostre scelte, ed alla fine abbiamo pagato. siamo una squadra da 3560 persone, di cui essere veramente fieri.

Coach Pino Sacripanti: Credo che meritassimo un po’ di più. Abbiamo giocato in un clima infuocato, in maniera ottima per i primi 25’ minuti, sbagliando troppi tiri facili quando sono andati avanti, subendo troppo il pick and roll centrale, oltre ad aver subito canestri frutto del grande talento e anche della fortuna. È stat una grande serie, che abbiamo giocato fino in fondo in maniera vera da squadra vera. Purtroppo non siamo riusciti a portarla a casa e questo spiace molto, ad un certo punto abbiamo lasciato troppi vantaggi sul loro pick and roll senza dimenticare quello che è stato il momento chiave della partita. Mi dispiace non lo accetto, abbiamo subito di tutto, siamo stati bersagliati tutta la partita senza reagire, ma nell’occasione della lite tra Stone e Metta, Colombini è saltato in campo senza essere punito mentre la finta di lancio di bottiglia di World Peace è stato fischiato il tecnico. Sono due episodi cruciali, con noi a -7 ed una potenziale serie di liberi da tirare. Abbiamo subito di tutto, su tre episodi è stata punita solo la nostra squadra. Non credo sia corretto, sul campo dobbiamo essere tutelati e l’ho detto all’arbitro a fine partita, si viene a giocare a basket e non a fare la guerra. Non lo riesco ad accettare, ma detto questo, in bocca al lupo a Venezia per il proseguo di questi playoff.

Pagelle:

Umana Reyer Venezia

J. Stone 7,5: Sale fisicamente lui, sale tutta Venezia. Difendendo da 4, scombina i piani di Cantù, se ci mette anche le triple…

H. Peric 5,5: Non sta bene e si vede.

P. Goss 8: Prova da capitano. SI carica sulle spalle la squadra nei momenti più difficili.

J. Jackson 7: Tanti punti importanti nei momenti più caldi della partita.

T. Ress 8: Quando 7 minuti possono cambiare una serie. Immortale.

B. Ortner 7,5: Se Venezia resta in partita, è soprattutto merito suo.

S. Nelson 6,5: Con un Peric così, tocca a lui sopperire. Buona prova dell’ex canario.

P. Aradori 7: Su una caviglia sola, scompiglia la difesa di Cantù.

J. Viggiano 7,5: Se Stone può difendere sui lunghi, è grazie al suo lavoro su DJO.

Acqua Vitasnella Cantù

D. Johnson-Odom 6: Molto bene fino al calo generale.

J. Feldine 6: Si veda sopra.

A. Abass 6: Tanta energia e tanto dinamismo.

D. Jones 5,5: Non è stata decisamente la sua serie

G. Shermadini 5,5: Perfetto al tiro, ma tante palle perse.

I. Buva 5: Non riesce a trovare spazio nella marcatura di Stone.

S. Gentile 5,5: Esce zoppicando. Non poteva dare di più

E. Williams 5,5: Pericoloso ed efficace fino agli aggiustamenti difensivi di Venezia.

M. World Peace 5: Venezia non deve piacergli particolarmente. Domina Peric, entra Stone e scombina tutto, finisce con l’espulsione.