(Fabrizio Stefanini 2013)

(Fabrizio Stefanini 2013)

Le due gare del monday night inscenavano dei duelli da Davide contro Golia, e, come spesso capita, sono stati i giganti a prevalere. Montepaschi Siena ed EA7 Armani Milano vincono rispettivamente con la Victoria Libertas Pesaro e la Giorgio Tesi Group Pistoia senza particolari patemi e si inseriscono nel gruppo di testa. Due vittorie larghe, 69-94 per i pluricampioni d’Italia all’Adriatic Arena e 75-55 per le scarpette rosse, con i risultati mai in discussione e le stelle Hackett e Langford sugli scudi. Pesaro e Pistoia devono cambiare qualcosa. Se i biancorossi ci provano con il probabile innesto di Bobby Jones, i toscani sembrano affetti da immobilismo, seppur più di un giocatore non abbia ancora convinto dopo un mese. Unico risultato: l’ultimo posto in classifica, ancora a digiuno di successi. Nell’anticipo del sabato non era stata storia tra Grissin Bon Reggio Emilia e Pasta Reggia Caserta. La squadra di Menetti ha fatto valere il fattore campo e messo a tacere le ambizioni dei bianconeri, pur senza il play titolare Hannah, dopo soli 15 minuti. Per i padroni di casa, che raggiungono gli avversari a quattro punti in classifica, ci sono sei uomini in doppia cifra nel 76-59 finale, con James White capofila a 17 punti; l’allungo decisivo arriva però con Michele Antonutti e Greg Brunner, autore di una gara globale con 11 punti, altrettanti rimbalzi, 4 recuperi e 5 assist. Per Caserta esce dal marasma un buon Jeff Brooks (17 con un solo errore al tiro); da dimenticare la serata di Chris Roberts che chiude con lo zero alla voce “punti” in 34 minuti.foto-alessandro-montanari-2013-6

Risorge la Vanoli Cremona nell’occasione più importante. Per la prima vittoria in stagione gli uomini di Gresta si concedono uno scalpo importantissimo come quello del Banco Sardegna Sassari, apparso demotivato e con poca concentrazione. Ci vuole un Jason Rich da 25 punti (in 23 tiri) per aver ragione dalla difesa sassarese; risalta la prova del recuperato Chase (10 in 13’), oltre alla marcatura asfissiante di Jackson su Drake Diener. I sardi invece si affidano a Thomas e Johnson, ma c’è un problema in cabina di regia: Marques Green fatica ancora ad ingranare e Drake Diener non può riuscire a tenere l’intera stagione. Finisce 86-74.

In vetta alla classifica dopo quattro giornate c’è la sorprendente Enel Brindisi, candidata al ruolo di fastidiosissima contendente alle zone alte della classifica. Un Jerome Dyson quasi perfetto a livello balistico (24 punti con 4/5 da due e 2/3 da tre, 10/12 ai liberi) è il massimo protagonista della gara del Taliercio dove l’Umana Venezia deve inchinarsi per 82-87. La guardia, infatti, è stata titolare dell’allungo decisivo per i pugliesi a due minuti dal termine, finalizzando il lavoro nel pitturato di James e Aminu ed i 14 punti dal pino di Folarin Campbell; i lagunari non sono più riusciti più a colmare il gap, nonostante i bombardieri Donell Taylor e Andre Smith e restano fermi a due punti.

rich-in-entrata-foto-di-a-bignami-2013Torna al successo la Granarolo Bologna di Luca Bechi. Le “V nere” conquistano la terza vittoria in campionato schiacciando la Sutor Montegranaro per 96-73. Era il giorno di Roberto Brunamonti ed i marchigiani non fanno nulla per rovinare la festa agli emiliani, che conducono comodamente sin dalla palla a due regalando ai tifosi dell’Unipol Arena un grande spettacolo. A comandare la truppa è Matt Walsh con 21 punti e 8 rimbalzi, altri cinque virtussini sono in doppia cifra. Per la Sutor si difendono Sakic (15 e 11 rimbalzi) e Skeen, negativo il debutto dell’attesissimo Mardy Collins, con soli quattro punti e tanti errori. A tre vittorie anche la Cimberio Varese, che non ha fatto tanti complimenti al suo ex allenatore Frank Vitucci e rispedito in terra irpina la Sidigas Avellino con un pesante 85-68. Rispetto a Sassari qui la cabina di regia ha funzionato come un orologio svizzero: 35 punti e 10 assist della coppia Clark-De Nicolao, che ha stravinto il duello con Lakovic e Spinelli, l’altro duo Hassell e Polonara hanno fatto a fette i lunghi avversari, sorretti solo da Will Thomas e un Kaloyan Ivanov stranamente a corrente alternata.

Jenkins attacca il canestroC’è stato bisogno invece del supplementare per la replica dell’appassionante semifinale dello scorso maggio tra Acea Roma e Pallacanestro Cantù. A spuntarla sono stati gli uomini di Pino Sacripanti per 80-82; senza Aradori infortunato e un Ragland non al meglio, è Michael Jenkins a spiegarla con 22 punti e 5 assist, ben coadiuvato da uno Stefano Gentile in versione cecchino e da Maarty Leunen vicinissimo alla doppia doppia (10+9). I capitolini si fanno trascinare da Jordan Taylor e Quinton Hosley, ma l’apporto dell’ala viene a mancare nell’extra-time ed al play, lasciato solo, non è riuscita l’impresa.