EA7 Emporio Armani Milano-Red October Cantù 87-75

Vladimir Micov (foto Stefano Gandini 2018)

L’Armani Milano non sfonda quota 100 ma si porta sul 2-0 nella serie con la Red October Cantù e mercoledì sera può chiudere a Desio. Una gara-2 che sembra uguale a gara-1 per almeno 15′, in cui Cantù sembra non essere in campo, ma poi diventa diversa e molto equilibrata, con Milano che la porta a casa solo perché ha una panchina infinita e soprattutto continua a difendere con grande aggressività e fisicità, da vera squadra di EuroLeague, forzando di nuovo Cantù a spadellare da dietro l’arco (8/26 dopo il 6/18 di sabato sera) e dominando a rimbalzo. L’Olimpia gioca sul velluto per 15′ in cui segna 50 punti, tirando complessivamente con il 50% nei primi 20′, però poi soffre la diversa intensità difensiva di Cantù, segnandone solo 9 nei successivi 10′ e non arrivando al 37% al tiro nella seconda metà di gara. Cantù si è appoggiata a Thomas e Burns finché i problemi di falli non li hanno limitati ma Sodini può recriminare soprattutto su un approccio ancora una volta molto morbido in difesa ed un reparto esterni, Culpepper escluso, che non è mai entrato in partita (Smith ha segnato il primo canestro a 20″ dalla sirena finale). La speranza è che il PalaDesio possa dare la scossa giusta ad una squadra che ha quantomeno dimostrato di avere una buona capacità di reazione anche se il divario con Milano sembra evidente.

Christian Burns (foto R.Caruso 2017)

Christian Burns (foto R.Caruso 2017)

LA PARTITA – Cantù parte meglio, almeno in attacco con Thomas e Burns, mentre in difesa soffre tantissimo nel pitturato dove Milano banchetta con l’80% nel primo quarto, con 15 punti di Micov e Kuzminskas. La Red October riesce a restare in scia fino al 19-17 poi però frana in difesa, concedendo troppo a Milano che vola sul 32-20 a cavallo della prima pausa. Burns è già a 7 rimbalzi, di cui 5 in attacco, ed insieme a Thomas è l’attacco di Cantù (23 dei primi 25 sono della coppia) mentre dall’altra parte è Bertans l’uomo in più, sfruttando da dietro l’arco la difesa brianzola che collassa per limitare le percentuali nel pitturato dell’Olimpia, che tocca il +17. Cantù è con la testa fuori dal match e mostra grande nervosismo soprattutto con gli uomini migliori,  Burns e Thomas, mentre Milano gioca da sola e segna il punto numero 50 dopo 15′ doppiando la Red October. Micov mostra poca intelligenza facendosi fischiare un tecnico evitabilissimo che cambia leggermente il flusso della gara permettendo a Cantù di ricucire prima dell’intervallo lungo.

Andrea Cinciarini (foto Stefano Gandini 2018)

La difesa di Cantù è decisamente competente al rientro in campo, concedendo solo tiri dalla lunetta a Milano e risalendo fino al -11, anche se il quarto fallo di Burns toglie a Sodini il principale terminale offensivo. L’Olimpia però non vede più il canestro mentre due triple di Thomas ed il contropiede di Culpepper riportano Cantù a soli due possessi, ma nel momento più difficile Pianigiani trova le giocate di Tarzcewski e Pascolo per riprendere un minimo di inerzia prima dell’ultima pausa. Però adesso si gioca un’altra partita, perché Milano non riesce più a costruire un tiro pulito e Cantù rientra sotto la doppia cifra ma Milano è lunghissima ed infinita e sono Micov e Kuzminskas a dare la nuova scossa dalla panchina, producendo lo strappo decisivo a 3′ dalla sirena.

EA7 Emporio Armani Milano-Red October Cantù 87-75 (24-17; 30-22; 14-16; 19-20)

MIL: Bertans 16, Kuzminskas 15, Micov 13. Rim 40 (Tarczewski 9); Ass 14 (Cinciarini 5)

CAN: Culpepper 24, Thomas 18, Burns 18. Rim 30 (Burns 11); Ass 14 (Smith 6)


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