Ancora tre posti da assegnare per le Final Eight di Coppa Italia di scena a Firenze. La quindicesima giornata di campionato disegnerà lo scenario definitivo, con tre anticipi nella serata di stasera.

Il compito più ‘ingrato’ è quello di Trento, che ospiterà la capolista Avellino sul proprio parquet. La Dolomiti Energia, che ha ancora nelle ossa la scoppola subita in Eurocup con il Lokomotiv Kuban, vuole il primo obiettivo stagionale dopo una gran bella rimonta segnata da un ottimo mese di dicembre; il roster è al completo per stasera, ma una vittoria potrebbe non bastare. In caso di arrivo di cinque squadre a quota 16 punti, la squadra di Buscaglia sarebbe una delle escluse dalle prime otto. Avellino è però in estrema fiducia, la comoda vittoria con Bologna e Ostenda lo dimostrano; i biancoverdi si sono sempre contraddistinti per la loro intensità, e non vorranno mollare la presa proprio oggi, quando una vittoria al PalaTrento gli consegnerebbe il primo posto d’ufficio a Firenze.

Pesaro – Sassari è un confronto in cui entrambe le squadre non possono accettare la sconfitta. La Vuelle è in crisi nera: nonostante Dallas Moore e compagni se la giochino sempre fino alla fine, i due punti mancano dal 3 dicembre nella sfida con Varese, una data che giorno dopo giorno sembra diventare sempre più lontana, e l’ultima piazza a metà stagione è davvero scomoda. La Dinamo non verrà all’Adriatic Arena per fare beneficenza, con una vittoria si assicurerebbe la sesta piazza nella griglia Final Eight. Sarebbe un buon modo per celebrare il rinnovo di Scott Bamforth, il trascinatore della banda Pasquini; averlo un altro anno è sintomo di voler costruire qualcosa che guardi al futuro.

Terzo anticipo del sabato è il derby emiliano fra Bologna e Reggio. Dopo aver intrapreso un percorso di crescita, la Virtus ha fatto numerosi passi indietro nella sconfitta senza appello con Avellino. Le Final Eight sono ancora possibili, ma in questo momento il destino non è più nelle mani di Ramagli e i suoi ragazzi; una vittoria scaccerebbe però i fantasmi creatisi la scorsa settimana. Anche la Grissin Bon ha rallentato il passo dopo le cinque vittorie che l’hanno tolta dalle sabbie mobili, ma ci sarà una motivazione in più questa sera quando con le vu nere si vedranno due grandi ex come Stefano Gentile e Pietro Aradori. Piccolo dubbio per Menetti: Nevels sembra già in forma, il coach di Reggio Emilia potrebbe tenere fuori uno fra Llompart e Chris Wright.

La domenica inizierà alle 17, con la sfida fra Capo d’Orlando e Cremona, altra sfida con tanti ex con Drake Diener a ricoprire il ruolo più illustre. La squadra paladina è ancora una volta crollata in Champions League, ma coach Di Carlo non fa drammi, pensando alla condizione fisica dei suoi; quel che per lui conta è pensare gara dopo gara, settimana dopo settimana, per far migliorare Kubolka e compagni. Cremona ha invece ancora una flebile speranza di Final Eight: non dipende solo dai ragazzi di Sacchetti, ma in primis bisognerà uscire vittoriosi dal PalaFantozzi. Può essere un pomeriggio speciale per Darius Johnson-Odom, che con una prova da 14 punti può arrivare a quota 500 in maglia Vanoli.

Una Varese con tutti i segni della crisi addosso accoglie Torino, già certa del quinto posto. La Openjobmetis viene da quattro ko in fila ed è sprofondata in classifica, con l’ultima piazza distante ora solo due lunghezze. L’ambiente non è certo dei più piacevoli dopo l’attacco dei tifosi a Claudio Coldebella, ancora alla ricerca di un pezzo da novanta per equilibrare il roster. Il momento nero può acuirsi con la Fiat, oramai una delle certezze della nostra Serie A ma a cui manca ancora il passo decisivo per diventare una grande. Aver buttato la partita di Eurocup con San Pietroburgo potrebbe ripercuotersi, positivamente per Banchi e negativamente per Caja, sulla gara del Pala2A.

Brescia torna al PalaGeorge e aspetta Pistoia. Un momento complicato per coach Diana, con la sua squadra andata ko in quattro delle ultime cinque sfide perdendo così la vetta della classifica. I biancoblu sembrano un po’ in affanno, come dimostra il primo tempo della scorsa domenica con Torino, e molto probabilmente bisognerà fare a meno di Dario Hunt, colto da congiuntivite. Un danno enorme contro una squadra come la The Flexx abituata a giocare molti minuti con quintetti alti, con Ivanov da facilitatore. Esposito ha però le sue grane: non saranno infatti della gara né McGee, la cui assenza era preventivabile, né Jaylen Bond, fermato da un problema muscolare.

Una Brindisi schiodatasi dall’ultimo posto attende invece una Cantù con il sangue agli occhi. La Happy Casa si è finalmente sbloccata lontana dal parquet amico, grazie ad una prova fatta di cattiveria ed intensità. Mentre si guarda al mercato, con Luca Campani che potrebbe aggregarsi al gruppo, coach Vitucci vuole che i suoi confermino i passi avanti visti a Reggio Emilia, definendo la partita di domani come quella della maturità. Di contro la Red October, che tante teste ha fatto voltare verso di sé, è ad un passo dalle Final Eight e non vuole sicuramente mollare il colpo proprio quando due punti al PalaPentassuglia regalerebbero di diritto il pass per Firenze agli uomini di Sodini.

Il big match della quindicesima giornata è quello fra Milano e Venezia. EA7 ancora disastrosa in campo europeo, dove l’innesto di Kuzminskas non pare aver cambiato gli equilibri della squadra di Pianigiani. Alcuni hanno iniziato a mettere in discussione la costruzione della squadra, con Goudelock al centro di alcuni gossip di mercato prontamente spenti questa mattina. Venezia, che ha ripreso la sua marcia sia in campionato che in Europa, arriva con tutte le carte in regola per mettere in difficoltà le scarpette rosse; Walter De Raffaele predica calma ed umiltà, ma ci sono tutte le carte in regola per vedere al Forum una sfida di rilievo.

Alessandro Aita