Torino – Cantù (Foto Uff. Stampa Fiat Torino)

FIAT AUXILIUM TORINO – MIA RED OCTOBER CANTÙ 87-76 (25-11, 23-21, 19-19, 20-25)

TORINO – Dopo la conta degli infortunati, la Fiat Torino si ritrova ad affrontare una lanciatissima MIA-Red October Cantù con la sorpresa DJ White nuovamente tra i convocati, il nuovo innesto Ryan Hollins e il recupero di Jamil Wilson, dopo la brutta doppia scavigliata patita a Venezia. Ancora fermi ai box Valerio Mazzola, Chris Wright e soprattutto Deron Washington, il cui infortunio lo terrà fermo ancora per tre settimane.
Cantù si presenta al Ruffini invece forte delle tre vittorie consecutive, con l’arrivo di coach Recalcati che ha invertito un trend negativo che stava rischiando di inguaiare non poco la stagione.

Coach Vitucci fa partire in quintetto il giovane David Okeke per permettere comunque a Mirza Alibegovic di dare il suo contributo uscendo dalla panchina, ma è Ryan Hollins, con i primi canestri della sua carriera torinese a scaldare il pubblico di casa, nonostante l’attacco di Cantù sia efficace e cerchi di spegnere l’entusiasmo del palazzetto.

Entusiasmo che raggiunge decibel piuttosto alti quando la tripla di Parente e il canestro in penetrazione di Alibegovic portano Torino al massimo vantaggio sul 25-11 sulla sirena del primo quarto, che vede Torino primeggiare anche statisticamente, con 37-4 di valutazione.

Nel secondo quarto il terzo fallo di un positivissimo David Okeke rischia di mettere in crisi le già corte rotazioni della squadra di casa, che mette in campo per la prima volta la coppia White-Hollins, con il primo che gioca da 4 e il secondo da 5. Torino non perde l’entusiasmo e continua a difendere forte, sfruttando quella zona 3-2 che nelle ultime partite aveva messo in crisi gli avversari. In attacco una cattiveria a rimbalzo offensivo che non sempre si era vista al PalaRuffini e un Mirza Alibegovic che riprende a mettere triple importanti aggiornano il massimo vantaggio sul +16. Cantù con le triple prova a riavvicinarsi e dopo essere stata anche sotto di 20 riesce ad andare all’intervallo sul 48-32, grazie al canestro dai 6,75 di Pilepic e al libero di Acker dopo un tecnico ad Alibegovic per proteste su un presunto fallo subito.

Anche dopo la ripresa delle ostilità non cambia la partita, con Torino che parte subito forte e raggiunge il +23 grazie alle iniziative di Poeta e Wilson e a una difesa che non permette a Cantù di trovare tiri facili, con Acker che non riesce a trovare spazi perché ben marcato da Harvey e gli esterni Dowdell e Darden che non riescono ad incidere. Torino pare in controllo e con un White che di esperienza raccoglie punti e falli importanti, si mantiene costantemente sopra i 15 punti di vantaggio. All’ultima pausa la Fiat ci arriva sul 67-51.

Ad inizio quarto quarto Cantù ha un sussulto e nel giro di 40 secondi segna due triple. La seconda, di Pilepic, vale il -10 per Cantù e il timeout immediato da parte di coach Vitucci, che prova a fermare l’inerzia degli ospiti. La squadra si ricompone in attacco e Cantù riprende a far fatica a trovare il canestro con continuità e a 6 minuti dalla sirena il canestro da tre di Poeta, quarto su cinque tentativi, mette il +16 che sembra chiudere definitivamente i giochi.

Gli ultimi minuti servono per i festeggiamenti di un Ruffini che come sempre non ha fatto mancare il proprio incitamento ai propri giocatori. Per Torino una vittoria importante in ottica Playoff, facendo rimanere in corsa la squadra del presidente Forni per un posto nelle prime otto. Molto soddisfatto ovviamente coach Frank Vitucci: “Quella di oggi è stata un’ottima vittoria. Come ha detto Sandro Gamba, questo non è un gruppo, è una squadra, che è qualcosa di diverso. Devo dire grazie alla società che ci ha permesso di prendere Hollins, che oggi è stato fondamentale. Sono molto soddisfatto del fatto che abbiamo rispettato il piano partita, tenendoli a punteggio più basso e sporcando le loro percentuali da tre”.

Per Cantù una sconfitta indolore, visti anche i risultati dagli altri campi, con la compagine di coach Recalcati che resta a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione. Un Recalcati che ammette che “Torino ha controllato meritatamente tutta la partita e noi siamo stati in difficoltà. Avremmo dovuto dimostrare la maturità di una squadra che deve saper convivere con i propri successi e che ha affrontato una vigilia sapendo della difficoltà degli avversari, ma che non ne ha saputo sfruttare l’occasione, dimostrando di non essere una squadra pronta per poter pensare di affrontare i playoff“.

MVP
Difficile trovare un giocatore che più degli altri abbia fatto la differenza. Peppe Poeta ha segnato triple fondamentali, Ryan Hollins è stato da subito un elemento chiave della squadra sui due lati del campo, grazie ai 12 punti e ai 5 rimbalzi, DJ White, con 11 punti al suo rientro ha dato fiducia a tutta la squadra. In questa sfida però era fondamentale trovare un Tyler Harvey ispirato in attacco e concentrato in difesa. L’ex Eastern Washington, con 18 punti e 4 su 7 da tre ha risposto presente. Per questo diamo a lui la palma di migliore in campo.